LONGO: “VOGLIO UN FROSINONE AL MASSIMO, PER STUPIRE”

 In Prima Squadra

FERENTINO – La consueta conferenza stampa prepartita di Moreno Longo si tiene al Centro Sportivo di Ferentino appena terminato l’allenamento di rifinitura, chiuso sotto una leggerissima pioggerellina. E per il tecnico giallazzurro subito la domanda sugli assenti, dopo qualche immancabile battuta con i cronisti (pochi in verità) presenti.

Mister, chi non parte per Milano?

“Hallfredsson e Soddimo sono quelli che rimarranno qui, per gli altri stiamo valutando. Mi riferisco a Ciano e Molinaro che potrebbero partire col gruppo anche se per l’impiego eventuale decideremo solo nel pomeriggio di domani (sabato, ndr). Molinaro è praticamente recuperato, Ciano ha intensificato il lavoro. Non credo che farà parte della gara ma ripeto stiamo valutando per la partenza”. Alla fine saranno entrambi sul volo per Linate in partenza nel primo pomeriggio dal Leonardo da Vinci.

L’Inter quando è pressata alta spesso ha qualche problema. Lei ha lavorato in settimana su questo aspetto?

“Si possono fare tutte le disquisizioni tecnico-tattiche possibili. Ma bisogna rendersi conto in primo luogo contro chi andiamo a giocare. Per pressare alta l’Inter servono caratteristiche ben precise. Io penso che dobbiamo lavorare e giocare con umiltà. Siamo il Frosinone, formazione che ha sempre fatto delle caratteristiche specifiche il proprio dna. Quindi una squadra organizzata e abile a non concedere nulla e che deve saper interpretare la partita. Nella quale ci saranno momenti in cui si potrà mettere pressione all’avversaria ed altri in cui l’Inter ci farà soffrire. Avremo davanti una squadra tra le migliori in Europa, ricordiamolo. Non ci può essere la presunzione di presentarsi con un unico atteggiamento. Se non ricordo male nel derby di Milano, Gattuso disse che contro l’Inter soffriranno tutte anche per la loro fisicità. Se avremo invece un Frosinone come quello visto nelle ultime giornate, possiamo andare a dire la nostra ed a cercare di fare un’impresa. Perché tale sarebbe per noi a Milano”.

Ha deciso se schiererà un uomo in più a centrocampo per dare più consistenza alla linea mediana?

“Molto dipenderà dalle condizioni di Campbell. E’ rientrato dal Peru ieri sera, oggi è come se si fosse allenato alle 5 di mattina. Domani vedremo, è normale che lui sposta gli equilibri. Se non dovesse esserci opteremo per un altro sistema di gioco. Ma quello che più conta, mi è auguro e lo dico ancora, sarà l’atteggiamento che dobbiamo avere in campo piuttosto che un centrocampista in più”.

Con un pronostico unilaterale, quali corde lei è andato a toccare nei ragazzi in questa settimana di avvicinamento?

“I pronostici fanno parte del gioco. Noi dobbiamo pensare che nessuna partita è impossibile e che si può fare risultato con tutti. Sappiamo delle difficoltà, soprattutto davanti all’Inter e in trasferta. Sai a cosa vai incontro anche perché è reduce da una sconfitta, da una partita sbagliata. Spesso e volentieri quando si fa risultato contro una grande squadra, oltre a disputare una gara importante trovi anche gli avversari al di sotto delle loro possibilità. L’Inter che andiamo ad affrontare ha perso a Bergamo in un modo che non ha fatto piacere e ce la aspettiamo molto determinata. Noi comunque vogliamo misurarci al massimo, dobbiamo avere la curiosità e il coraggio di verificare il nostro processo di crescita. Quindi c’è la voglia di andare a Milano a stupire. Ci va quel pizzico di coraggio…”.

Tre partite giocate ad ottobre, tre a novembre, sei da giocare a dicembre 3 delle quali in sette giorni tra il 22 e il 29: come le affronterà sotto il profilo della preparazione?

“Si guarda a tutto, anche in prospettiva. Noi come ogni volta cercheremo di scegliere gli uomini più adatti e più in condizione per andare a fare questa partita. Ed è normale che nelle partite seguenti ci servirà tutto il gruppo, con tutti i giocatori sulla corda. E’ giusto valutare questo aspetto e dare dei segnali”.

A proposito di tenere tutti sulla corda, questo discorso potrebbe riguardare anche la partita con l’Inter. Salamon ad esempio lo riproporrà dal 1’?

“Salamon fa parte di quei giocatori che per l’andamento che c’è stato nel nostro campionato, adesso sta giocando meno. Ma abbiamo grande fiducia in lui. Quando le cose andavamo male le responsabilità erano di tutta la squadra, mie in primo luogo. Lui deve allenarsi per cercare di farsi trovare pronto. In queste 6 partite ci sarà bisogno di tutti, anche di chi non si aspetta…”.

L’Inter è la squadra più forte sui cross: potrebbero allora avere la meglio i centimetri appunto di Salamon sulla classe ed esperienza di Ariaudo?

“I centimetri contro l’Inter faranno la differenza. E’ una squadra tra le più strutturate in A. Qualcosa faremo per opporci anche a quel tipo di situazione”.

Ballottaggi?

“Ce ne sono, i dubbi gli scioglieremo domani”.

Longo sta pensando più ad un Frosinone a due o tre punte?

“Non posso dirvi nulla di più, vi ho risposto. Dipende da Campbell, sposterà non di poco la decisione con chi e come giocare. Quando perdi tre trequartisti su quattro abbiamo scelte pressoché forzate”.

Si aspettano tutti Pinamonti…

“Mi sono già espresso. Ripeto ancora: è un ragazzo di grandi qualità, possiede mezzi notevoli, che si è ritagliato spazi ed ha fatto gol senza che nessuno gli ha  regalato nulla. Ora arriva la parte più difficile per lui. Quando sei nell’ombra e nessuno ti chiede niente è tutto semplice e facile, adesso cambia la pressione. E allora deve abituarsi a fare un altro step e cioè ad essere un giocatore con delle aspettative. Ed allo stesso tempo deve continuare a stare sereno e fare le cose con naturalezza. Deve continuare a crescere, con tutto l’ambiente bravo a non addossargli responsabilità perché stiamo parlando sempre di un ragazzo del ’99 che ha preso la patente 10 giorni fa. E che va guidato ancora”.

In mezzo a 65.000 spettatori sono 433 i tifosi del Frosinone, ad oggi…

“Sappiamo che ci saranno a dare il loro contributo. Sappiamo che anche in mezzo a 65.000 si faranno sentire e li sentiremo. Speriamo di contraccambiare con una prestazione degna di quello che loro fanno ogni settimana per il Frosinone”.

Giovanni Lanzi

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