LONGO PENSA POSITIVO: “HO VISTO UNA SQUADRA IN CRESCITA, NOSTRE LE MIGLIORI OCCASIONI”

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FROSINONE – La zona interviste del ‘Benito Stirpe’ nell’immediato post-partita è un brulicare di persone. L’orario del lunch match costringe ad accelerare i tempi. Longo si sposta a pendolo da Dazn a Radio Dai, da Sky alla sala conferenze. E lo stesso fa il collega Andreazzoli col quale si ferma a parlare con grande serenità. Mentre passa Daniel Ciofani autore di un’altra doppietta all’Empoli.

Longo, un pari che vi lascia con l’amaro in bocca.

“Usciamo con rammarico, abbiamo disputato una buona partita. In crescendo dopo le prestazioni con Genoa a Torino. Non siamo stati attenti su due calci da fermo che ci hanno impedito di raggiungere la vittoria”.

Arrivano i gol ma sono arrivate anche le disattenzioni, cosa succede?

“E’ normale che dobbiamo migliorare. Quando si subisce un gol si può sempre fare meglio in qualcosa. Sul primo gol abbiamo lavorato non bene e sul secondo, con un tiro da fuori ha trovato un angolo impossibile, non posso addossare la colpa ai ragazzi”.

Ci sono stati elementi positivi rispetto alle settimane passate. Ma l’occhio dell’allenatore cosa ha notato?

“Metto in primi piano la prestazione positiva della gara. Ma in certi frangenti dovevamo gestire meglio la palla. Alla fine se avessimo vinto non avremmo rubato nulla. Ci sta che un tiro loro passa tra una selva di gambe e va in gol, nel finale quello di Vloet e il colpo di testa di Capuano non hanno la stessa fortuna”.

Stirpe ha detto che all’allenatore non posso imputare nulla, ai giocatori sì. Lei cosa dice ai suoi giocatori?

“I giocatori io li difendo a spada tratta finché vedrò in loro l’atteggiamento e non solo in partita ma anche nel lavoro quotidiano. Starà a me tirare fuori da loro quello che possono dare. Oggi, a parte qualche disattenzione, non posso rimproverare nulla: per dignità e amore della maglia. Anche sul 2-1 hanno mostrato grande attaccamento con la risposta che hanno saputo dare”.

Cosa è  che fa un allenatore in un momento del genere?

“La classifica è normale che si guarda. Con i se i ma non si va lontano. Ma non dobbiamo demoralizzarci. E dobbiamo continuare a difendere l’opportunità che questo presidente e questa Società ci sta dando”.

Longo si siede infine davanti ai cronisti nella sala stampa.

Mister, diciamo solo: peccato!

“Peccato perché il Frosinone si era costruito la possibilità di portare a casa una vittoria pesante per il nostro cammino. Però anche oggi ho visto una squadra che è stata viva, che ha creato i presupposti per restare attaccata al carro della salvezza. Tutto questo non è bastato per centrare la vittoria. Arriva un punto che ti fa guardare avanti comunque in maniera positiva. Avevamo davanti l’Empoli, squadra con grande qualità, che aveva condotto il gioco nelle gare precedenti contro formazioni del calibro di Roma e Milan. E se oggi devo trovare una cosa che non mi è piaciuta è che una volta in vantaggio non abbiamo avuto la personalità, la voglia e il coraggio di continuare a giocare con quel piglio dei primi 15’. Ci stava l’atteggiamento di non concedere la profondità all’Empoli che negli spazi diventa devastante. Ma quando riconquistavamo la palla dovevamo avere la stessa elettricità dei primi 15’. E poi l’ennesimo episodio del gol subìto al rientro in campo, che diventa quasi una costante. Bisognerebbe cercare di saltare i primi 3’… Paradossale prendere gol dopo 2’ su una disattenzione. La squadra ha avuto una grande reazione, ha avuto l’inerzia per andare di nuovo avanti ma è successa una cosa simile al primo gol: quando conquisti la palla non puoi ridargliela. Detto questo, una volta che hanno trovato il 3-3 su quel tiro al volo, non c’era più la forza anche se nel finale abbiamo avuto due occasioni importanti su calci d’angolo. C’è grande rammarico per non aver sfruttato le possibilità. Perché le occasioni migliori le ha avute il Frosinone”.

Come si esce da questo tunnel negativo?

“Quando si è in queste situazioni ci sono componenti che diventano mentali. Quando ha 1 punto in 8 partite subentrano altre componenti, magari subentra lo scoramento. Nel calcio abbiamo bisogno di uomini. E gli uomini possono avere un attimo di sbandamento. Io vedo quello che abbiamo fatto dopo il 2-1 per loro, la squadra non ha avuto scoramento. Sia chiaro, io non sono qui a vendere fumo perché se abbiamo 2 punti dopo 9 partite vuol dire qualcosa. Nelle ultime 5 partite non sono bastate importanti prestazioni, vedo un Frosinone in crescita. Ma non vedo una squadra allo sbando. Poi se gli avversari sono più bravi di noi, allora giù il cappello. La nostra squadra sta cercando di stare attaccata al carro-salvezza. E dobbiamo lavorare per tenere quella luce accesa. E’ vero che si vive di obiettivi importanti ma anche di micro-obiettivi”.

Dopo il 3-2, Ciofani è andato in difficoltà. Ha messo Vloet per avere un doppio marcatore su Bennacer ed ha lasciato Ciofani sull’esterno. Perché non ha pensato a Soddimo e Cassata per tener palla e restare sul 3-2?

“Noi abbiamo messo Vloet su Bennacer perché quel tipo di giocatore sarebbe andato a creare superiorità in mezzo al campo. Abbiamo preferito andare a creare densità in mezzo al campo quando l’Empoli andava a palleggiare, concedendo loro di andare sull’esterno. Non abbiamo fatto un’altra scelta, quindi. E poi il gol viene da palla inattiva e prima di quel gol la nostra squadra non aveva dato nessuna avvisaglia di soffrire quella situazione. E volevo anche dare un segnale alla squadra che non ci abbassavamo. E allora se l’Empoli ci avesse creato delle difficoltà colloro palleggio allora ero pronto a mettere un centrocampista in più e togliere una punta. Visto che i nostri avversari non creava nessun tipo di situazione particolare  non ero allarmato”.

La squadra rimane in ritiro?

“Io non lo so ancora (Longo non era stato ancora messo al corrente, ndr). In questo momento non ho nessuna ufficialità”.

Due punti persi o uno guadagnato?

“Oggi sono due punti persi. Quando sei in vantaggio 3-2 è normale che se prendi gol su palla inattiva…”.

Il 65% di possesso palla dell’Empoli nel primo tempo induce a pensare che si poteva approcciare diversamente?

“Noi dopo il primo quarto d’ora nella fase di riconquista siamo stati poco precisi. Nonostante il palleggio del Frosinone le occasioni migliori le abbiamo avute noi”.

Il problema del gol è risolvibile?

“Dobbiamo risolverla, dovremo trovare altre strategie. Ma a fine primo tempo negli spogliatoi non si dorme”.

Giovanni Lanzi

 

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