A Benevento il Frosinone, oltre la forza indubbia della squadra di Pippo Inzaghi, può recriminare per la gestione di almeno tre episodi chiave

LA VAR GRANDE ASSENTE AL BALLO DELLA SERIE B

I sanniti intanto fanno il vuoto e il Pordenone non è una meteora. La squadra di Nesta 'double face'. Col Crotone da confermare e rinsaldare il fattore-campo
 In Il Punto

Classifica sempre cortissima in serie B. Da qualsiasi prospettiva si provi a vederla. Dal 9° posto dell’Ascoli al 15° posto della Cremonese ci sono 4 punti. Terze e ottava divise da 1 sola lunghezza. Diciamo che le sconfitte del Pisa e dell’Entella e il pareggio del Pescara hanno lavorato a favore del Frosinone, anche se il salto in alto del Pordenone allunga la distanza dal secondo posto considerando sempre quel 3-0 della prima giornata. Il boxing day di giovedì prossimo sui campi della B sarà una battaglia, gli auguri per le buone feste è consigliabile scambiarseli prima. Intanto l’ultima giornata di campionato ha evidenziato due aspetti: il Benevento fa campionato a sé e il Pordenone non è una meteora. Come sempre in Italia il girone di ritorno è un campionato a parte per ogni disciplina, tanto più nel calcio. Ma fare meglio per il club sannita e per quello friulano appare impresa davvero ardua. E più facile sbagliare mosse che al momento appaiono perfette.

LA VAR GRANDE ASSENTE – Prologo a parte, il Frosinone mostra ancora di avere dei ‘primi tempi’ complicati. Come già era avvenuto parzialmente con l’Empoli e con il Pescara quando però la squadra aveva in maniera molto intelligente gestito tatticamente l’impatto con l’avversario. Stavolta però i giallazzurri hanno dato un’impressione diversa. Diametralmente opposta la ripresa, quando lo spartito è stato molto più tempo nelle mani della squadra di Nesta anche se il Benevento ha avuto modo di chiudere la partita con Viola (palo). Sulla gara però pesano almeno tre episodi chiave: il fallo di mano di Capuano che le immagini non chiariscono completamente (il giocatore era in caduta sul cross di Maggio), il fallo evidente di Caldirola su Novakovich a 8’ dal 90’ in area di rigore sannita e il fallaccio da ultimo uomo di Hetemaj su Dionisi a metà campo, con l’attaccante giallazzurro proiettato verso la porta di Montipò. E poi ben 6 ammonizioni tutte per i giallazzurri in una partita dai toni agonistici elevati su entrambi i fronti lasciano pensare. In serie B non c’è la Var, ci sarà solo ai playoff e playout. Ma se ne sente la mancanza. Un campionato bello e spettacolare come quello Cadetto avrebbe bisogno di altre certezze. Altrimenti il rischio di farlo apparire un altro sport c’è tutto ed è annidato in ogni azione di ogni partita.

A NATALE NON SEMPRE E’ FESTA – Il Natale del Frosinone nelle ultime 15 stagioni è stato molto altalenante, dalla serie C1 alla serie A. Il bilancio parla di 7 sconfitte, 3 vittorie e 5 pareggi. Così suddivise: in serie A lo scorso anno il pari di Udine (1-1) per l’esordio di Baroni sulla panchina. E nella prima stagione di serie A il 2-4 casalingo con il Milan dopo un grande primo tempo. In serie B appena 2 successi – col Benevento 3-2 nella stagione 2016-’17 e con l’Entella 4-3 nella stagione del ritorno in serie A –, 2 pareggi e 5 sconfitte. Quella più bruciante fu nella stagione 2010-’11, il 5-3 in casa del Sassuolo. La prima sconfitta fu a Treviso nella stagione 2006-’07 (2-0) che veniva dopo la vittoria interna sul Verona (2-1 al 92’), l’ultima il giorno della vigilia di Natale a Crotone (2-0) nel campionato 2014-‘15. Infine le tre stagioni di Lega Pro: 1 vittoria per 1-0 a Massa (stagione 2005-’06), 1 sconfitta per 1-0 a Siracusa (stagione 2011-’12) e due pareggi per 1-1 (Viareggio in casa nella stagione 2012-’13 e Perugia in casa 2013-’14).

