La Proprietà americana riconducibile al patron Krause dopo la retrocessione ha messo subito la barra a dritta: Ribalta direttore dell'Area Tecnica e l'ex del City U23 in panchina

MARESCA EMULO DI PEP E IL PARMA ‘GRANDI FIRME’

La squadra deve trovare ancora la sintesi migliore ma non può trarre in inganno il ko di Coppa: al 'Benito Stirpe' torna Buffon, ci sarà Schiattarella, due tra i lussi dei crociati per la categoria
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Un allenatore nuovo, Enzo Maresca. Un direttore dell’Area Tecnica nuovo, Javier Ribalta. Un direttore sportivo nuovo, Mauro Pederzoli. Una rosa molto rinnovata con un ritorno eccellente, quello di Gigi Buffon. Il patron a ‘stelle e strisce’ Kyle Krause d’altronde le idee chiare le ha avute dal giorno del sui insediamento a Parma: non saranno i risultati sportivi nell’immediato (il tonfo casalingo con il Lecce ha schiuso la porta ad interrogativi) a far dirottare dall’obiettivo che è quello di costruire un progetto radicato e duraturo nel segno di una sostanziale discontinuità con il passato più o meno recente. L’esordio in Coppa Italia (non c’era comunque Schiattarella, che sarà al ‘Benito Stirpe’), come detto, non ha regalato soddisfazioni all’ex tecnico della seconda squadra del City, Maresca, allievo cresciuto nell’ombra di un certo Pep Guardiola. Bene per un quarto d’ora, poi i crociati dopo il vantaggio sono stati in balìa di un Lecce anche sprecone. Il 3-1 finale a favore della squadra di Baroni non deve trarre in inganno, al ‘Benito Stirpe’ il Parma si presenterà al meglio e soprattutto con Buffon tra i pali: il Gigi campione del mondo non vuole saltare la sfida a distanza con l’amico e compagno di fantastiche avventure mondiali Fabio Grosso.

Ma vediamo come è cambiato il Parma in questa stagione. Oltre a Buffon (svincolato) sono arrivati Juric (centrocampista, Hajduk Spalato), Franco Vazquez (centrocampista, Siviglia), Benedyczak (attaccante, Pogon Szczecin), D. Iacoponi (attaccante esterno, svincolato), Bernabé (centrocampista, svincolato dal City U23), Schiattarella (centrocampista, Benevento), Tutino (attaccante, Napoli) e Correia (attaccante, Juventus U23). Proprio l’arrivo della stellina di casa bianconera potrebbe portare la Società a dirottare in prestito l’ex aretino D. Iacoponi che, curiosità, era stato in predicato di vestire la maglia del Frosinone. Tante le partenze eccellenti, da Gervinho a Kucka, da Cornelius (che balla ancora tra l’Udinese e la Turchia) a Pezzella, da Pellè a Bruno Alves. Ed anche qualche ‘big’ che non rientra nei piani tecnici, come ad esempio il portiere Sepe, triennale pesante in tasca ma in attesa di trovare una sistemazione. Ma come anche l’attaccante Inglese (reduce da infortunio e da stagioni negative) che ha comunque giocato un quarto d’ora in Coppa, il centrocampista Grassi, il difensore Laurini, gli attaccanti Karamoh e Sprocati e il difensore centrale Dermaku.

Lo zoccolo duro vede, nonostante le sirene che arrivano da Salerno, Gagliolo punto fermo della difesa. Con Sohm (punto debole con il Lecce), Osorio e Valenti che debbono ancora entrare in condizione. Dalla cintola in su Man, Brunetta, Brugman, Busi, Tutino, Camara e Inglese forniscono ampia scelta a Maresca. Da affinare qualcosa in mezzo al campo, dove Vazquez e Juric hanno prestato il fianco agli affondo del Lecce.

Dal punto di vista tattico, Maresca nella gara con il Lecce si è presentato con il 4-2-3-1 ma fondamentalmente il suo è un 4-3-3 nella fase di non possesso. Meccanismi da oliare? La qualità c’è, almeno a prima vista.

Giovanni Lanzi

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