VINCE 1-0 LA LAZIO, IL FROSINONE RECRIMINA: RIGORE SOSPETTO ED ESPULSIONE DI PAROLO

 In Prima Squadra

FROSINONE (3-5-2): Sportiello; Capuano, Salamon, Krajnc (30’ st Ciofani); Zampano, Chibsah, Viviani (30’ st Sammarco), Valzania (36’ st Trotta), Beghetto; Ciano, Pinamonti.

A disposizione: Marcianò, Iacobucci, Molinaro, Gori, Goldaniga, Paganini,   Verde.

Allenatore: Baroni.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos, Acerbi, Radu; Marusic, Parolo, Badelj (13’ st Leiva), Luis Alberto (20’ st Lulic), Durmisi; Caicedo (13’ st Berisha), Immobile.

A disposizione: Proto, Guerrieri, Kalaj, Zitelli, Patric, Romulo, Cataldi, Correa, Neto.

Allenatore: Inzaghi S.

Arbitro: sig. Michael Fabbri della sezione di Ravenna; assistenti sigg. Gianmattia Tasso della sezione di La Spezia e Antonino Santoro della sezione di Catania; IV Uomo, sig. Aleandro Di Paolo di Avezzano (Aq); VAR sig. Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo, Assistente VAR sig. Matteo Passeri di Gubbio.

Marcatore: 36’ pt Caicedo.

Note: spettatori: 13.221; abbonati 11.197 per un rateo abbonati pari ad euro 244.944,40; biglietti venduti 2024 (ospiti 1.021) per un incasso di euro 103.200; angoli: 2-2; ammoniti: 29’ pt Parolo, 44’ pt Caicedo, 16’ st Leiva, 21’ st Ciano, 35’ st Strakosha, 47’ st Durmisi; recuperi: 1’ pt, 4’ st.

FROSINONE – Vince 1-0 la Lazio ma il Frosinone gioca a testa alta un gran derby sul quale ha parecchio da recriminare: negato un rigore sullo 0-0 per tocco di Bastos su Ciano a tre metri dalla porta (quel tato che è servito a non far allungare il canarino per il tap-in) e un giallo pesante che avrebbe mandato Parolo anzitempo sotto la doccia. La Lazio che aveva chiuso in vantaggio i primi 45’ grazie alla rete di Caicedo al 36’, incassa tre punti che la tengono agganciata al carro per l’Europa.

SQUADRE A SPECCHIO – Sold out al ‘Benito Stirpe’ per questo Frosinone-Lazio, secondo derby della storia di un campionato in terra ciociara tra i canarini che debbono restare nella scia-salvezza e biancocelesti impegnati nella doppia corsa all’Europa. Squadra disposte a specchio in maniera rigida.

Nel Frosinone è lunga la lista di defezioni: out Ariaudo, Bardi, Brighenti, Maiello, Ghiglione, il neo acquisto Simic oltre allo squalificato Cassata e Dionisi assente dallo scorso agosto. Recupero in extremis di Goldaniga che siede in panchina. Formazione scontata: davanti a Sportiello confermata la difesa di Bologna con Salamon al centro, Capuano e Krajnc bracci corti. In mezzo al campo le chiavi della regia sono nelle mani di Viviani (per lui, scuola-Roma con il papà uscito dalle giovanili della Lazio, è un derby nel derby), all’esordio in maglia giallazzurra dopo l’arrivo dalla Spal. Valzania – seconda presenza ancora una volta in casa – funge da intermedio di sinistra, l’onnipresente Chibsah omologo sul centrodestra. Cambia l’interprete a destra dove si rivede Zampano dopo lo stop per infortunio, a sinistra l’uomo-assist Beghetto si tiene maglia e compiti. In attacco l’accoppiata Ciano-Pinamonti.

