LONGO RITROVA TUTTE LE CERTEZZE: “VITTORIA-CHIAVE, LO DICEVO CHE DIPENDEVA TUTTO DALLA TESTA”

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FROSINONE – Tutti in attesa di Moreno Longo nel post-partita. Mentre nel corridoio davanti agli spogliatoi si mescolano la gioia sponda Frosinone e la normale delusione sul versante dei lagunari che avevano accarezzato la speranza del gran colpo di Pasqua. E invece nell’Uovo ci sono tre punti per un Frosinone gagliardo e tosto, per lunghi tratti della ripresa anche sontuoso nonostante la sfortuna di aver perso Daniel Ciofani per infortunio alla fine del primo tempo (si parla di lesione del bicipite femorale destro, come dirà anche lo stesso Longo). Strette di mano e quindi le telecamere di Sky per il tecnico giallazzurro mentre la Web Tv del Frosinone ‘cattura’ Dionisi, un altro grande protagonista del match mentre Maiello fa la fila diligentemente parlando al telefono.
SKY – “Era una partita che reputavamo chiave, si arrivava da un momento critico – esordisce Longo a Sky -. Ci tenevamo a dare una riposta soprattutto a noi stessi. Sotto il profilo della fiducia ed autostima. Abbiamo fatto una grande prova, con una partita che può averci dato la scintilla per ripartire su quei ritmi che abbiamo tenuto per tutta la stagione. Ringrazio i ragazzi, si sono superati. Oggi non solo hanno vinto la partita ma lo hanno fatto con una grandissima prestazione, giocando al calcio, superando un momento difficile. Perché andare sotto con un autogol non metteva nella migliore condizione. E poi ringraziamo lo Stadio, i tifosi che non hanno mai smesso di sostenerci. Sono stati l’uomo in più che ci ha ridato quell’entusiasmo in questo finale di stagione che ci vede ancora lì per poterci prendere qualcosa di importante”.
“Ciofani ha avuto un infortunio muscolare – prosegue Longo – che non è nemmeno di lieve entità. Ci dispiace perché ci priva di un elemento fondamentale per il nostro scacchiere e per lo spogliatoio però credo che il suo infortunio darà quell’input che ci dovrà portare a fare a tutti qualcosa in più in questo finale. Abbiamo giocatori pronti ed all’altezza della situazione”.
“Anche se nei modi e nei toni in tv non si può dire, alla fine del primo tempo – sorride Longo – ho esortato la squadra a continuare a lavorare con fiducia, bisognava credere di ribaltare questa partita. Il Venezia non stava proponendo nulla per essere in vantaggio. Una gara che comunque avevamo approcciato bene già nel primo quarto d’ora del primo tempo. Ma dovevamo avere la voglia di perseverare a quel punto, anche di gettare il cuore oltre l’ostacolo perché il Dio del pallone a volte ti ridà anche il giusto che prima ti aveva tolto. Dopo una prestazione così non poteva non arrivare la vittoria”.
“Adesso dobbiamo recuperare le energie in questa sosta. Sappiamo che l’Empoli è in un ottimo momento, l’unica squadra che non ha patito una flessione. Se continueranno così ci sarà poco da fare. Ma per quanto riguardo l’altro posto daremo battaglia fino all’ultimo posto dell’ultima giornata”.
WEB TV FROSINONE – Una vittoria che ci voleva, quanto è soddisfatto mister Longo?
“Sono molto soddisfatto, vittoria che arriva in un momento giusto. Con una prova di grande qualità e maturità. La squadra non si è abbattuta dopo essere andata sotto. Grande prestazione di parte di tutti. I ragazzi hanno dimostrato che questo gruppo è duro a mollare e ci prepariamo per la prossima”.
Oltre alla reazione cosa le è piaciuto?
“Sono soddisfatto dell’atteggiamento perché abbiamo aggredito la partita già dai primi minuti. Oggi la squadra era forte nella testa. Era fondamentale dare una riposta a chi aveva messo in discussione la preparazione atletica, il modulo, i ragazzi, l’allenatore. Per questo sono particolarmente contento”.
Qualche giorno di riposo e poi altro big-match.
“La sosta serve anche perché poi avremo un tour de force notevole. Adesso recuperiamo le energie per accrescere convinzione ed autostima e ci prepariamo alla partita di Parma dove vogliamo andare a vincere”.
CONFERENZA STAMPA – Mister, è corretto dire che abbiamo visto due partite in una?
