“NIENTE PAURA MA TANTA MATURITA'” LONGO PARLA COL CUORE IN MANO

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La conferenza stampa di Moreno Longo è a mezzogiorno di un sabato caldo ma ventilato. La squadra si allena nel pomeriggio a Ferentino ma il tecnico, puntualissimo, preferisce venire incontro alle esigenze dei cronisti. Nel mirino c’è la semifinale di ritorno col Cittadella. Alla Città dello Sport di Ferentino calma piatta.

Mister, ci dice qual è la situazione che riguarda Paganini e Maiello? Se saranno a disposizione per la panchina quanto meno?

Maiello lo stiamo valutando giorno per giorno, ha lavorato ancora a parte in questi giorni. Nell’allenamento vedremo quali saranno anche le sue sensazioni. Quanto a Paganini abbiamo scongiurato il peggio per noi e per lui e quindi dovrà recuperare da questa forte contusione al ginocchio. Ed anche con lui proveremo fino all’ultimo di cercare il recupero. Ma non parlo di speranze. Ad oggi non abbiamo certezze che potrà andare in panchina. Solo il tempo e la sintomatologia ci diranno la verità, ci saranno una certezza in più“.

Il modulo sarà lo stesso che ha impiegato a Cittadella?

Abbiamo avuto una valutazione positiva e l‘idea è quella di continuare su quella strada, cercando di andare a migliorare quello che sappiamo di dover migliorare“.

Probabilmente ci sarà qualche novità di uomini in campo? Magari Sammarco potrebbe non farcela a giocare due partite in tre giorni, ad esempio. E poi anche sugli esterni: se non c’è Paganini va Matteo Ciofani e poi anche Beghetto per Crivello?

“Sono due ipotesi che abbiamo come frecce nell’arco. Stiamo valutando non solo le condizioni di Sammarco ma anche di tutti gli altri. Stiamo valutando ogni singolo elemento, il recupero è fondamentale. Anche nei colloqui che faremo oggi, se c’è qualcuno che non ha recuperato visto che a distanza di tre giorni diventa fondamentale questo aspetto, potremmo pensare anche ad altri cambi.

Abbiamo visto Kone con la borsa del ghiaccioal ginocchio.

“Non ha problemi particolari. Tenete conto che il ghiaccio lo mettono anche quei calciatori che stanno bene. È abitudine mettere il ghiaccio dopo gli allenamenti. E’ anche una sorta di prevenzione“.

Apriamo una parentesi breve: le notizie sul presunto illecito possono incidere sulla testa dei ragazzi?

“Io credo che non debbano incidere, ci sono gli Organi preposti per decidere. Dobbiamo restare concentrati sulla gara di domani. Le nostre energie vanno convogliate altrove”.

Il tifoso sui social del Frosinone chiede alla squadra di giocare senza paura.

“Credo che abbiano ragione, è quello che vogliamo fare e che faremo. Per me, lo ribadisco,la paura non esiste. E chi la nomina è come se l’avesse dentro. Mi piace dire che bisogna giocare con coraggio. Con rispetto, con equilibrio, lucidità, maturità e convinzione“.

Siamo d’accordo che il rispetto per il Cittadella va comunicato anche verso l’esterno? Anche nella gara di andata ha dimostrato di essere una gran bella squadra.

Lo ripeto perché ci credo a quello che dico. Affrontare il Cittadella ho detto nel recente passato sarebbe stata un’arma a doppio taglio, magari rispetto ad un match col Bari. Perché non ha lo stesso appeal o blasone di altre squadre in questo tipo di match, ma solo di facciata. Ma il Cittadella è una formazione concreta. Per cui è una partita che si giocherà sui dettagli. Il Cittadella è la squadra che ha fatto meglio fuori casa, non lo dobbiamo dimenticare“.

Che tipo di approccio bisognerà avere, considerato anche che ci si ritrova dopo 3 giorni?

“Questo è difficile da prevedere e mettere in pratica. La cosa più semplice è non fare calcoli e che la partita va giocata con maturità, facendoattenzione a non concedere regali gratuiti o ripartenze. Perché gli episodi in gare del genere possono fare la differenza. Ma anche pensare ad attaccare, sviluppare il nostro gioco per andare a cercare i presupposti per fare gol. Senza farsi prendere dall’eccessivo trasporto emotivo“.

Anche lei sta attraversando un momento di tensione naturale. Vive le stesse sensazioni provate ad esempio alla vigilia dei successi col Torino Primavera? E la famiglia che ruolo può avere in questi momenti?

“Quando ci si avvicina a partite con una posta in palio così alta la differenza tra esperienze in altri campionati è minima. Se dovessi paragonarla alloscudetto, alla Supercoppa oppure a Pro Vercelli-Brescia in cui avevamo due risultati su tre per la salvezza, posso dire che sono situazioni molti simili quanto a dinamiche di avvicinamento. Credo di arrivarci con la giusta carica e serenità ecome sempre la famiglia p essere parte fondamentale, perché vi assicuro non è facile stare dietro ad un allenatore anche dentro casa. E’ un lavoro che ti assorbe 24 ore. Ma debbo ringraziare proprio la mia famiglia, mi ha capito e mi ha messo sempre nelle condizioni migliori”.

Moglie e figlie saranno allo stadio domani sera?

“Sono sincero, stavolta penso che non verranno.Dopo il pianto di mia figlia più piccola nella serata di Foggia gli eviteremo la tensione del pregara. Se la guarderà a casa dal divano“.

Giovanni Lanzi

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