LONGO: “SOLO UN RAMMARICO, DOVEVAMO CHIUDERLA. CON L’ENTELLA RIVOGLIO IL CINISMO”

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CARPI – Commentare una partita dominata e pareggiata, partendo ancora dalle statistiche fa male. Longo prima del passaggio davanti alle telecamere di Sky e poi in conferenza stampa ha sicuramente dato una sbirciata a quei numeri: 13 tiri totali contro 2, 3 tiri in porta (e 1 gol) contro 2 (e sempre 1 gol), 7 angoli contro 2, 19 punizioni contro 18, il 67% di possesso palla contro il 33% del Carpi. Ma commentare una partita dominata e pareggiata, partendo ancora una volta da qualche episodio dubbio fa ancora più male perché nell’area biancorossa anche un Var a scartamento ridotto avrebbe segnalato almeno un calcio di rigore. Senza considerare che l’unica disattenzione nell’arco dei 98′ di partita è stata pagata ancora a caro prezzo.
Davanti alle telecamere di Sky, Moreno Longo si presenta visibilmente rabbuiato. Provano a fargli sbollire la rabbia con una domanda sull’esonero di Grassadonia alla guida di quella Pro Vercelli che lui conosce bene: “Mi dispiace, è un ottimo tecnico. Ha pagato il fatto di non aver portato risultati ma se quella società ha preso quella decisione evidentemente hanno valutato tutto e so che faranno di tutto per arrivare all’obiettivo a fine stagione”.
Longo e invece la partita di oggi a Carpi? Non sono passati 60′ con l’uomo in più per avere ragione…
“Credo che la mia squadra abbia disputato un’ottima gara, ha concesso un tiro al Carpi con questa parabola imprendibile. Se c’è una cosa che potevamo fare è che sull’1-0 la partita si doveva chiudere perché poi anche il minimo episodio può determinare il risultato. I ragazzi però hanno dato tutto, con personalità, senza mai prestare il fianco alle ripartenze di Mbakogu. Però evidentemente non è bastato, teniamoci la prestazione e andiamo migliorare l’aspetto che ha funzionato meno e che ci deve permettere di ammazzare la partita quando ci capita di poterlo fare. Ragionando sul fatto che la partita in bilico non ha valore 10 contro 11 come anche 11 contro 11”.
Evidentemente c’è un conto aperto tra Frosinone e Carpi. Hai scelto tutti i giocatori della passata stagione per questa gara. Per una voglia di rivalsa? O ha fatto delle considerazioni tecniche?
“Ho puntato sulla leva motivazionale, volevo lo spirito di rivalsa, quella rivincita che loro potevano meritare di avere. Non posso rimproverare nulla, solo un colpo di fortuna poteva far pareggiare il Carpi. I ragazzi possono stare tranquilli, con questi tipo di prestazioni arriveranno in fondo”.
Mister, una partita sulla falsariga di quella con l’Empoli e con il Cesena. La gara lei immaginiamo che lei l’ha vista avviata tranquillamente se non ha fatto quei cambi in anticipo? O meglio: Ciano e Citro perché non al 20′ della ripresa e invece solo dopo che il Carpi aveva pareggiato?
“Credo che questa sia stata una partita diversa dalle altre due, con il comune denominatore della partita di Empoli dove il Frosinone ha giocato un’ottima gara concedendo nulla e creando i presupposti per vincerla, non prestando mai il fianco alle loro ripartenze. Credo che nessuno ha mai reputato che la partita fosse finita sul nostro vantaggio. La squadra teneva il campo bene, c’era grandissimo ordine, non reputavamo di dover fare cambi. Abbiamo optato per temporeggiare. Credo che un colpo di fortuna, il jolly che si pesca dal mazzo abbia permesso al Carpi di fare gol. Io debbo guardare con rammarico quando non si chiude una partita in vantaggio ma non ho visto nessun calo di tensione, quando trovano un gol del genere l’unico rammarico è che potevamo fare il 2-0. O magari vedi anche qualche episodio sul quale non siamo stati né precisi e né fortunati”.
Si poteva gestire in qualche modo la superiorità? E’ stato fatto tutto quello che si poteva fare?
“Credo di sì. Non rischiavamo nulla, siamo andati avanti meritatamente, partita in controllo. Con l’ingresso di Nzola si poteva pensare di gestirla in modo diverso ma lo stesso Nzola arretrava nella posizione di mezz’ala anche se quando avevano la palla andava a fare l’attaccante. Quindi abbiamo tenuto i tre difensori. Poi Soddimo, non so se ve ne siete accorti, ci permette varie soluzioni offensive. Detto questo, la squadra era a posto. Tutti stavano bene, avevamo la padronanza della gara. Poi è normale che abbiamo provato Ciano…”.
Più contenti di aver allungato la striscia positiva a 11 giornate o più arrabbiati?
“Noi ragioniamo partita su partita. Oggi c’è rammarico per tanti motivi, la scelta di far giocare la squadra di oggi è stata fatta a livello motivazionale. E io credo che ai ragazzi non posso dire nulla, in campo ho visto quello che dovevo vedere”.
Qualcosa sull’infortunio di Terranova?
“Un problema dietro il ginocchio, tra il cavo popliteo e l’inserzione dei tendini, che sarà valutato nei prossimi giorni dopo gli accertamenti del caso”.
Per la gara di giovedi sta pensando a grossi stravolgimenti?
“In questo momento non stiamo pensando alla gara con l’Entella. Sicuramente cambieremo qualcosa. Ma ripeto: voglio vedere il Frosinone di oggi con l’aggiunta di maggiore cinismo, chiudere le partite quando devi chiuderle e magari con un pizzico di fortuna”.
Ufficio Stampa
Frosinone Calcio

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