IL PRESIDENTE STIRPE A RADIO UNO: “ATALANTA FORTISSIMA. DOBBIAMO SALVARCI CON I VALORI NEL NOSTRO DNA. IN B METODO SBAGLIATO”

 In Prima Squadra, Senza Categoria, Slider Home

Il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, intervistato oggi pomeriggio poco dopo le ore 13 sulle frequenze di Radio Uno Rai, nel contenitore ‘Domenica lo Sport’ , trasmissione condotta da Paolo Zauli. Dopo il commento ai due anticipi di ieri e la presentazione di Torino-Juve in programma alle ore 18, è intervenuto il massimo dirigente giallazzurro.

Ci proiettiamo al posticipo di lunedi sera, Atalanta-Frosinone. Presidente Stirpe, un Frosinone dal volto completamente nuovo o quasi, quello che si appresta a giocare il secondo campionato di Serie A della sua storia calcistica. Con quale spirito?

“Lo affronterà con lo spirito della squadra che con grande umiltà e rispetto delle avversarie vuole provare a salvarsi. Abbiamo avviato un processo di forte discontinuità all’interno del rinnovamento della squadra e abbiamo voluto puntare su elementi che conoscono la categoria, anche se alcuni di essi sono giovani, nell’intento di provare a colmare il gap che ci separa dalle nostre avversarie”.

Presidente, tornando a quel fantastico gruppo che in solo 11 mesi conquistò la doppia promozione dalla Lega Pro alla massima serie, sono rimasti giocatori come Daniel Ciofani, Mirko Gori e Luca Paganini…

“Diciamo che ne è rimasto qualcuno in più… Comunque noi abbiamo provato ad inserire sul telaio della squadra che aveva fatto molto bene lo scorso anno, provando ad alzare l’asticella della qualità ed inserendo poi degli elementi che hanno disputato, e con buoni risultati, la serie A in questi anni. Quindi ritengo che da questo mix ci possano essere gli ingredienti giusti che ci potranno permettere di provare a centrare gli obiettivi prefissati”.

E’ stato anche un finale di mercato con 4 arrivi e ben 16 innesti totali. Oltre all’intenzione c’è anche la sostanza…

“Nell’ultimo giorno di mercato purtroppo la vicenda che ci ha condizionato è stato l’infortunio grave occorso a Dionisi. Abbiamo dovuto provare a rimpiazzare un giocatore in attacco tenendo conto dei limiti della lista. Questo elemento per noi è di fondamentale importanza, quindi abbiamo voluto provare a fare qualcosa in più. Tenete conto che abbiamo acquistato 16 calciatori cedendone 11, il gap in eccesso è determinato dagli infortuni e quindi dalla necessità di dover sostituire i giocatori infortunai. Tutti peraltro infortuni di lungo periodo, quindi con la necessità anche di rimpinguare la rosa dal punto di vista numerico”.

Il Frosinone è un modello anche per lo stadio di proprietà. Quindi la possibilità di gestire ed organizzare un campionato in un modo molto più redditizio…

“Questo ci deriva dal fatto che abbiamo investito la maggior parte delle risorse che derivavano dalla partecipazione al primo campionato di serie A sia per potenziare il Centro Sportivo che per effettuare la realizzazione dello Stadio. Adesso riteniamo anche sotto questo punto di vista di essere adeguati, quindi ci presentiamo al campionato con l’intenzione di poter far bene”.

Il Frosinone dovrà lottare per la salvezza con squadre come Juve, Napoli, Roma e le milanesi. E che campionato immagina?

“Il Frosinone deve puntare a salvarsi, come già detto. Deve lottare col coltello tra i denti in ogni partita e provare a racimolare il massimo di quello che sarà capace di saper fare. Quindi dobbiamo fare affidamento sui valori che abbiamo dentro nel dna e che ci hanno consentito in questi 5 anni di realizzare tre promozioni”. 

Un parere su questo caos della serie B. Domani probabilmente ci sarà lo sciopero… Siamo proprio arrivati ai minimi termini?

“Io ritengo che le regole non possano essere cambiare in corsa. Fermo restando che il principio della riduzione degli organici è corretto, il metodo non lo è. Se quest’anno si deliberasse che all’inizio del prossimo campionato 2019-2020 l’organico deve essere a 20 o 19 squadre, in modo che le regole del gioco le conoscano e siano ben chiare per tutti, allora sarebbe giusto…”.

Però presidente sono le stesse Società della B che lo hanno chiesto..

“Sì, ma ripeto che le regole d’ingaggio lo scorso anno non erano queste. Si è cambiata una regola che non si poteva cambiare. Dal mio punto di vista se fossi stato in B non sarei stato d’accordo su questa variazione fatta in corso d’opera, anche in modo molto raffazzonato”.

Torniano a domani sera, ad Atalanta-Frosinone.

“Partita molto difficile. Ed alle difficoltà relative all’impatto in un campionato nuovo se ne aggiunge un’altra: loro sono molto avanti a noi nella condizione. E’ inutile che dica io il valore dell’Atalanta, lo ha dimostrato ampiamente sul campo in questi ultimi due anni. Inoltre a mio parere si presenta ai nastri di partenza anche in formazione potenziata. E affronterà un Frosinone che deve ancora trovare l’equilibrio giusto dopo i grandi cambiamenti che abbiamo operato attraverso il calciomercato. Per cui è una partita, ritengo, ad elevatissimo coefficiente di difficoltà”.

Giovanni Lanzi

Articoli Recenti