BOXING DAY – Due partite in tre giorni ma anche una partita, la prossima, da vincere senza ‘se’ e senza ‘ma’. Il Crotone ha ripreso la marcia della prima parte della stagione. Verrà a Frosinone – presumibilmente con un atteggiamento speculare – per cambiare passo in trasferta. Ma al ‘Benito Stirpe’ la squadra giallazzurra ha costruito le proprie fortune in classifica e arriva da 5 successi di fila senza subire gol. E poi ci sarà il dente avvelenato per la sconfitta nel Sannio da cancellare. I rossoblu l’ultimo punto ottenuto lontano dal fortino dello ‘Scida’ porta la data del 20 ottobre scorso, 1-1 a Pisa. Un pari non va bene a nessuno.

LE ALTREPordenone alle spalle della lepre Benevento, rispettivamente a +5 e +14 dal Frosinone, Perugia e Cittadella appaiate a 26 punti al terzo posto. Nel posticipo serale della domenica friulani dominatori per larga parte del match vinto con l’Ascoli (2-1) e la banda-Tesser si gode il magic-moment che ormai dura dall’inizio della stagione. Risale la corrente il Perugia che si impone grazie alle reti di Capone e del solito Iemmello ad un’Entella che rinvia per ora il salto di qualità. Le grandi parate dell’estremo difensore dei liguri Contini non hanno evitato il ko ai liguri di Boscaglia. Festa grande in casa Bonaiuto che sfiora un gran gol e che nel dopo-gara è diventato papà. Il derby del Veneto tra Cittadella e Chievo termina con un 1-1 frutto delle reti di Diaw (con deviazione decisiva però di un difensore clivense) e del pari del baby Vignato. Il Livorno per ora non cambia marcia con Tramezzani: a Crotone secondo lo di fila della nuova gestione, quinta sconfitta nelle ultime sei gare con 1 solo pareggio all’attivo. L’ultimo posto, con appena 11 punti, a -9 dalla salvezza diretta, impone un cambio di registro immediato. C’è da dire però che dopo il vantaggio, i labronici sono stati raggiunti da un gol di Cuomo viziato da un evidente tocco di braccio di Simy. A proposito di Var, che servirebbe come il pane. Il cambio di panchina non funziona in casa Empoli dove Muzzi – 5 punti in 5 partite – si aggrappa al pari casalingo con la Salernitana: granata avanti con un gran gol di Lombardi (lanciato da Simone Inzaghi nella Primavera della Lazio e poi in prima squadra prima di iniziare un lungo percorso su altre sponde calcistiche) e poi raggiunti dal gol di La Gumina che non salva però dalla contestazione. In casa la Juve Stabia sta costruendo mattoncino dopo mattoncino le chances-salvezza. Le Vespe hanno ripreso a vincere al ‘Menti’ dove negli ultimi due mesi e mezzo avevano perso solo con Frosinone e pareggiato col Benevento. Due a zero zero al Venezia che adesso, dai sogni playoff sbandierato troppo velocemente, è sotto i campani in zona playout.

Nei posticipi della domenica, detto del Pordenone, c’è da sottolineare il malessere del Pescara che viene salvato da una rete di Matteo Ciofani in casa col Trapani del nuovo corso di Castori. C’è da dire che prima del vantaggio firmato dal francese Taugordeau (ad agosto voleva andar via ma venne letteralmente bloccato e quella mossa ora più che mai è chiara) il Trapani era stato fermato su un offside inesistente (riecco la Var…). Colpo gobbo del Cosenza di quella vecchia volpe di Pierino Braglia che quando sente puzza di bruciato sulla propria panchina tira fuori gli artigli. Tre a uno in casa del suo ex Pisa con una doppietta di Riviere. Infine rinviata Spezia-Cremonese a causa dell’allerta rosso che veniva dato sul Golfo del Tigullio e in tutta la Liguria nel weekend. E ora la testa alle sfide di Santo Stefano.

Giovanni Lanzi

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