LONGO CHIEDE SCUSA AI TIFOSI: “NON POSSIAMO PERMETTERCI DI USCIRE DAL CAMPO…”

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FROSINONE Moreno Longo attende 10′ prima di entrare nella sala conferenze. C’è il collega Giampaolo che qualche metro più in là sta giustificando lo 0-5 del Frosinone: “Fino all’1-0 i giallazzurri sono stati in partita, ci hanno creato problemi. Il 2-0 dopo 1′ e 30″ ha tagliato loro le gambe. Ma anche noi abbiamo perso in passato partite di questo genere. Sono sicuro che contro questo Frosinone non sarà facile per nessuno”. Concede cavallerescamente l’onore delle armi il tecnico doriano, non affonda la lama.Sa che il calcio è infido. E non bisogna mai fidarsi delle apparenze. Anche se la Sampdoria vista al ‘Benito Stirpe’ è tutt’altro che un’apparenza. Mentre il Frosinone ha una certezza assoluta: deve lavorare e rincorrere con tutte le forze che ha dentro. E’ la volta di Longo davanti ai cronisti. L’aria che si respira non è quella delle serate migliori.  

Mister, come ha visto la partita sotto il profilo tecnico?

Abbiamo fatto un primo tempo più che buono, il gol della Sampdoria è stato un nostro regalo in uscita. Dopo il loro vantaggio abbiamo creato 3-4 situazioni che potevano portarci al pari. Il primo tempo posso dire che lasciava presagire molto bene. Anche nell’analizzarlo tra di noi negli spogliatoi ci siamo detti che ci sarebbe stato il tempo per poterla recuperare. Purtroppo questo non è successo. Abbiamo preso un uno-due‘ terribile che di fatto ha chiuso la partita. Me ne assumo io le responsabilità, una squadra come la nostra, che passerà momenti di difficoltà durante la stagione, anche sullo 0-3 non deveassolutamente perdere le distanze. Non dobbiamo mollare. Anche se con tutta onestà debbo dire chel’impegno c’è stato però anche quando siamo stanchi, anche quando vediamo buio dobbiamo onorare una maglia. Quando perdi 5-0 tutto questo non avviene. Chiedo scusa alla tifoseria e la ringrazio perché quell’incitamento raramente si vede negli stadi di calcio. Un segnale forte, un grande segnale di fiducia nei nostri confronti“.

Sarà facile smaltire questa sconfitta? Come si fa ad affrontare una Juventus dopo uno 0-5? Cosa pensa di fare in questi giorni?

“Facile non lo può essere. Ci sono sconfitte che si metabolizzano più difficilmente ed altre meno. Dobbiamo essere bravi a sapere qual è il nostro percorso che deve portarci alla salvezza. Ad esempio un Chievo che si salva tutti gli anni perde 19-20-21 partite all’anno, ne vince 10-11, ne pareggia 7-8-9 che servono per fare 38-40 punti: noi dobbiamo analizzare tutto con lucidità per trarre spunti anche da partite che si perdono 5-0. Sul 2-0 la Samp sembrava il Barcellona perché giocava in scioltezza dopo 10′ della ripresa. Noi sul 2-0 e poi sul 3-0 per loro dobbiamo avere la forza di restare in partita, come è stato a Roma con la Lazio e con il Bologna. Non possiamo permetterci di uscire dal campo, anche nel momento peggiore bisogna mantenere compattezza. Questo è un campionato dove se perdi le distanze perdi malamente anche le partite e le imbarcate le prendi.

Potrebbe essere stato decisivo l’aspetto psicologico al rientro in campo? I giocatori sono rientrati rilassati…

Analisi giusta. Credo però che tutti abbiamo avuto la percezione che si potesse pareggiare. Non credo che si sia sbagliato qualcosa a livello di atteggiamento nel ripresa ma è vero che dopo 1′ e 10″ abbiamo concesso l’azione del raddoppio. Era successo a Bergamo ed anche con la Lazio, al 3′ della ripresa. Abbiamo subìto gol che hanno cambiato la partita. Sono momenti topici che poi ti permettono di aprire la porta su un tipo di partita o un’altra”.

Al di là dell’aspetto psicologico c’è anche un aspetto oggettivo: gli zero gol fatti. La preoccupa?

“E’ normale che è un dato che analizziamo con attenzione. Per vincere bisogna fare gol. Stiamo lavorando anche durante la settimana su questo aspetto, per andare a riempire più l’area avversaria. Se parliamo della partita col Bologna, la Lazio e quella di stasera, nei primi tempi non mi sembra che non si siano create occasioni. In questo momento qualcosa da modificare c’è. Perica e Ciano devono continuare a lavorare e non avere l’ossessione perché diventa peggio. Edobbiamo allo stesso tempo recuperare giocatori come Campbell, Ciofani e gli stessi Pinamonti o  Ardaiz per avere più peso dentro l’area“.

Toglie Ciano e Maiello, mette giocatori di qualità come Hallfreddson e Campbell che non incidono... E’ preoccupato, arrabbiato?

Ho sostituito Maiello perché era ammonito e là davanti alla difesa c’era bisogno di fare fallo e non potevamo rischiare. Ed abbiamo cercato di mettere Hallfredsson per gestire una situazione anche a livello psicologico in mezzo al campo, ci siamo affidati alla sua esperienza. Abbiamo sostituito Ciano per un fastidio al flessore ed allo stesso tempo abbiamo dato minutaggio a Campbell che ha bisogno di giocare”.

Il Frosinone ha preso due gol uguali: è un problema di posizione, di reattività o cosa altro?

“Io ho visto due gol diversi: il primo è stato una transizione negativa da parte nostra, il secondoChibsah che prende uno-due in mezzo al campo,un cross sul trequartista che ha fatto un gran tiroal volo. Nessuna somiglianza tra i due gol“.

In precedenza Longo era passato davanti alle telecamere di Sky e Radio Rai.

Sotto l’aspetto di cosa fare o cosa dire – dice il tecnico canarino a Sky , in questi momenti bisogna trasmettere fiducia alla squadra. Sotto l’aspetto della realizzazione, questa sera almeno in una delle occasioni dovevamo muovere il tabellino che ci vede a zero. Ma non dobbiamo infierire su una squadra che sa dove ha sbagliato. Vediamo il Parma, quando sei in partita puoi anche pescare il jolly che ti fa vincere. Dobbiamo saper stare nelle difficoltà, che ci sono e ci saranno. E non dobbiamo ‘sbragare’ mai, quelli sono aspetti che possono fare la differenza alla fine”.

“E’ assodato che dobbiamo lavorare tanto – sono le parole di Longo a Radio Rai -. Il nostro primo tempo è stato positivo, abbiamo avuto la forza di mettere in difficoltà la Samp. Il loro uno-due ci ha tagliato le gambe. Non siamo rimasti squadra e sono cose che non dobbiamo mai fare. La Juve? Questo è un campionato in cui ci sono gare sulla carta proibitive. Dobbiamo mettere in campo quello che non si è visto oggi dopo il 3-0“.

Giovanni Lanzi

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