LONGO SALVA L’ATTEGGIAMENTO: “PUNITI DAGLI ERRORI. MA ANDIAMO AVANTI COL NOSTRO CORAGGIO”

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NAPOLI – Non è facile per un allenatore di calcio presentarsi di fronte a telecamere e microfoni dopo un 4-0 senza appello. Longo non si nasconde, pur nelle difficoltà evidenti. Ed argomenta ampiamente, come suo solito. Prima davanti alle telecamere di Sky e quindi nell’affollatissima conferenza stampa.

Longo si sapeva che sarebbe stato difficile, le chiediamo se si aspettava l’atteggiamento della sua squadra. Al di là dei meriti del Napoli dal punto di vista dell’attenzione o della carica agonistica.

«E’ normale che quando perdi con questo passivo la prima cosa che ti viene in mente è l’atteggiamento. Credo che comunque la squadra aveva approcciato in maniera corretta al match. E nel primo tempo credo che il Napoli abbia sfruttato le due situazioni che avevamo concesso: il rimpallo sul calcio d’angolo con la palla che sfila fuori poi ripresa da Zielinski e questa grande giocata di Ounas. E’ normale anche che, quando vai sotto di due reti contro una squadra di questa caratura, devi iniziare a concedere spazi e non riesci a stare in partita per cui rischi di prendere l’imbarcata. Non è un discorso di atteggiamento ma di cura dei dettagli: con queste squadre appena commetti errori vieni punito. E per fare risultato in questi match devi essere perfetto in ogni situazione e devi trovare anche loro che non siano in una giornata come quella di oggi».

Pinamonti lo mette in campo solo quando c’è da difendere e rincorrere grandi difensori centrali avversari o pensa di fargli fare anche qualche partita titolare in casa contro le pari grado?

«Sicuramente avrà le sue opportunità anche in casa. Si sta ritagliando spazi importanti. Noi dobbiamo guardare sempre all’equilibrio della nostra squadra che ha trovato questa striscia di risultati positivi con il 3-4-2-1. E far coesistere contemporaneamente lui e Ciofani diventa difficile perché hanno caratteristiche simili, prediligono entrambi attaccare la porta per vie laterali. Sappiamo anche quanto sia importante il nostro capitano Ciofani, quando è rientrato ci ha permesso di inanellare questa striscia positiva. Pinamonti si giocherà il posto con Daniel e verrà impiegato anche in altre partite dall’inizio. E debbo dire che in quei frangenti in cui era subentrato ha fatto molto bene, dimostrato dai due gol, a Ferrara e con la Fiorentina».

Premesso che partite impossibili non esistono, il Frosinone ha terminato oggi le gare complicatissime. La prossima sarà quella del 17 febbraio in casa della Juve (anche quella con l’Atalanta non è proprio una passeggiata di salute ammesso che le altre lo siano, ndr). Dopo 15 giornate è soddisfatto del lavoro fatto? E cosa pensa di fare per vincere? Il Frosinone ne ha pareggiate tante ma ha vinto solo una volta.

«C’è da fare un’analisi più ampia. Dire di essere soddisfatti può sembrare un’eresia.  Ma c’è da analizzare l’impatto, molto impegnativo. Nelle ultime 7 partite siamo in media-salvezza con 1 punto a partita. Ma non basta perché sappiamo di dover recuperare il terreno perduto in avvio di stagione. Per il modo col quale la squadra ha reagito in precedenza, guardiamo con positività a questa striscia di partite contro avversari ottimi ma non della caratura delle big. Perché anche la partita con il Cagliari ci ha lasciato dei rimpianti. Ma questi match debbono aumentare in noi la consapevolezza di dover cercare i tre punti. E li affrontiamo con grande autostima. Tolta la partita di oggi, proibitiva, nelle altre ho visto un Frosinone all’altezza».

Mister Longo, purtroppo a molti tifosi non è piaciuto proprio l’atteggiamento della squadra.

«Purtroppo è normale che quando prendi 4 gol, la prima cosa che si dice è che non c’è stato l’atteggiamento giusto. Io dico che la squadra non è venuta qui a Napoli per partire battuta. C’era la volontà di fare una partita diversa sotto l’aspetto del risultato. Dopo essere andati sotto, bisognava avere la forza di difendere con ordine perché la partita era così lunga che non si poteva prestare il fianco al Napoli che in campo aperto è devastante. Abbiamo cercato di togliere spazi agli avversari fino al gol di  Ounas. Che ha complicato la situazione. E’ sembrato, quindi, che non ci sia stato l’atteggiamento ma in quel caso sarei stato io il primo ad arrabbiarmi. Può darsi che non sono stato bravo io a far passare questo messaggio attraverso i giocatori ma non ho visto un atteggiamento sbagliato della mia squadra».

C’è qualcosa di questa squadra che ha perso 4-0, che non le sia piaciuta?

«Sicuramente non mi è piaciuta la prestazione generale. Non puoi commettere errori contro una squadra del genere. Dovevamo venire qui con la massima attenzione. Contro un Napoli che sapevamo benissimo non avrebbe sbagliato la partita».

Come si riparte a livello mentale dopo un 4-0?

«Sicuramente si riparte con la consapevolezza di quello che è il nostro percorso. Perdere a Napoli era una cosa possibile, dobbiamo essere bravi a recuperare energie fisiche e psicologiche perché adesso inizia una striscia di partite nelle quali dobbiamo costruirci le possibilità di salvare questa squadra. Fino alla terza di ritorno c’è un mini-campionato nel quale dobbiamo recuperare terreno».

Oggi ha provato Campbell e Pinamonti, anche se il banco di prova non è attendibile che risposte le hanno dato?

«E’ normale che hanno dato indicazioni di grande disponibilità ma sapevamo che questa per gli attaccanti era una partita complicata. Dare loro una valutazione sarebbe errato».

Il primo gol è stato frutto anche di un’uscita dalla difesa palla al piede della sua squadra, un’uscita anche abbastanza articolata. Si pente magari di giocare questo calcio propositivo?

«Questo coraggio ci ha permesso di fare dei risultati. Senza questo coraggio per vincere le partite ci servono grandi individualità che hanno le grandi squadre. Quindi coltiviamo il coraggio contro queste grandi squadre per giocarci le nostre squadre con le altre».

Giovanni Lanzi

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