LA JUVE ‘MONDIALE’ TRASCINATA DA ZALAYETA, IL FROSINONE RECRIMINA PER UN RIGORE

 In Prima Squadra

In campo il 1 maggio 2007. Partiamo dalla fine: il Comunale di Frosinone superò brillantemente la prova d’urto della ‘prima volta non si dimentica mai’, quella della Juventus sotto il Campanile. Oltre 10.000 gli spettatori in una giornata di sole. L’impegno dei nazionali bianconeri fa spostare la gara di ritorno al giorno della festa del Lavoro. Il Frosinone è impelagatoin piena bagarre salvezza a sei giornate dalla fine. La Juve vola in vetta, verso la promozione in serie A. In quella squadra c’è Chiellini, assente all’andata. Unico superstite su entrambi i frontidomenica prossima, a distanza di 12 anni.

Panchina di lusso per la Vecchia Signora: al fianco di Birindelli e Mirante, ci sono Chiellini, Trezeguet, Del Piero e Bojinov. L’attacco del Frosinone è composto dalla coppia Margiotta-Castillo, un po’ più indietro Lodi. Zappino deve salvare due volte, prima su Zalayeta e poi su Camoranesi. L’impressione è che la Juve possa passare ma ancora una volta l’ingresso in campo di Del Piero cambia la partita. Ma ad andare in gol è ‘El Panteron’ Zalayeta che, prima al 58’ e poi al 92’, sfrutta due disattenzioni giallazzurre e fissa il 2-0 finale. Per la statistica la Juve conquistò a Frosinone la vittoria numero 1.966 della sua storia in serie A (oggi è a 2.852). Per i canarini di Iaconi resta una bella prestazione e un rimpianto: una protesta di Di Nardo per la spinta di Boumsong in area a due passi da Buffon, sotto la Curva Nord sul punteggio di 1-0. L’arbitro Saccani è irremovibile, al triplice fischio finale è 2-0 (il risultato che la Juve, ad oggi, ha ottenuto 150 volte in trasferta). Anche in quella occasione– dopo il dubbio sulla rete di Del Piero all’andata – chiaramente il Var non c’era. A sei giornate dalla fine il Frosinone continua così a soffrire e si salverà vincendo a Crotone 3-2 mentre i bianconeri mettono praticamente in cassaforte la promozione che conquisteranno 18 giorni dopo, col 5-a in casa dell’Arezzo.

Giovanni Lanzi

– continua –

 

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