“Secondo me è stato fatto un ottimo primo tempo, 10′ di aggressione dove forse è mancata la stoccata ma la pressione è stata la stessa della ripresa. La squadra palleggiava bene in mezzo al campo, la manovra era fluida, allo stesso modo del secondo tempo. Ma è normale che subire un autogol nel momento migliore poteva essere una zavorra ed invece non è stato così. La squadra ha disputato una grande partita. A fine primo tempo ci siamo detti: continuiamo in questa maniera. Non poteva essere un’autorete a farci perdere la partita. E’ normale che i primi 10′ del secondo tempo sono sembrati diversi, più veementi perché sono arrivati i gol. Grande merito ai ragazzi perché quel gol avrebbe potuto affossarci ed invece hanno messo cuore, sacrificio, qualità. E poi – qui Longo si toglie qualche sassolino dalle scarpe – sono qui a dirvi che è giusto che facciate il vostro lavoro, ma noi dobbiamo lavorarci sopra e andare per la nostra strada. E quando vi diamo delle risposte è perché abbiamo la situazione in mano”.
Cambia qualcosa in classifica nonostante abbiano vinto anche Empoli e Palermo? E lo stesso Parma? E’ sempre corsa a tre?
“Noi ci siamo ripetuti che dobbiamo guardare a casa nostra. Oggi è stata una vittoria pesante. Venuta come sappiamo, con tanti aspetti positivi. Cerchiamo di tirare fuori il massimo per andarci a giocare una promozione diretta, guardiamo a noi stessi senza pensare ad altri. Se siamo quelli di oggi possiamo ritagliarci uno spazio importante”.
Come si fa cambiare atteggiamento tra la gara di Terni e questa?
“Io credo che bisogna avere la capacità di credere nelle proprie convinzioni e nelle proprie qualità. Di perseverare e lavorare duro. La cultura del lavoro, l’abnegazione debbono far parte di questo Frosinone perché le ha nelle corde. Se continuiamo con la mentalità feroce che abbiamo mostrato oggi, possiamo guardare avanti con meno cali possibili. E alla fine potranno fare la differenza”.
Ci serviva una vittoria per fare scoccare la scintilla. E adesso?
“Il Frosinone deve ripartire come tutti ci aspettiamo. Sta nelle nostre potenzialità”.
Questa rabbia che diventa furore dopo l’infortunio di Ciofani dove stava nelle ultime settimane?
“Sono d’accordo. Ed è proprio questo che non ci possiamo permettere. Noi alibi non ne dobbiamo avere. Oggi si è visto tutto e di più. Quindi sta tutto nella nostra testa. La serie B ha queste componenti: combattere, essere feroci, desiderare una cosa più dell’avversario”.
Tornando al primo tempo, c’è stato un buono inizio e si è visto anche il gioco in verticale. Che ha permesso di reagire anche all’autorete.
“Noi in queste settimane abbiamo adottato lo stesso metodo di lavoro, inserendo quello che sarà il passaggio ad un altro modulo. Perché dobbiamo prepararci sempre ad avere un Piano B. Oggi il diktat tattico è stato lo stesso che avevamo a Terni ma in quella occasione abbiamo avuto un atteggiamento diverso. Ecco perché dobbiamo fare un ‘mea culpa’ ed attivarci al meglio per giocare una partita di serie B. Il trend deve essere questo, non quello di Terni. E allora la verticalizzazione è migliore nei tempi di giocata”.
Questa sera abbiamo visto il Frosinone meglio sotto il profilo della velocità.
“Scusate, ma distanza di quattro giorni cosa è migliorato a livello di condizione atletica? Vorrei accanto a me 10 preparatori atletici a livello internazionale. Che magari mi dicono: mister, dopo 4 giorni la squadra diventa più rapida, più veloce. Niente di tutto questo: vi ribadisco che è la testa, l’approccio col quale si arriva alla partita”.
Una domanda su Kone: un patrimonio che può essere sfruttato in questa fase della stagione.
“Quanto a Koné è un giocatore di grande disponibilità ma che si esprime meglio in un centrocampo tre e che ha giocato anche a due. Quando il Venezia ha messo il trequartista ha avuto più chance di giocare. Ma abbiamo anche tanti altri centrocampisti. E in un centrocampo a due ho preferito fare altre scelte come interdizione. Come costruzione Maiello è quello che ci offre le sue caratteristiche, sta rientrando Sammarco, abbiamo Frara che può fare anche la mezz’ala a tre che non a due. Per cui le scelte hanno sempre una logica”.
Giovanni Lanzi

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