LONGO: “RAMMARICO PER QUEL GOL A 8′ DALLA FINE. ORA SEMPRE QUESTE PRESTAZIONI, A COMINCIARE DA ROMA”

 In Prima Squadra, Senza Categoria

FROSINONE – Il rammarico si taglia a fette anche dalla sola espressione del viso di Moreno Longo e del suo staff. Il tecnico giallazzurro prima di entrare in sala stampa, preceduto dal collega Allegri, è stato ‘catturato’ dai microfoni di Radio Rai.

Mister Longo, innanzitutto complimenti: ricevere applausi alla fine di una partita persa per 2-0 significa che si è fatto veramente tanto.

“Innanzitutto ringrazio tutto lo stadio per questa standing ovation perché ci ha fatto piacere che il pubblico abbia riconosciuto la prova della squadra, credo che abbiano visto finalmente un Frosinone lottare col coltello tra i detti e con cuore, giocare con grande spirito di sacrificio e tenere in partita una squadra come la Juve fino a 8’ dalla fine. Poi è normale che un episodio quando ti difendi contro una squadra di questa caratura può portarla in vantaggio, però debbo dire che questo è lo spirito che voglio vedere sempre per cercare di costruire su questa base la propria salvezza”. 

Contro la Juve le motivazioni si trovano, bisogna trovarle adesso anche con altre squadre…

“Questo è sacrosanto. Non voglio creare nessun alibi alla mia squadra. Sappiamo dove dover andare a lavorare. Credo che questo gruppo debba passare attraverso delle difficoltà, ma stiamo crescendo. La compattezza di questa sera mi ha fatto capire che certe qualità ci sono, poi starà a me farle tirare fuori nei match meno complicati di quello con la Juve. L’unica cosa che voglio dire è che noi siamo il Frosinone: una piccola realtà che si è ritagliato uno spazio importante grazie ad un Presidente, una Società e dei tifosi che ci stanno rendendo orgogliosi di tutto questo e che piano piano dobbiamo calarci in questa categoria che dovrà vederci migliorare sotto tutti gli aspetti”.

Longo si sposta quindi nella sala conferenze.

Prendere gol a 9’ dalla fine è sempre brutto. Lei ci stava facendo un pensierino.

“Di pensierini ne avevo fatto anche due e non solo uno. Quando sei a 8’ dalla fine e sei sul risultato di zero a zero è normale. Il dispiacere viene anche dal fatto che non aver preso un classico ‘gollonzo’. Un paio di rimpalli hanno portato peraltro a questo tipo di situazione e comunque sapevamo che difendendoci contro la Juventus poteva capitare. C’è da aggiungere che se il gol lo prendi da una grande giocata, lo accetti diversamente. Così c’è il rammarico perché la partita poteva finire 0-0”.

Sono trascorsi 81’ senza prendere gol, il Frosinone in quei frangenti ha dimostrato di avere un grande cuore, grinta, attenzione. E’ un punto di partenza? Possiamo chiedervi di farla anche da mercoledi sera contro la Roma?

“Noi siamo in dovere di fornire queste prestazioni sempre. L’ho detto dopo la gara con la Samp, durante la settimana ai ragazzi e l’ho chiesto stasera prima della partita. E li ringrazio, hanno risposto alla grande sotto tutti gli aspetti. Per ritrovare quella compattezza che ti permetterà poi di andare a migliorare tutto quello che sappiamo di dover migliorare. Ripeto, queste motivazioni dobbiamo averle sempre dentro di noi. Quando vedrò questo capirò che siamo sulla buona strada. Credo che l’aspetto più importante sia stato ripartire da questa ferocia che ci ha fatto stare in partita fino a 8’ dalla fine”.

Adesso si dovrà lavorare per portare gli uomini in area di rigore. Il Frosinone è ancora a zero nella casella dei gol fatti.

“Ci lavoriamo sopra come ci stiamo lavorando da diverse settimane. Oltre a mettere in campo la forza di andare dentro l’area avversaria e fare gol, dovremo avere coraggio di osare, dobbiamo giocare tecnicamente meglio nella metà campo avversaria perché per vincere le partite e fare punti bisogna fare gol”.

Soddisfatto di come avevate preparato questa gara?

“Tatticamente sono molto contento. Durante la settimana avevamo lavorato con attenzione sulle catene esterne che si andavano a formare, tra terzino, mezz’alata e attaccante esterno della Juve contro il nostro quinto, la nostra mezz’ala e il terzo di difesa. Dovevamo togliere il gioco tra le linee che avrebbe portato Ronaldo a Dybala giocare vicino a Mandzukic. Abbiamo concesso loro solo i cross dove sono nati i maggiori pericoli. Contento dell’attenzione che hanno messo in campo i ragazzi”.

E quell’abbraccio della curva cosa significa?

“Per quell’abbraccio finale mi sento di ringraziarli. Non è da tutti. Secondo noi è una spinta in più. Sappiamo di non essere soli. E sappiamo di avere gente che ci esorta a non mollare”.

A proposito del terzetto difensivo: è il migliore visto finora…

“Sono contento della fase difensiva, ci siamo difesi con ordine, concedendo il giusto alla Juve. Ma non vorrei far passare un messaggio sbagliato su altri giocatori come Brighenti, Krajnc e Ariaudo: se stiamo qui questa sera è merito anche loro. Sono certo che ci saranno un grande contributo come lo hanno dato finora. Non vorrei che da parte vostra ci sia da gettare la croce addosso a nessuno e dare un segnale distorto di quella che è la realtà complessiva per elementi che sono importanti per la nostra squadra”.

Mercoledi sera all’Olimpico contro la Roma, che pare sia in ritiro…

“Dobbiamo andare a fare la nostra partita. Non dobbiamo pensare ai problemi di altre squadre, noi dobbiamo gestire bene i nostri. Sicuramente avrei preferito che la Roma avesse vinto. Quando parlo di episodi, non mi riferisco solo alla fortuna in campo ma anche di questo tipo di situazioni. L’Atalanta affrontata alla prima giornata per valeva la Juve di oggi, ad esempio. Ed oggi l’Atalanta dopo l’uscita dalla Europa League è un’altra squadra. La Roma è una squadra che ha delle problematiche, sappiamo che non ci snobberanno ma avranno l’unico intento di portare punti alla classifica”.

Giovanni Lanzi

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