LA CARICA DI LONGO: “DOBBIAMO ESSERE PIU’ FORTI DELLE AVVERSITA'”

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FERENTINO  – L’allenamento della mattina è appena terminato. Moreno Longo tarda appena 1′ rispetto al consueto appuntamento con la stampa fissato per le ore 13.15. Il tecnico giallazzurro spiega il momento con un concetto: non ci piangeremo mai addosso, meno che mai adesso che ci manca qualche pedina per infortunio. E’ un grande messaggio verso l’esterno ma soprattutto verso la propria squadra.

Mister Longo, rispetto all’ultima conferenza stampa c’è stato l’infortunio di Sammarco. Aumenta l’allarme per l’emergenza ma ritiene che possa tramutarsi in forza, in energia positiva da parte della sua squadra?

“Sicuramente deve tramutarsi in forza positiva. L’ho detto ai ragazzi, ne sono tutti consapevoli: in questi momenti deve venire fuori forza del gruppo e della squadra, per compattarsi e sopperire a questa fase nella quale qualche infortunio di troppo ci vede penalizzati nella possibilità di scegliere. Ma dobbiamo essere più forti delle avversità che  sono abbattute sulla squadra, rimboccarci le maniche e dare qualcosa in più per ovviare a questa difficoltà”.

L’unico dubbio è chi rileva Ariaduo in difesa tra Krajc e Russo e il possibile ballottaggio tra Beghetto e Crivello?

“Giocherà Krajnc che riprenderà il suo posto, tenendo conto che c’è ancora un allenamento da svolgere. Sul resto abbiamo provato diverse soluzioni: con Besea in mezzo al campo oppure provando anche cambiare modulo o provando a cambiare interpreti. Non possiamo andare a La Spezia con una sola idea perché la partita avrà delle dinamiche che ci dovrà vedere pronti ad opporci anche in altri modi. La squadra ha dato grande disponibilità”.

E l’idea di vedere Brighenti in mezzo al campo magari in prospettiva?

“Brighenti è un giocatore già duttile nel reparto difensivo, può giocare da terzo in difesa, da esterno basso nella difesa a quattro. Se dovesse fare il mediano non sarebbe una follia, sarebbe un adattato ma la sua disponibilità c’è. Mi viene in mente un Mandzukic che fa il terzino pur di far giocare un attaccante in più nella Juve. Quindi con grande disponibilità credo che qualsiasi cosa può essere ovviata, chiaramente in situazioni di emergenza perché sappiamo bene che il suo ruolo è un altro”.

Si aspetta uno Spezia subito aggressivo o una squadra più attendista?

“Noi siamo preparati a tutto, sia ad essere aggrediti e sia a fare la partita. Dobbiamo prepararci ad entrambe le situazioni. La squadra sa come comportarsi, la differenza credo la farà l’atteggiamento. Di una squadra che va a giocarsi una partita come fosse una finale. Oggi l’impegno più importante si chiama lo Spezia e teniamo a fare una partita con un grande atteggiamento mentale prima di tutto”.

Il ‘Picco’ è un campo che abbiamo storicamente sofferto. Avete lavorato anche sull’approccio al terreno di gioco?

“Noi cerchiamo di giocare su qualsiasi tipo di aspetto. A me del passato interessa perché è sempre giusto guardare la storia ma a la Spezia non solo il Frosinone avrà trovato difficoltà: hanno una grande tifoseria, la squadra è sempre ben attrezzata per un campionato di livello. Ed è attualmente molto competitiva. Per questo la trasferta va presa con le molle. Ma non possiamo pensare se il campo è più grande o più piccolo, se è un po’ più veloce o meno veloce. Il Frosinone deve sapersi adattare e deve trovare assolutamente le chiavi per uscire da qualsiasi tipo di difficoltà”.

Che tipo di squadra affrontiamo?

“Ho osservato bene lo Spezia in queste partite. Ha avuto alti e bassi come le abbiamo avute tutte d’altronde, con questo grande equilibrio. E’ normale che su di loro c’è una pressione dettata dalla piazza che quando vede una squadra lontana sui playoff manifesta una preoccupazione che si va a manifestare sul gruppo. E’ normale quando sei obbligato a fare risultato. Ho visto uno Spezia ad Empoli creare i presupposti di vincere contro una formazione forte, accreditata per vincere il campionato e che se non trova una punizione di Pasqual a 10′ dalla fine rischia di perdere in casa. Mi aspetto una avversaria viva, in salute, con dei singoli come Granoche, Gilardino, Marilungo e lo stesso Mastinu che possono trovare il colpo per spostare gli equilibri. Sappiamo dove andiamo a giocare ma dobbiamo pensare a noi e a come noi interpreteremo la partita”.

Ultima domanda sugli infortunati: chi sarà il primo che recupererà?

“Sarà Matarese sicuramente, il suo è un problema lieve. Potremo anche decidere di convocarlo per la Spezia ma dobbiamo valutare nelle prossime ore. Frara ha avuto un problema sulla cicatrice appena chiusa del primo infortunio, Soddimo è sulla via del recupero e Gori ci auguriamo di averlo per l’Avellino. L’emergenza? Da qui alla fine non potrà scomparire, anche con Gori rimarremo contati. In queste 8 partite dobbiamo ragionare per tirare tutti fuori il massimo, partita per partita. Come abbiamo fatto prima non ci piangiamo addosso, pensiamo al presente, lavorando con entusiasmo e più voglia di prima”.

Ufficio Stampa

Frosinone Calcio

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