LONGO ALZA L’ASTICELLA: “VOGLIO UN FROSINONE BATTAGLIERO”

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FROSINONE – L’allenamento dell’antivigilia è fissato al ‘Benito Stirpe’, per cui l’appuntamento per la conferenza stampa di Longo è nella sala conferenze dello stadio.

Mister, contro il Parma è possibile aspettarci un 3-5-2 classico, quindi con tre centrocampisti oppure il solito atteggiamento tattico con le tre punte?

“E’ una opportunità che abbiamo per i giocatori a disposizione. Così come quella di mantenere stesso assetto. Sono diverse le scelte. Vedremo quella che sarà quella definitiva, considerando che abbiamo ancora due allenamenti per poter decidere e che quando si fanno prima della partita sono quasi sempre giuste”.

La preoccupa affrontare una squadra carica per la vittoria sul Palermo nel turno di recupero oppure il Parma può pagare qualcosa sotto il profilo fisico?

“La parola ‘tranquillo’ non mi piace mai. Questo è un campionato pieno di insidie e quindi presenta le sue difficoltà. A parte il campionato del Parma, eccellente perché ha raggiunto 53 punti e che insieme al Bari e al Perugia è nella possibilità di centrare la promozione diretta, voglio concentrarmi esclusivamente sul Frosinone. A tal proposito non dimentichiamo che Parma e Bari sono state costruite per centrare quel traguardo. Abbiamo comunque nove partite davanti, non possiamo stare a pensare troppo a chi abbiamo davanti se non avere grande rispetto per gli avversari. Ma a questo punto della stagione dobbiamo avere il coraggio necessario di vincere, mi aspetto un Frosinone con la consapevolezza e lo spirito battagliero, con la forza di volerle vincere”.

Fuori casa non siamo stati quasi mai bravi come in casa, ad eccezione per quella di Empoli. Come si fa a preparare la partita di Parma su quel modello?

“Sotto l’aspetto dell’atteggiamento non credo che abbiamo visto la differenza tra gare in casa e quelle fuori. Per far sì che si tramutino in vittorie in certe partite serve maggiore convinzione. Queste che abbiamo davanti sono 9 partite, lo ripeto, che al di là da dove si giochino valgono tutte allo stesso modo e le possibilità di vittoria le abbiamo tutti allo stesso modo. Dobbiamo fare a questo punto uno step in più di crescita”.

Con l’assenza di Daniel Ciofani e di Volpe, come punta pura rimane Citro. Si può immaginare un Frosinone con Citro part-time o un Frosinone con l’attaccante salernitano titolare?

“Come ho già risposto alla domanda precedente è una ipotesi nel nostro parco giocatori. Credo che come al solito andremo a fare una scelta che ci permetterà di affrontare al meglio la gara. Citro sta bene, ha voglia. Come stanno bene Dionisi, Ciano, Matarese, Soddimo e tutta la squadra che ha mostrato voglia di fare qualcosa di importante”.

Dal punto di vista parmense c’è letteralmente una chiamata allo stadio. Noi vogliamo fare un altro appello ai tifosi?

“La partita è di cartello, tra due squadre che sono al top della B e che giocano per un traguardo prestigioso. Sono sicuro che il tifo frusinate non mancherà per dare il proprio apporto. In un campionato equilibrato l’apporto dei tifosi sarà l’uomo in più. Giovedi sera ho fatto i complimenti ai ragazzi per come hanno saputo trascinare i tifosi. E lo stadio trascinato in quella maniera dai ragazzi in quel modo ci ha dato un valore in più e ci ha portato alla rimonta sul Venezia”.

Ha visto il Parma col Palermo? Come si può battere? Quali sono secondo lei i punti negativi?

“Al di là dei lati negativi che ha ogni squadra, per uscire da Parma con una vittoria dobbiamo ripetere l’atteggiamento feroce mostrato con il Venezia. Quindi dare continuità, osare, rispettando l’avversario”.

In serie B tutto è possibile. L’Empoli a nove giornate ha nove punti di vantaggio sulla terza. Riuscirà a gestirli? Secondo lei la matematica ci condannerà a doverci giocare il secondo posto?

“Non sappiamo se l’Empoli mollerà qualcosa. Sappiamo invece che il campionato è lungo e non c’è nulla di scontato se non il fatto di avere un vantaggio importante. Noi dobbiamo pensare a fare più punti possibili, a pensare  a partite senza ritorno, da affrontare con lo spirito giusto. Non al primo o al secondo posto. Detto questo, il vantaggio può essere anche dilapidato. Mi vengono in mente l’Alessandria dello scorso anno, il Lecce e il Livorno di quest’anno. Squadre che avevano 10-11 punti di vantaggio ed ora sono seconde. Poi se saranno bravi a tenere questo passo, bisogna inchinarsi all’avversario. L’Empoli sta facendo qualcosa di anormale, le altre stanno giocando alla loro altezza e che si erano prefissate ad inizio stagione”.

Per la promozione questa gara sarà decisiva?

“A nove giornate dalla fine non si può parlare di scontro già decisivo ma di match molto importante. Per noi fare risultato positivo può darci una spinta maggiore. Basta vedere il Perugia cosa ha saputo inanellare creando entusiasmo”.

Quanto si attende in più da Dionisi?

“Con Daniel Ciofani perdiamo un grande giocatore a livello tecnico e un uomo dentro e fuori il campo. Sono convinto che rimarrà al nostro fianco, per portarci la sua esperienza. Detto questo noi riponiamo in lui grande fiducia e consapevolezza per quanto saprà darci. Perché sono tutte qualità che ha nelle corde. Se è quello visto col Venezia ne sono sicuro. Al di là dei gol. Il suo atteggiamento è stato un bel segnale per tutti”.

Con l’assenza di Ciofani la nostra manovra come cambierà?

“Cambierà per forza di cose. La presenza in area sarà diversa, è chiaro. Daniel attirà a sé più di un difensore. Però allo stesso tempo possiamo trovare più dinamismo, più gioco nel breve, attacco alla profondità. Perdiamo caratteristiche importanti ma possiamo acquisirne altre”.

Giovanni Lanzi

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