Nella Lazio cambia qualcosa rispetto alla doppia sfida con Juve e Inter. Inzaghi fa riposare qualche pezzo forte tranne che in difesa dove la coperta è cortissima. Davanti a Strakosha il centrale è Acerbi, Bastos e Radu ai fianchi. Marusic e Durmisi sono i cursori, Badelj è il regista al posto di Leiva, Parolo e Luis Alberto le mezze ali per supplire all’assenza di Milinkovic Savic. In attacco Inzaghi schiera l’artiglieria pesante con Caicedo al fianco di Immobile. Out oltre al serbo anche Luiz Felipe e Wallace. In panchina il neo acquisto Romulo.

FASE DI STUDIO, BRAVO SPORTIELLO – La Lazio attacca subito alto sul rinvio di Sportiello poi è attendista sulla circolazione di palla dei giallazzurri che tessono la tela senza timori reverenziali e braccano i biancocelesti sul possesso. Si gioca in avvio in un fazzoletto di campo. La prima occasione è per la Lazio. Al 5’ dopo un lungo dialogo della squadra di Inzaghi tra Luis Alberto, Immobile e Caicedo, para a terra Sportiello sulla rasoiata del laziale che aveva visto aprirsi un varco nel cuore dell’area giallazzurra. All’8’ ingenuità di Chibsah che al limite non copre il movimento a rientrare di Badelj e lo atterra, va sulla palla Luis Alberto che centra il viso di Salamon in barriera. Sulla prosecuzione dell’azione la palla schizza sulla gamba di Viviani, bravo Sportiello ad anticipare Immobile. Al 10’ il Frosinone riesce a venire fuori dalla propria metà campo, la palla di Ciano per la testa di Pinamonti è deviata in angolo ma dal corner non ne scaturisce nulla di interessante per il Frosinone.

IL VAR SENZ’ANIMA DICE NO AL FROSINONE – E’ la Lazio che ci prova ancora a rompere l’estremo equilibrio, al 13’ Badelj anticipa Chibsah, palla comoda tra le braccia di Sportiello. La risposta del Frosinone non si fa attendere, 1’ dopo assist di Ciano per Pinamonti che si avvita in bello stile in area, destro che termina fuori di poco. Bella l’intenzione dell’ariete giallazzurro, bella la preparazione. La partita adesso è intensa ed emozionante. Al 16’ Luis Alberto imbuca Caicedo che al momento del tiro è murato da Viviani a 5 metri da Sportiello. Frosinone in tre tocchi al 18’, palla lunga di Valzania per Beghetto, quinto su quinto, cross e colpo di testa in terzo tempo di Zampano tra i giganti della difesa del Frosinone, palla tra le braccia di Strakosha. Grande opportunità per il Frosinone al 23’, Salamon sfrutta una dormita della Lazio in mezzo al campo, tocco per Chibsah che avrebbe una prateria davanti ma sbaglia l’appoggio che termina nella terra di nessuno e quindi tra le mani di Strakosha. Qualche problema per la squadra di Inzaghi nella zona nevralgica del campo, sbaglia Badelj, da Pinamonti per Valzania che impegna a terra Strakosha. E’ un campanello d’allarme per i capitolini. Al 25’ il Frosinone manda in tilt la difesa della Lazio: Chibsah da destra alza la testa, palla dentro che passa davanti a Pinamonti, poi Bastos aggancia il braccio di Ciano per una frazione di secondo, è rigore tutta la vita che prima Fabbri concede e poi cancella incredibilmente dopo l’esame del Var. Cancellato anche il giallo a Bastos. Alla mezz’ora sbaglia l’appoggio Chibsah, palla da Badelj ad Immobile, botta che sfiora l’incrocio alla sinistra di Sportiello.

