L’ITALIA CHE VOGLIAMO, L’UNDER 21 NON FINISCE MAI: RUSSIA BATTUTA 3-2 al 93′

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ITALIA UNDER 21: Audero (1′ st Scuffet), Pezzella (20′ st Felicioli), Capdradossi, Barella, Bonazzoli (20′ st Favilli), Mandragora (20′ st Murgia), Depaoli (22′ st Parigini), Dickamann, Romagna, Cutrone, Verde (12′ st Orsolini).
A disposizione: Calabresi, Chiesa, Mancini, Favilli, Vido, Locatelli.
Allenatore: Di Biagio.
RUSSIA UNDER 21: Leshchuck, Dovbnya, Chernov, Fomin (11′ st Kuchaev), Lanin, Zhigulev, Rasskazov (38′ st Kalugin), Obliakov (11′ st Zuev), Lysov, Bakaev, Malkadze.
A disposizione: Mitruskhin, Maksimenko, Likhachev, Bezdenezhnykh, Chalov, Zhamaletdinov, Shakuro.
Allenatore: Bushmaov.
Arbitro: Jovic della federazione croata; assistenti: Modric e Krmar della federazione croata; IV uomo: Mariani.
Marcatori: 12′ pt Verde, 47′ pt Rasskazov, 26′ st Bakaev, 33′ st Parigini, 48′ st Orsolini.
Note: spettatori 6.000 circa; angoli: 7-6 per l’Italia; recuperi: 2′ pt; 5′ st.

FROSINONE – Un vittoria-spettacolo. Tre a due e per l’Italia contro Russia, gol decisivo al 93′ firmato da Orsolini dopo che Cutrone aveva fallito un rigore. Per l’Italia è un ‘Day afther’ vero e proprio. E’ la proiezione del futuro azzurro, quello che dovrà lenire il dolore delle ferite. A Frosinone in campo la nazionale che è l’erede legittima di quella che lunedi sera ha fallito la qualificazione ai mondiali di Russia dopo 60 anni. Un lascito importante per i ragazzi di Gigi Di Biagio opposti proprio ai pari grado della Russia, sulla rotta di avvicinamento agli Europei di categoria che si svolgeranno proprio in Italia nel 2019.
Di Biagio schiera un 4-3-3 davanti al portiere del Venezia, Audero, ex Juve. I centrali sono il barese Capradossi – seconda stagione con i ‘galletti’, scuola Roma – e il cagliaritano Romagna, anche lui scuola Juve. Ai lati Dickmann del Novara e l’udinese Pezzella. Al cagliaritano Barella le chiavi della regina, Mandragora del Crotone e Depaoli del Chievo sono le mezze ali. Attacco esplosivo con l’ariete della Spal Bonazzoli al centro, il figlio d’arte Chiesa e il veronese Verde – al Frosinone per 6 mesi nella stagione della serie A – attaccanti esterni.
E’ subito la formazione azzurra a dettare le regole in campo. Al 3′ un interessante schema su punizione porta al primo angolo della gara ma libera la retroguardia russa, la sfera termina ancora dalle parti di Pezzella, la parabola termina ad un metro dal palo opposto all’angolo di tiro. Italia sempre intraprendente sulla catena di sinistra, da un taglio di Mandragora, colpo di testa in tuffo di Cutrone e pallone che sfiora la base del palo alla destra di Lashchuck. La Russia si affaccia nell’area azzurra ma su una ripartenza dell’Italia al 10′ è ancora uno scatenato Cutrone, lanciato da Verde nello spazio, a difendere il pallone con il corpo sull’attacco del difensore ed a cogliere la base del solito palo alla destra del portiere russo con un destro maligno. Il tempo di un giro palla e l’Italia passa. La Russia si rifugia in angolo su un’azione corale della formazione di Di Biagio che si sviluppa sulla catena di destra, sulla palla va Verde, sinistro al veleno che un difensore della Russia tocca imparabilmente alle spalle del portiere. C’è solo l’azzurro alla ribalta. E il grande protagonista è Verde, acclamato dai tifosi e dai tanti bambini delle Scuole Calcio presenti sugli spalti. Al 15′ però è Dickmann in licenza al limite dell’area russa tocca per Mandragora al limite, sinistro a giro e palla che sfiora il ‘sette’ alla destra dell’estremo difensore russo. Di Biagio abbassa Verde sulla linea di centrocampo e passa al 4-4-2. Russia sorniona ma al 20′ va vicina al pareggio, il tocco di testa di Zhigulev va fuori di poco. E la risposta dell’Italia è nel colpo di testa di Cutrone destinato in fondo al sacco, toccato in angolo da Fomin.
La spinta della Russia non è continua ed è l’Italia a sfiorare il 2-0 con Bonazzoli servito al millimetro da Verde, destro d’incontro e palla due metri fuori. Ed è ancora l’ex canarino – un altro giocatore rispetto a quello visto nell’esperienza con la squadra di Stellone – a dare spettacolo al 33′: galoppa sulla destra, alza la testa e vede Bonazzoli al centro, taglio e tocco dello spallino ‘smozzicato’, palla di poco fuori. Al 35′ ci prova ancora Lysov servito da Melkadze, destro in curva Nord. Il 4-2-4 rimodulato in corsa da Bushmanov non spaventa gli azzurrini che lasciano da parte i tatticismi e quando se ne presenta l’occasione vanno sempre dentro al terzo tocco. Nel momento di massima gestione dell’Italia, la Russia però trova il pari, al 2′ di recupero, con il migliore tra i suoi, l’attaccante Rasskazov che si infila dalla parte di Pezzella – difesa azzurra alta – e brucia con un destro imparabile Audero che spolvera le ragnatele all’incrocio opposto. Si va al riposo sull’1-1 con l’Italia che può recriminare parecchio.
Dentro Scuffet per Audero ad inizio ripresa per l’Italia che deve rintuzzare subito una progressione di Obliakov al 1′. Al 6′ la squadra di Di Biagio fa tutto bene: Verde lancia Dickmann, sgroppata e cross, Cutrone si avventa sul pallone ma spedisce in curva da posizione ghiotta. Nella girandola di cambi Di Biagio infila nella mischia Parigini e Orsolini. E’ il momento migliore per i russi che sfruttano qualche pausa in mezzo al campo da parte degli azzurrini ma pericoli vero e propri per Scuffet non arrivano. Tranne che su azione da calcio d’angolo, quando su un’uscita azzardata del portiere dell’Udinese è Chernov a cogliere il palo. E’ il preludio alla rete del vantaggio russo al 26′, la difesa azzurra si fa trovare scoperta sul fianco sinistro e Bakaev con un bel sinistro a giro va ad infilare Scuffet sul palo opposto all’angolo di tiro. I ragazzi di Di Biagio non si disuniscono spinti anche dal tifo del ‘Benito Stirpe’ e al 33′ arrivano al meritato pareggio grazie ad un gran destro al volo di Parigini che buca Leshchuck imparabilmente. E’ lo stesso Parigini che al 35′ crolla a terra dopo un contrasto, la partita si scalda ed è anche giusto considerata la prima serata di vero freddo al ‘Benito Stirpe’. Al 38′ da un fallo subìto da Felicioli sull’out di sinistra ne scaturisce una punizione che porta al fallo di mano di un difensore che Cutrone spreca sulla mano sinistra del portiere Russo. Il finale, con i 5′ di recupero oltre il 90′ è scoppiettante è arriva il 3-2 formato da Orsolini, sinistro al volo in area sul cross dalla sinistra di Felicioli. E’ l’Italia che verrà, battiamo le mani.
Ufficio Stampa
Frosinone Calcio

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