Il patron giallazzurro risponde alle domande: "Faremo tutto quello che si può fare per modificare l’andamento di questa inerzia"

STIRPE AI CRONISTI: “NON SIAMO NEL DISASTRO E NON MI PIACE UN CERTO GIUSTIZIALISMO”

"La gente deve capire che la coerenza nel breve non paga mai, stranamente paga sempre nel medio e lungo periodo. L’obiettivo è stare dalla parte sinistra e di potersi giocare le chances-playoff
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FROSINONE – A margine della lunga ed articolata introduzione del presidente Maurizio Stirpe, ci sono le domande poste dai cronisti.

Presidente, probabilmente le analisi approfondite sulla stagione la società le farà a fine campionato. Ma ora dall’alto della sua esperienza quasi ventennale da Presidente come se ne esce da questa situazione?

“Se ne esce con le cose che ho detto prima. Anche la domanda posta in questo modo dimostra quello che dico io: se l’obiettivo è di stare dalla parte sinistra e giocarsi le chances per giocarsi i playoff, il Frosinone non è lontano, non siamo nel disastro. Siamo a -2. Ma non è una situazione soddisfacente che ci lascia tranquilli. E per questo, faremo tutto quello che si può fare per modificare l’andamento di questa inerzia. Però valgono le considerazioni che ho fatto prima: bisogna capire quale era l’obiettivo e come siamo posizionati in classifica”.

Quale è la cosa che l’ha delusa maggiormente fino ad ora della squadra?

“La incapacità di sapersi adattare alla nuova condizione determinata dal Covid. Secondo me, dal punto di vista emotivo subiamo di più questa situazione rispetto ad altre squadre. Magari anche del nostro stesso livello.”

Presidente, stagione compromessa, purtroppo, obiettivo fallito. Dove ha sbagliato, se ha sbagliato, la Società?

“Rispetto la considerazione ma non la condivido. Anzi, c’è anche una punta di giustizialismo nelle rubriche quotidiane del giornalista per cui non sono assolutamente della sua opinione. La stagione non è assolutamente compromessa, e la Società sta cercando di fare tutto il possibile per dare un senso agli sforzi ed ai sacrifici che sono stati fatti”.

Presidente non pensa che la campagna acquisti di gennaio abbia in qualche modo indebolito la rosa piuttosto che rafforzarla?

“La campagna acquisti? Vediamo allora chi è andato via e chi è arrivato e a quel punto dico assolutamente no. Ripeto: chi è andato via era perché voleva farlo oppure non c’erano più le condizioni ambientali per rimanere qui. Se la gente non si mette in testa queste cose e soprattutto che la coerenza nel breve non paga mai. Esattamente come l’essere leali, inflessibili e rigorosi su certi princìpi nel breve periodo non paga mai. Stranamente paga sempre nel medio e lungo periodo. Quando magari non ci si ritrova più le cose che aveva ma quando va a fare il paragone con le cose che ha dice: forse stavo bene quando stavo peggio”.

Secondo lei quale deve essere l’obiettivo del Frosinone da qui a fine stagione?

“L’obiettivo è di stare dalla parte sinistra e di potersi giocare le chances che ha per disputare i playoff”.

Giovanni Lanzi

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