LONGO: “VINCIAMO TUTTI INSIEME, DAI TIFOSI MI ASPETTO UNA GRANDE SPINTA”

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FERENTINO – E’ il giorno di Moreno Longo. Anzi, ‘the d-day di Moreno Longo’. Una stretta di mano con il presidente Maurizio Stirpe dopo l’allenamento della mattina che termina 10′ prima della conferenza stampa. Un filo di abbronzatura sul viso più scavato dal primo giorno a Frosinone, fisico tirato a lucido da far invidia ad un calciatore. Sorride Longo ma il suo è un sorriso forzato. Perché evidentemente sa di dover dire qualcosa che va ben oltre le domande che gli verranno poste dai cronisti. Diretto come sempre, stavolta il tecnico del Frosinone non le manda a dire e prende la mira. Non gli sono andati giù un certo tipo di commenti piovuti nel post-Palermo, che si sommano però ad altri commenti-flash che da sette mesi appaiono quasi un pretesto per andare ‘contro’. E il vaso stavolta probabilmente è stato colmato.

Mister Longo, da questo momento in poi le partite sono molto importanti. Quella di domani lo è ancora di più. Sia perché veniamo dalla sconfitta di Palermo ed anche perché il calendario propone gare che potrebbero rilanciare il Frosinone. Lei cosa ne pensa?

“Sono d’accordo ma anche e soprattutto perché vi avevo detto che a marzo sarebbe iniziato nuovo campionato. Ad oggi la cosa importante è quella di essere arrivati ad un punto della stagione in cui possiamo giocarci qualcosa di importante. E’ normale che cominciare con una vittoria domani ci permetterebbe, al di là di quello che faranno le dirette rivali, di ripartire. Ed affrontare il rimanente campionato con uno slancio diverso”.

A parte i tre squalificati e Crivello, convocherà anche Sammarco?

“Sammarco non sarà ancora tra i convocati ma solo perché dovrà compiere un iter necessario sotto il profilo atletico. Crivello ha fatto una ecografia rassicurante, il recupero sta avvenendo bene e nel giro di 10 giorni contiamo di riaverlo”.

Considerate le assenze, la formazione questa volta ce la dice? O non lo fa per scaramanzia?

“Certo. In porta Vigorito, quindi Ariaudo con Brighenti e Krajnc. In mezzo al campo Paganini, Gori, Maiello e Beghetto. Quindi Ciano alle spalle di Dionisi e D. Ciofani”.

Il fatto di far giocare ancora Vigorito del quale abbiamo grande rispetto, non tema che posso crearsi un caso-Bardi?

“No e vi spiego perché. Sfruttiamo l’onda positiva che l’impiego di Mauro ci ha portato. Ha continuato a lavorare bene con grande entusiasmo. Ha aspettato 24-25 partite ed ha avuto il suo turno, gli è capitata la chance. Io penso sempre come ho detto che abbiamo tre grandi portieri, molto intelligenti. Da Bardi a Zappino. Hanno capito che c’è di mezzo c’è il bene del Frosinone e passa attraverso gli stati di forma. Ed oggi Vigorito si è guadagnato la maglia da titolare. Come ho detto a Bardi di non staccare, di sentirsi sempre pronto”.

Domani di fronte avremo l’avversario più imprevedibile. Quando un allenatore si trova un avversario come si prepara?

“Bisognerà affrontarlo guardando quello che di positivo può fare. E bisognerà avere massimo rispetto. La Salernitana viene da un ottimo momento, ha trovato morale e fiducia. Ed ha giocatori che possono fare la partita con chiunque. Sarà una gara difficile ma vogliamo vincerla”.

Ottimo momento relativo però a due incontri…

“Io credo che nel calcio valga il contrario. Basta veramente poco per uscire da una condizione positiva e viceversa. La Salernitana ha fatto capire di essere uscita dal trend negativo. Il calcio ti impone di non abbassare mai la guardia”.

Lei schiererà un Frosinone superoffensivo. Ma con quale atteggiamento?

“Come uomini praticamente è il Frosinone che ha giocato sempre con la variante di Paganini al posto di Matteo. Paganini riesce a fare le due fasi in maniera completa. Sarà un Frosinone che vorrà fare la partita al meglio, con la propria mentalità e facendo attenzione a quello che farà la Salernitana e ci permetterà di fare. Sarà l’avversario che poi ci condurrà verso una scelta diversa ma la mentalità è quella di vincere con il nostro ‘credo'”.

Colantuono come pensa che la imposterà?

“Verrà a giocarsi la partita, ha uomini e mentalità per farlo. Vorrà giocarsi le proprie chances. Verrà non per fare da sparring partner. Non cambierà l’atteggiamento che, come dite voi, ha avuto nella trasferta di Ascoli. Nessuno va in giro a fare gite fuori porta”.

Cosa ci dice delle critiche dirette a lei da parte della tifoseria in settimana?

“Credo che dopo un po’ di mesi che ci conosciamo si è capito qualcosa del sottoscritto. Nel bene o nel male sono sempre qui a metterci la faccia. L’unica cosa che mi è dispiaciuta, pur accettando le critiche, è che mi siano piovute addosso da un minorenne. Non so se l’Ordine dei Giornalisti può permettere di far scrivere un ragazzino di 16 anni spesso dalla poltrona di casa. A Palermo non credo ci fosse. Mi sembra assurda, lo ripeto, quando scrive del cambio di Ciano ad esempio: Ciano mi aveva chiesto di uscire perché aveva avuto un problema già negli spogliatoio. A Longo non sarebbe passato mai nel cervello di cambiare Ciano. Il giocatore offensivo in panchina era Matarese e non Citro perché era stato male alla spalla e non era al top. Ricevere una critica di quel genere che spesso condiziona e sposa anche il pensiero di molta gente a casa che magari non ha visto la gara, non va bene. I ragazzini dovrebbero fare di tutto meno che avere una tastiera in mano e giudicare il lavoro degli altri. Ma dico anche che sono nella condizione di ricevere ogni tipo di critica. Non mi sento di aver sbagliato la lettura dei cambi: serviva un giocatore offensivo, ho scelto Matarese al posto di Ciano che stava male. In questo senso e chiudo mi piacerebbe che la critica venisse mossa con cognizione di causa”.

Ci sono tifosi che invece hanno lanciato la chiamata al territorio per riempire lo stadio?

“Il mio pensiero non fa altro che evidenziare e ringraziare questa tesi dei tifosi che vogliono stari vicino. Il tifoso del Frosinone è quello che resta vicino alla squadra, a spingere forte in queste 12 partite tutti insieme per superarci e centrare per raggiungere l’obiettivo. Ma il campionato nemmeno finirà tra 12 partite. Sembra quasi che il Frosinone se non dovesse andare su direttamente abbia finito il campionato. Io la vittima sacrificale non la farò mai. E se non dovessimo andare diretti c’è da vincere i playoff perché siamo la squadra più titolata a vincerli. C’è solo da mantenere grande equilibrio. Il Frosinone fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata deve lottare per andarsi a prendere l’obiettivo per cui sta lottando”.

Domani contro la Salernitana possiamo aspettarci il Frosinone che parte a razzo?

“Dico sempre che nelle intenzioni prima della partita riesce quasi tutto. Domani vogliamo fare una partita importante e verificare quello che ci permetterà la Salernitana. Non dimentichiamo che c’è un avversario. L’intento è quello di fare una grande partita”.

Giovanni Lanzi

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