Dall'avvicendamento di panchina, dopo Maresca, per il neo allenatore 5 pareggi, 1 sconfitta e 1 vittoria. Dal mercato, dopo lo svincolato Rispoli, sono arrivati il terzino Costa e l'ex Cassata

IL PARMA DI IACHINI MORDE IL FRENO E INTANTO CAMBIA VOLTO

Venerdi 22 gennaio saranno 34 giorni che gli emiliani non giocano una gara ufficiale. Ma il ranking dei crociati è di grande spessore, pur con i dubbi legati agli impiegi di Man e Mihaila
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Un allenatore nuovo, Beppe Iachini, al posto di Enzo Maresca dopo la debacle di Lecce il 23 novembre scorso. Il Parma prova a riaccreditarsi per un posto al sole e lo fa a 34 giorni dall’ultima gara, il 2-0 in casa dell’Alessandria il 19 dicembre. Prima dello stop che ha fatto rinviare due partite che per i crociati sono diventate 3 dopo il rinvio deciso dalla Asl di Crotone della partita con i rossoblu. Con Iachini il cammino del Parma non ha preso quella velocità tanto richiesta dai programmi importanti della proprietà americana: appena 1 vittoria in 7 partite, con 5 pareggi e 1 sconfitta. Ma la squadra emiliana è un cantiere aperto praticamente dall’arrivo in sella del tecnico marchigiano.

In estate il Parma si era presentato con una rivoluzione totale che aveva visto l’arrivo, anzi il ritorno, di Gigi Buffon. Un’operazione simpatia che si andava ad intersecare con la voglia dell’ex campione del mondo di riprendersi la ribalta con la maglia della squadra che lo aveva lanciato nell’Olimpo del calcio.

Il patron Kyle Krause d’altronde le idee chiare le ha avute dal giorno del sui insediamento a Parma: non saranno i risultati sportivi nell’immediato a far dirottare dall’obiettivo che è quello di costruire un progetto radicato e duraturo nel segno di una sostanziale discontinuità con il passato più o meno recente.

Ma vediamo prima di tutto come è cambiato il Parma in questo mercato di gennaio. Dal Napoli è arrivato il terzino sinistro Costa, fuori dal progetto tecnico di Spalletti, e nelle ultime ore si è unito al gruppo di Iachini anche il centrocampista Cassata (Genoa), ex di turno per l’occasione. Sono partiti il giovane attaccante esterno Iacoponi (Pordenone) e Busi (Reims) ed è sulla rampa di lancio anche il greco Zagaritis. Restano fuori i vari Siligardi, Laurini, il terzino Iacoponi, il portiere Sepe (contratto fino al 2024) e l’attaccante Sprocati (che aveva rifiutato il Frosinone la scorsa estate). Iachini al suo arrivo aveva chiamato il terzino svincolato Rispoli mentre si era rivisto in gruppo anche Bernabè (svincolato dal City U23), reduce da infortunio. Il ds Pederzoli pensa a Glik (Benevento, che però frena sul trasferimento) e Fiamozzi (Empoli).

In estate erano arrivati, oltre a Buffon (svincolato), Juric (centrocampista, Hajduk Spalato), Franco Vazquez (centrocampista, Siviglia), Benedyczak (attaccante, Pogon Szczecin), Schiattarella (centrocampista, Benevento), Tutino (attaccante, Napoli) e Correia (attaccante, Juventus U23).

Lo zoccolo duro ha visto la conferma tra gli altri di Sohm, Osorio e Valenti e poi Man, Mihaila (gli ultimi due oggetti di attenzione sul mercato), Brunetta, Brugman, Camara e Inglese.

 

Dal punto di vista tattico, Iachini si affida al 3-5-2. Tutti abili in casa emiliana, con la formazione che per grandi linee potrebbe ricalcare quella che ha vinto ad Alessandria prima della sosta, con il recupero di Buffon tra i pali.

Giovanni Lanzi

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