LONGO PARLA CON IL CUORE: “CORAGGIO, PRENDIAMOCI TRE PUNTI”

 In Slider Home

FROSINONE – Moreno Longo ha appena terminato l’allenamento della mattina quando si presenta nella sala stampa del ‘Benito Stirpe’. Alle 12.30 in punto. E come al solito risponde punto su punto, non dribbla le domande, non sorvola alto. E per la prima volta nella stagione dà anche la formazione. Lo disse ad inizio campionato che sarebbe capitato, prima o poi. E i cronisti presenti si lasciano andare anche in un lungo applauso, segno di un rapporto che Longo ha voluto e saputo costruire sin dal primo giorno di metà luglio quando esordì nella sua prima conferenza stampa da allenatore del Frosinone.

Mister, la situazione infortunati qual è al momento?

«Il recupero di Gori sarà leggermente più lungo rispetto a quello di Matarese che tornerà a disposizione la prossima settimana. Mentre Soddimo recupererà tra un paio di settimane».

Sotto il profilo tattico avrà intenzione di cambiare qualcosa in funzione dell’avversario di domani?

«Il Frosinone ha una sua identità tattica ben precisa, per cui proseguiremo su quel percorso che abbiamo sviluppato finora. Dobbiamo giocare come sappiamo, con grande fiducia, con il coltello tra i denti, con coraggio in tutto quello che sarà l’aspetto mentale della nostra squadra perché dobbiamo cercare di portare dalla nostra parte questi tre punti».

Giochiamo in casa, quindi si presume che dobbiamo fare la partita in modo diverso da quando siamo in trasferta.

«Tagliamo la testa al toro – e tra lo stupore generale, chiuso da un lungo applauso, Longo va oltre -, quindi vi do la formazione. Giocano Bardi, Ariaudo con Terranova e Brighenti, quindi Matteo Ciofani e Beghetto, Maiello e Sammarco, Ciano, Dionisi e D. Ciofani. Voi me ne avete chiesto uno, i ve li do tutti e undici».

Quanto la preoccupano queste assenze così pesanti contro il Parma, vale a dire in pratica uno scontro diretto?

«Indubbiamente stiamo parlando di assenze pesanti soprattutto perché non ci permettono di poter scegliere con la possibilità di avere più alternative. Però, come non lo abbiamo fatto prima non lo faremo nemmeno adesso: non vogliamo alcun tipo di alibi. Quindi con i giocatori in organico siamo nella condizione di poter vincere la partita. L’atteggiamento sarà importante ed è chiaro: il Frosinone dovrà essere famelico per vincere la partita. Con gli interpreti che ci sono e con i ragazzi che possono avere anche loro una chance, sicuramente tutti daranno quel qualcosa in più anche per ovviare a queste difficoltà».

La situazione fisica e psicologica di Federico Dionisi?

«Federico sta bene, è un ragazzo che ha dimostrato grandissima maturità nell’affrontare e gestire un grande problema per lui. Credo che la condizione fisica non possa essere stata modificata di tanto perché era stato fermo cinque giorni e comunque si era quasi sempre allenato in quel periodo. Psicologicamente è un giocatore che ha una grandissima voglia di riprendere a fare quello che lui a Frosinone è stato abituato a fare. Ma deve farlo con estrema serenità perché sa di avere tutti dalla sua parte: staff, società, compagni e tifosi. Deve sapere che non è un giocatore solo ma con l’aiuto di tutti potrà tornare ad esprimersi ad ottimi livelli come lo avete e lo abbiamo sempre visto».

Tra le caratteristiche che distinguono il suo lavoro, due su tutte: le comunicazione e la motivazione. Ci sono dei calciatori che debbono essere continuamente stimolati, uno di questo per noi è Ciano. Lei cosa ne pensa a riguardo?

«Io dico sempre che la difficoltà di un allenatore è riuscire a trovare 25 chiavi diverse di lettura perché ha a che fare con 25 uomini diversi, ognuno con il proprio carattere. Ragazzi che hanno bisogno di essere toccati nelle corde giuste. Quando si cambia ambiente ci vuole un po’ di tempo a metabolizzare certi aspetti anche se Camillo (Ciano, ndr) in questo caso è già molto avanti. Posso sicuramente dire che potrà fare molto di più perché lo abbiamo visto esprimersi su livelli straordinari. E’ su una buona strada ma può ancora migliorare».

Che tipo di squadra è il Parma? Come dovremo aspettarcela?

«Il Parma è una delle squadre più esperte del campionato, con un’età media di 28.4 anni credo. Dispone di giocatori per la categoria importanti. Ci aspettiamo un’avversaria dotata di grande entusiasmo, arriva da tre vittorie in una settimana e che ha nelle individualità la possibilità di avere giocatori che possono far saltare il banco di qualsiasi squadra. Se penso a Di Gaudio, Insigne, Siligardi: gente che con la rapidità può mettere in difficoltà chiunque. E’ una squadra che ha sorpreso per efficacia su calci piazzati ad esempio, perché su 15 gol ne ha fatti 8 su palla inattiva. Abbiamo grande rispetto ma noi vogliamo la vittoria».

Secondo lei questo Frosinone ha perso qualche punto per strada?

«Credo che la classifica rispecchi quello che quasi sempre una squadra ha proposto sul campo. Se dovessi dire che qualche punto lo abbiamo lasciato per strada mi vengono in mente la partita di Perugia o in casa con la Cremonese. Però poi vado a guardare la partita di Ascoli dove si è trovato il gol al 94’ e allora c’è una sorta di bilanciamento. Anche forse si poteva avere qualche punticino in più che non pesa sulla base di 12 partite ma potrebbe pesare più a lungo».

Quanto può influire sulla squadra anche la pressione dell’ambiente unitamente ad una serie di situazioni che comprendono anche ad esempio le 9 trasferte su 12 partite, gli infortuni ecc.?

«Dobbiamo essere bravi a livello di ambiente, cercare di essere uniti per mettere questi ragazzi nella condizione migliore per esprimersi senza ansie. Perché dover fare a tutti i costi una cosa credo che possa essere il vero nostro limite. Serve grande capacità di unione da parte di tutti. Lo ripeto».

Dal punto di vista tattico, giocare con Ciano dietro Dionisi e Ciofani è un’idea che si può sviluppare?

«Credo che lo sia, può essere anche una possibile variante. In questa ottica serve però anche il tempo per farla assimilare perché cambierebbe il tipo di sviluppo della manovra già dalla fase difensiva. Sappiamo che è un’arma che questo Frosinone può avere. Ma va provata settimanalmente».

Ha la sensazione che questo potrà essere un turno spartiacque? E quindi c’è in voi una sorta di responsabilità in più?

«Non voglio esagerare nel ribadire un concetto già espresso: siamo alla 12.a partita. Guardare la classifica ora può davvero significare poco. Vincere due partite significherebbe proiettarti in alto, perderne due ti farebbe scivolare a metà classifica. Guardate il Parma dove era una settimana fa, quindi in tre partite fa. E due partite fa il Venezia era primo ed ora è quinto o sesto. Tutto ciò, non cambia il motivo per il quale una squadra deve cercare la prestazione con continuità. Che farà la differenza sul lungo, come ho già detto».

Ufficio Stampa

Frosinone Calcio

Articoli Recenti