LONGO: “POSSIBILI CAMBI DI FORMAZIONE. PER BATTERE IL PESCARA DOVREMO DARE il 110%”

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FERENTINO – E un venerdi, quindi giorno della conferenza stampa deputata alle vigilie casalinghe da Moreno Longo qualche minuto dopo l’allenamento della mattina.
Mister, ci può dire subito qualcosa sulla lista dei convocati?
«Oltre a Sammarco che resta ancora fuori per il programma di riabilitazione, c’è fuori Gori che sta risolvendo il problema alla spalla, Crivello e Matarese sono out mentre recuperiamo Konè dalla forma influenzale».
Partendo da quanto accaduto nella gara dell’andata, si aspetta uno stesso Pescara o pensa che la squadra di Zeman possa giocare meno baldanzosa del solito?
«Partendo dal presupposto che ogni gara ha un suo spartito, credo che comunque la filosofia delle squadre di Zeman non cambia. Poi è normale che rispetto a come siamo stati abituati da lui, abbiamo visto un Pescara che alterna dentro la stessa partita momenti in cui attacca con 8 giocatori in maniera anche spregiudicata lavorando bene sulle catene esterne con altri momenti in cui si chiude nella propria metà campo e gioca sulle ripartenze. Credo che anche le partite tra le ultime che ha disputato il Pescara, denotino questo aspetto: una squadra che quando attacca può mettere in difficoltà qualsiasi avversario ed a mio avviso ha aggiunto anche la maturità della formazione che dà il pallino del gioco nelle mani all’avversario e si difende con ordine e gioca con le sue caratteristiche migliori».
Koné non è al meglio, Crivello non è convocato. Quindi formazione fatta?
«Dubbi ne ho sempre anche tanti. Abbiamo tantissimi altri giocatori che possono metterci nella condizione di poter cambiare. E’ normale che avendo fuori Crivello giocherà Beghetto, questo è il dubbio che non avremo. Per il resto tutti i giocatori debbono avere la capacità di conquistarsi un posto».
Questa sera gioca Empoli-Palermo, tifa per l’X2?
«Io tifo domani per il Frosinone, che è la cosa più importante. Sappiamo che ci sono scontri diretti ma a 19 gare dalla fine, con tanti punti in palio, sono tutti discorsi per me fondati sull’aria fritta. Che non si possono fare. Noi dobbiamo pensare solo a lavorare per migliorare e mantenere questa continuità di prestazione».
Il Pescara è un po’ cambiata ma anche il Frosinone subisce molto meno. Cosa è cambiato? E’ solo una questione di attenzione oppure ha studiato qualcosa nella pausa invernale?
«Prima di tutto conta la disponibilità dei calciatori. Abbiamo due partite che sono lo specchio in questo ritorno appena iniziato: si può non essere soddisfatti dopo un 4-0 ed essere soddisfatti dopo un 2-1 fuori casa, ottima partita anche se non l’avessimo vinta. Ho visto l’atteggiamento, il sacrificio e poi gli accorgimenti ci saranno anche ma la base è quella detta prima».
Quanto spirito serve per battere il Pescara?
«Credo che debba mettere in campo il 110% a livello di energia e motivazione. Ma non solo con il Pescara ma nelle 19 partite che restano, da interpretare come fossero finali. Ogni partita che passa non torna più. Abbiamo rispetto di tutti ma non dobbiamo lasciare nulla al caso».
Il Frosinone spende molto e nei minuti finali soffre un po’. Per ovviare a questo rischio si può fare qualcosa di più?
«Si può e si deve fare di più. Un discorso già affrontato più volte. L’atteggiamento è la base ma dobbiamo migliorare la gestione della palla. Dobbiamo imparare a difenderci con la palla e non solo con gli uomini. Anche se non capita solo al Frosinone. Ad esempio la vittoria di Foggia: il Frosinone negli ultimi 20’ ha imposto il proprio gioco perché doveva recuperare».
Due curiosità. La prima: cosa vi dite a fine partita quando vi abbracciate?
«Non conta quello ci diciamo ma quello che rappresenta e racchiude quel gesto. Un segnale di gratificazione per tutti. Che fa capire come la strada giusta è quella intrapresa. Chi parla? Anche i giocatori, ho dei ragazzi che parlano molto bene ve lo assicuro».
La seconda: ci saranno novità domani?
«E’ possibile…».
Ufficio Stampa
Frosinone Calcio

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