Tutti convocati, anche gli infortunati Rohden e Capuano che non sono però a disposizione. C'è Beghetto: "Il via libera spetta ai medici ed al giocatore se il dolore gli permetterà di giocare"

NESTA LANCIA L’ULTIMA VOLATA DELL’ANNO: “DELUSI E ARRABBIATI, IO SONO FIDUCIOSO”

Il tecnico giallazzurro: "Gli avversari hanno un gran ritmo ed entusiasmo, in quello stadio sono temibili". Capitolo turn-over: "Qualche cambio ci sarà"
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FERENTINO – Allenamento di mattina, conferenza stampa di mister Alessandro Nesta prima della partenza per l’ultima trasferta del 2019, a Pisa.

Mister, quanti convocati abbiamo?

«Tutti a disposizione tranne Rohden e Capuano che partono col gruppo. Poi abbiamo qualcuno che non è al meglio. Beghetto, ad esempio, lo valuteremo nelle prossime ore, se riuscirà a recuperare dal problema alla spalla. O gioca o va in panchina».

Domani ha intenzione di fare turn over?

«Qualcosa cambieremo, vediamo quanti cambi. Pesiamo le due partite giocate più quella da giocare, cercheremo di mettere in campo la squadra migliore dopo aver fatto una attenta valutazione».

Su quali aspetti avete lavorato in questi tre giorni? La prestazione col Crotone non è stata negativa ma noi facciamo un gran gioco ma, soprattutto nel secondo tempo, non riusciamo a concretizzare anche perché, citando le sue parole, le mezze ali non attaccano forte lo spazio così come si dovrebbe. Questo aspetto, più di altri, potrebbe essere mancato?

«Oggi Rohden ci manca un po’, in effetti, perché ha una caratteristica importante che per noi è fondamentale. A volte mettiamo in quella posizione Paganini che però si trova meglio a fare il quinto. Noi lo sappiamo che a volte siamo un po’ piatti in quella fase, cerchiamo di colmare con qualcosa ma non sempre ci riusciamo. Proprio questa caratteristica, togliendo Paganini come alternativa a Rohden, facciamo fatica a sostituirlaۚ».

Un centrocampo che garantisca un certo tipo di copertura alla difesa che resta una delle migliori, non dà forse lo slancio offensivo che ci si aspetta?

«A volte sì. La squadra deve avere un equilibrio sia offensivo che difensivo, sempre. Se ti sbilanci troppo da una parte, rischi di prendere troppi gol o di non farli. A volte possiamo fare delle scelte, contro un avversario di spessore importante. Altre volte non puoi farle. E accetti di essere ‘piatto’ e di portare la partita su altri binari».

Il Pisa è senza Marconi ma comunque in questa fase manca di peso offensivo nel suo 3-5-2. Una situazione simile alla nostra. Che avversario si aspetta?

«Il Pisa ha un grande ritmo, simile al Cittadella per alcune cose. Grande ‘gamba’, altrettanto entusiasmo. Giocano col 3-5-2 ma tante volte hanno utilizzato il 4-3-2-1 o il 4-3-1-2. Il modulo varia, hanno tante soluzioni. Ed è una squadra temibile in casa, con grande tradizione in quello stadio».

Lei ha detto che in campo va la squadra migliore. La squadra migliore è formata anche da titolari, quelli che hanno giocato di più. Cercheremo di recuperare quindi i migliori? Anche perché le sostituzioni apportate in corso il più delle volte non hanno migliorato la squadra e quindi il risultato.

«Intanto partiamo dal presupposto che i cambi ci hanno dato qualche gioia, come quello di Dionisi col Pescara e prima ancora con l’Ascoli. Come Ciano a Castellammare di Stabia. Noi però non possiamo pensare di fare un campionato con 13 giocatori. Nessuna squadra non può permettersi di non far giocare altri giocatori e dopo 20 partite magari chiami qualcuno e lo trovi pronto. Non accade mai questo. Per me la squadra trae beneficio quando riesce a coinvolgere il maggior numero di giocatori ed allo stesso tempo quei giocatori si fanno coinvolgere».

Affrontare un campionato con 12 giocatori anziché 20 alla fine non paga. Però trattandosi dell’ultima gara dell’anno, dopo la quale ci sarà un lungo riposo, è chiaro che se può rischiare qualcuno lo farà? Magari non parliamo di Capuano che ha un problema muscolare ma Beghetto può rischiarlo?

«Se il giocatore dà disponibilità a giocare, non ci sono problemi. Se il ragazzo ritiene di non giocare perché ha dolore, non gioca. Decide lui con i medici. Beghetto ha un problema alla spalla, non è stato possibile metterlo in campo contro il Crotone perché aveva dolore. Vediamo se il dolore si è attenuato a tal punto da permettergli di andare in campo, io spero di sì».

Visto che contro il Crotone davanti abbiamo fatto grosse cose, domani Novakovich potrebbe partire dall’inizio? Fermo restando che Nesta dovrebbe chiedere alla Società un paio di elementi, un centrocampista e un attaccante che fa gol.

«Per me Dionisi e Ciano non hanno fatto male. Anche se hanno caratteristiche diverse dall’attaccante d’area. La Società le partite le guarda, sa benissimo cosa fare. Siamo d’accordo su tutto. Bisogna vedere se sul mercato c’è meglio di quello che abbiamo. Bisogna vedere se vogliono venire, se hanno intenzione di fare qualche sacrificio, se sono sul mercato. Ma ora l’obiettivo è chiudere l’anno bene a Pisa. E poi ne parliamo con calma. E comunque qualcosa vediamo anche noi, se manca…».

Dopo Crotone disse che da oggi voltiamo pagina per andare a Pisa a prendere i tre punti. La squadra è nelle condizioni di vincere?

«Io faccio l’analisi di due ko: a Benevento poteva starci un pari, contro il Crotone se c’era una squadra che doveva vincere eravamo noi. E abbiamo finito sempre bene. Magari gli inizi non sono stati buoni. Noi abbiamo sempre la convinzione di vincere le partite, non siamo mai arrendevoli. Anche contro il Benevento che ormai le vince tutte. La sconfitta brutta è stata quella di Pordenone. Sono fiducioso per questo, non ho visto una squadra morta. Anzi, è arrabbiata e delusa come tutti noi e come i tifosi. Una squadra che ci tiene come la nostra ha spirito di appartenenza forte. E tutte le sconfitte fanno male».

Nesta quindi chiude con un passaggio personale che aveva già dichiarato nel post-gara di domenica: «Ripeto il concetto: io sono obiettivo sempre. E se c’è da dire qualcosa, se c’è da fare qualche sottolineatura la faccio anche quando vinco. Col Crotone non abbiamo fatto male, e lo ribadisco. Come è successo invece parzialmente col Pescara e con l’Empoli quando abbiamo vinto. Io non debbo vendere niente a nessuno. Se volete la verità. Noi dobbiamo sempre essere lucidi, nelle sconfitte e nelle vittorie».

Giovanni Lanzi

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