LONGO TIENE ALTA LA TENSIONE: “COSTRETTI A VINCERE, PUO’ SOLO FARCI BENE. MAGARI UN GOL ALL’89’…”

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PALERMO – Prima dei microfoni ci sono le statistiche: basta un dato, 70% di possesso palla per il Palermo, 30% per il Frosinone. E poi ancora 12 tiri per il Palermo e 2 per il Frosinone (con un gollonso canarino), 3 parate di Vigorito e 1 di Pomini, 9-1 gli angoli per i padroni di casa. Poco per portare dalla tua parte una partita così delicata e importante alla fine di 95′ di battaglia. Nei quali comunque c’è anche da dire che, al di là di quanto ha prodotto la squadra di Longo dalla cintola in su, l’unico fallo degno di questo nome e costato per questo anche un cartellino giallo il Frosinone lo ha commesso con Frara al 94′. E’ anche vero che con 5 diffidati tutti in campo (senza contare le assenze che saranno anche un ritornello ma pesano) c’era poco da fare falli gratuiti al cospetto del signor Chiffi che è uno specialista in cartellini. E il fatto di essersi risparmiati in tal senso è anche un aspetto che fa ben sperare per il ritorno, quando la partita è finalmente senza domani. E bisognerà solo vincere senza calcoli. Con tutti quelli in organico che rimangono a disposizione. Sperando che qualche miracolo nelle prossime ore volga l’attenzione da questa parte.

Longo va davanti alle telecamere di Sky prima di passare in conferenza.

Mister, quanto è importante Ciano per voi?

“Non lo scopro certamente io, lui è fondamentale. Un gol così voi lo vedete raramente durante le partite anche se ci ha abituato a gol spettacolari, noi in allenamento lo vediamo calciare e sappiamo cosa può fare Ciano”.

Cosa è successo al Frosinone dopo il gol di Ciano?

“Sicuramente il gol ha fatto scattare nella testa l’idea che potevamo gestire l’impeto del Palermo. Mi arrabbiavo perché quando avevamo la palla non riuscivamo a sviluppare l’azione. Debbo fare i complimenti ai ragazzi perché non era facile, abbiamo disputato una gara difensiva ma l’abbiamo fatta bene. E’ vero che il Palermo ha fatto due gol ma li ha fatti fortunosamente. Ci giocheremo tutte le carte in casa per vincere”.

Cosa cambia adesso?

“Non abbiamo più nulla da perdere. E siccome nella gestione di certe situazioni potevamo fare meglio, questo aspetto di dover vincere potrà solo farci bene. Entreremo in campo con questo obiettivo sulla spinta del nostro pubblico come il Palermo questa sera ha giocato sulla spinta del proprio pubblico”.

A livello fisico il Palermo arriva più fresco alla finalissima.

“Ci può stare più che altro per l’alternative. Noi in queste partite non avevamo grandi possibilità di cambi. Oggi l’entusiasmo per il Palermo ha fratto la sua parte, mi auguro che possa farlo anche a Frosinone”.

“E’ stata una bella partita dopo un avvio non facilissimo – ha detto un sorridente Roberto Stellone che aveva preceduto Longo a Sky-. Non ci siamo disuniti, poi nel finale del primo tempo è arrivato il nostro gol. Nel secondo tempo non abbiamo sofferto niente trovando poi il 2-1. Adesso dobbiamo recuperare energie, vedere le condizioni dei nostri. Ho avuto risposte importantissime da tutti. Io ho detto che oggi dovevamo dare tutto per vincere, oggi ci siamo portati dalla nostra anche il pareggio. Ma il Frosinone è una squadra fortissima. Manca comunque l’ultimo sforzo anche se la gara che giocheremo a Frosinone non sarà affatto semplice”.

Ed ecco Moreno Longo davanti alla carta stampata nella sala conferenze del ‘Barbera’.

Nel secondo tempo abbiamo sofferto la maggiore freschezza del Palermo. Tra i due tempi ci è parso di vedere due squadre completamente diverse.

“Credo che il secondo tempo sia stato sulla falsariga del primo, fatta eccezione per la stanchezza che affiorava per entrambe. Il Palermo si poteva concedere qualcosa in più per la necessità di dover vincere. Ma senza l’episodio fortunoso non mi ricordo occasioni tali da incanalare la partita diversamente da quella del primo tempo. Anzi, per occasioni create il pari ci poteva stare, così non è stato per cui abbiamo l’occasione di giocarci le nostre chances, che a mio parere sono tante, dinanzi al nostro pubblico. Andare a vincere la nostra partita come hanno fatto loro stasera. Senza l’assillo di dover gestire, cercando di centrare una vittoria che è molto possibile”.

Come ha visto la squadra a fine gara?

“Molto motivata, arrabbiata perché ha subìto un gol evitabile su palla inattiva. Ed era conscia di aver fatto una partita importante sotto l’aspetto della personalità. Non dimentichiamoci che siamo a Palermo, di fronte ad un club che negli ultimi 20 anni ha fatto solo serie A e che in questo periodo ha disputato anche la Coppa Uefa. E davanti a più di 30.000 spettatori. Faccio i complimenti ai ragazzi, spero che quella rabbia riusciremo a scaricarla sabato con l’aiuto dei nostri tifosi”.

Secondo lei siamo mancati a livello mentale o fisico?

“Siamo mancati un po’ di più a livello fisico. A livello mentale eravamo attenti. Non concedevamo nulla al Palermo. E’ normale che potevamo lavorare meglio in fase di riconquista della palla per permetterci di respirare e sviluppare un’azione diversa. Ma credo che il fattore pubblico inciderà e quindi confido nel nostro pubblico”.

Mancati in fase di ripartenza?

“In fase di ripartenza potevamo fare meglio. In queste partite quelle situazioni ti fanno fare un’altra gara”.

Ha anche pensato che poteva finire peggio se quel pallone di Aleesami fosse finito dentro?

“Concedere quello che abbiamo concesso era da mettere in preventivo. Il Palermo ha tirato 3 volte però, non di più. Siamo stati sfortunati sul gol del pareggio nato da una ripartenza. Dionisi è incespicato sul pallone, ha dato la possibilità al Palermo di attaccare ed hanno fatto gol. Fossimo andati sull’1-0 al riposo magari staremmo parlando di un’altra partita. E diciamo che al Palermo gli episodi sono andati dalla sua parte, compreso l’autogol. Speriamo di avere noi le stesse situazioni”.

Quando ha deciso di far entrare Citro come ha scelto tra Dionisi e Ciano. E quando pensano le assenze?

“Ciano era più stanco di Dionisi, non potevamo rischiare di tenerlo più a lungo in campo. Le assenze? Ditele voi perché se le dico io sembra che vengo a mettere le mani avanti. L’unico rimpianto che ho è che il Frosinone nel momento topico della stagione ha perso 5 titolari. Proviamo a togliere Coronado, Aleesami, Rispoli, Jajalo e Nestorovsky al Palermo: sarebbe lo stesso. Credo di no. Non ci siamo mai pianti addosso e non lo faremo adesso. E ci giocheremo tutte le carte, magari faremo gol all’89′”. Dopo tanta jella chissà se la Dea Bendata abbia tempo di dare uno sguardo al Frosinone?

Giovanni Lanzi

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