ZAMPANO, LA SAMP E’ UN PEZZO DI CUORE: “MA VOGLIO BATTERLA, E’ ACQUA PASSATA”

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FERENTINO – Terzino, cursore, quinto, quarto. Più semplicemente Francesco Zampano, senza troppe alchimie. Genovese di cuore doriano anche se oggi per lui c’è solo il Frosinone. E’ lui il prescelto della settimana per la conferenza stampa a Ferentino. Contro la Lazio ha giocato una partita interessante, salvo uscire nel finale per un fastidio che dopo gli esami strumentali ha scacciato le paure.

Zampano, prima di tutto: quali sono le tue condizioni?

“Ho fatto ieri l’esame strumentale con esito negativo. Pensavo fosse un problema più grave, dalle mie sensazioni immediate. Farò un po’ di differenziato in questi giorni, la settimana prossima sarò pronto”.

E con la Sampdoria conti di esserci?

“Spero di esserci, per me sarà una partita importante. Sono di Genova, un pezzo del mio cuore è doriano, ho fatto tutto il settore giovanile con quella maglia, ben 14 anni”.

Sei tifoso della Samp?

“Ero della Samp, ora sono del Frosinone. E ci tengo a fare bella figura con questa maglia”.

Con i blucerchiati non hai mai giocato?

“Sono arrivato alla Primavera”.

Questo fatto ti ha condizionato?

“Assolutamente no. Dopo la Primavera ho fatto esperienza all’Entella in serie C, mi dissero alla Sampdoria che non facevo parte del progetto. Ho un fratello gemello che invece è rimasto. Personalmente ho fatto una buona gavetta, posso dire che mi è andata bene. Due anni fa seppi che c’era anche interesse da parte del club blucerchiato. Ma ormai è acqua passata”.

Lo scorso anno sei stato 6 mesi ad Udine. Sei un esperto in salvezze, anche se quella salvezza fu abbastanza difficile da raggiungere. Questo Frosinone rispetto a quella Udinese ha possibilità di poter compiere un’impresa secondo te?

“Io penso che in queste tre partite abbiamo visto un gruppo nuovo che ha voglia di dimostrare che in questa categoria non vuole essere una comparsa. Sappiamo benissimo che il Presidente vuole rimanere in questa categoria. E’ normale che all’inizio non si è perfetti, ma adesso a livello di squadra siamo più compatti rispetto all’esordio”.

La squadra appare in crescita ma rimane il problema della fase offensiva. Che non dipende dai due attaccanti, dipende dagli interni anche dai ‘quinti’. Cosa è che non sta a andando?

“Io posso fare molto di più, come tutti. E penso che se vogliamo salvarci è chiaro che dobbiamo fare gol, a cominciare dalla gara con la Samp. Sicuramente mister stiamo lavorando bene nella fase offensiva, i meccanismo e gli schemi verranno in maniera più automatica partita dopo partita”.

Sei soddisfatto di quello che hai dato finora? L’intesa su quella catena? Bene col Bologna, con la Lazio avete sofferto Lulic con Chibsah…

“Ogni partita è a se. E la Lazio è una squadra forte. Ma nel secondo tempo a livello personale stavo meglio, poi è capitato questo infortunio. Ma è evidente che l’intesa tra noi deve crescere”.

Torniamo alla Samp, arriverà una squadra caricata a mille. Potrebbe pesare?

“Io prima di venire qui sapevo che il fattore campo è importantissimo. Non penso che loro verranno qui con l’idea che sia una passeggiata, nobn sottovaluteranno mai questo incontro. Sappiamo che sarà anche la prima in casa per noi, dobbiamo dimostrare anche ai tifosi che ce la metteremo tutta per vincere. Loro giocheranno col 4-3-1-2 e per noi ‘quinti’ forse sarà sicuramente meglio. Lo spazio sulle fasce sarà la chiave della partita”.

Zampano nel campionato 2015 era un terzino. Quando avvenne la trasformazione?

“Io ho sempre giocato da terzino, il quinto non l’ho quasi mai fatto anche se col passare del tempo mi hanno detto che è il mio ruolo”.

Hai giocato contro Daniel Ciofani, pensi che col suo rientro potrà dare quel pizzico in più in fase offensiva?

“Sicuramente perché ha già fatto gol in A. Ma anche chi gioca attualmente sta dando il proprio apporto anche se il gol non arriva. Sono convinto che tutti ci daranno una grossa mano, come anche lo stesso Dionisi quando tornerà”.

Tu hai giocato con Perica. E’ il suo ruolo quello che sta occupando ora, sta giocando fuori ruolo o è soltanto una questione di ambientamento?

“E’ un buon giocatore, deve ambientarsi esattamente come tanti altri. Anche lui ci potrà dare una mano. E’ una prima punta, anche se a Udine giocava diversamente”.

Giovanni Lanzi

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