LAMPO-LAZIO, INGENUITA’ GIALLAZZURRA – Il Frosinone adesso prende coraggio, la Lazio si incaponisce in dribbling stucchevoli nell’area giallazzurra dove il pacchetto arretrato di Baroni è bravo a compattarsi anche con l’aiuto dei centrocampisti. Ma al 36’ la Lazio passa con un flash: i biancocelesti la prendono lunga, Luis Alberto parte centralmente senza filtro di nessun avversario, palla nello spazio per Caicedo che lascia sui blocchi Capuano e Salamon, sinistro a fil di palo che si insacca sul palo corto. Difesa canarina non impeccabile in blocco. Il Frosinone non si abbatte, al 5’ dal 90’ gran lancio per Pinamonti in area, rimbalzo della palla e tentativo del golden-boy, un Bastos non proprio impeccabile rimpalla. A tempo scaduto Parolo controlla e serve Marusic, ciabattata in Curva Sud 15” prima del riposo.

PINAMONTI E CAICEDO ALLE STELLE, BASTOS EVITA IL PARI – Il Frosinone deve alzare dal basso il ritmo delle giocate ma in avvio è la Lazio a tentare di fare la partita ma a farla da padrone anche tra i capitolini è la non perfetta precisione e la bassa intensità su entrambi i fronti. Al 6’ scambio sullo stretto al limite tra Immobile e Caicedo ma è attenta la difesa canarina. Lampo del Frosinone: l’uomo-assist Beghetto vede Pinamonti, Radu resta incollato a terra, il colpo di testa dell’attaccante del Frosinone si alza sulla traversa. Occasionissima. Al 10’ fallo netto di Parolo sulle gambe di Valzania, sarebbe giallo e quindi rosso per il laziale ma il Var non si… accende e Fabbri tiene il cartellino in tasca. Due minuti dopo la Lazio rischia di chiudere la partita: Caicedo funge da raccordo, detta per Parolo che scarica una bordata respinta da Sportiello per il tap-in di Caicedo che alza clamorosamente nella Nord a porta vuota. Doppio cambio nella Lazio: Leiva per Badelj e Berisha per Caicedo. Inzaghi fa densità in mezzo al campo e innalza la qualità. E subito giallo per il brasiliano della Lazio che frustra una ripartenza di Salamon. Bravo Beghetto nel fianco destro della Lazio, Bastos indovina il tempo e toglie il sinistro a Valzania che pregustava l’urlo del pareggio. Al 19’ si chiama fuori Luis Alberto, dolore all’adduttore sinistro dopo un passaggio filtrante, lo spagnolo alza la mano ed entra Lulic.

FROSINONE CON TUTTA L’ARTIGLIERIA, STRAKOSHA MURO – Qualche titubanza tra i canarini nell’uscita dalla difesa, non ne approfitta Immobile. La Lazio non affonda mai il colpo, il Frosinone sempre in partita ma ha necessità di cambiare marcia. E all’improvviso si fa intraprendente la formazione di Baroni che stringe la Lazio nella propria metà campo. Ci prova a cambiare marcia Baroni, al 30’ dentro nella mischia Ciofani per alzare il livello del peso specifico, fuori Krajnc. E fuori anche Viviani, al suo posto Sammarco. Un mezzo pasticcio di Acerbi in area, non ne approfitta Ciofani e l’ex del Sassuolo in caduta, libera. Ultimo cambio per il Frosinone, dentro Trotta per Valzania. Quattro attaccanti di ruolo in campo, Ciano dietro le tre punte. Ed è proprio Ciano che al 40’ serve nello spazio Pinamonti, si apre il destro dell’attaccante, palla in Curva Sud. Spinge il Frosinone e 1’ dopo Trotta si vede respingere con i piedi la palla del pari da Strakosha. Il finale è un assalto del Frosinone, le praterie non attirano la Lazio che preferisce il palleggio anche perché la stanchezza impera tra i romani. Durmisi commette fallo, giallo e punizione per il Frosinone sotto la Sud. Mucchio selvaggio davanti a Strakosha che libera, arriva Beghetto che con una gran botta dsestinata all’angolo basso alla sinistra di Strakosha colpisce Trotta. E’ l’ultima occasione per un Frosinone indomito che lascia tre punti alla Lazio salita a -1 dal 4°posto ma può e deve recriminare non poco per il… malfuzionamento del Var.

Giovanni Lanzi

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