La squadra di Nesta sfata il tabù casalingo: la vittoria mancava dal 3 luglio scorso, con lo Spezia. Partita a due volti: l'Ascoli spreca l'impossibile nel primo tempo, poi il tiro al fulmicotone del cursore al 30' della ripresa

IL FROSINONE SCACCIA GLI INCUBI, DECIDE UN GRAN GOL DI SALVI

Nella prima frazione di gioco si fa male Szyminski, Ariaudo gioca una gran partita. Nel secondo tempo Nesta cambia l'attacco e là davanti qualcosa torna a muoversi. E adesso martedi sera con l'Entella
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FROSINONE (3-5-2): Bardi; Brighenti, Szyminski (16’ Ariaudo), Curado; Salvi, Kastanos (1’ st Tribuzzi), Maiello, Tabanelli, D’Elia; Ciano (13’ st Dionisi), Parzyszek. (13’ st Novakovich).

A disposizione: Iacobucci, Marcianò, Capuano, Rohden, Ardemagni, Carraro, Vitale, Zampano,

Allenatore: Nesta.

ASCOLI (4-3-3): Leali; Pucino, Brosco, Spendlhofer, Kragl; Cavion (41’ st Matos), Saric, Sabiri (41’ st Gerbo); Chiricò (25’ st Cangiano), Bajic (10’ st Vellios), Pierini.

A disposizione: Ndaye, Sarr, Corbo, Ghazoini, Eramo, Sini.

Allenatore: Bertotto.

Arbitro: Signor  Federico Dionisi della sezione de L’Aquila; assistenti sigg. Filippo Bercigli di Valdarno (Ar) e Riccardo Annaloro di Collegno (To); Quarto Uomo signor Ivan Robilotta di Sala Consilina (Sa).

Marcatore: 30’ st Salvi.

Note: partita a porte chiuse; angoli: 7-2 per l’Ascoli; ammoniti: 28’ pt Ciano, 42’ pt Brosco, 48’ st Tribuzzi; espulso: al 20’ pt il vice allenatore Claudio Bazeu dell’Ascoli, Salvatori; recuperi: 2’ pt; 4’ st.

FROSINONE – Vince il Frosinone, 1-0, grazie ad un gran gol di Salvi al 30’ della ripresa. La squadra di Nesta sfata il tabù casalingo e dopo un primo tempo di sofferenza pura nel quale deve ringraziare l’imprecisione degli avanti bianconeri e qualche deviazione provvidenziale di Bardi. I giallazzurri, grazie anche a qualche inevitabile aggiustamento da patte di Nesta nella ripresa, entrano in campo nei secondi 45’ più accorti e capitalizzano la terza di tre occasioni totali. Nel finale l’ex Kragl coglie una traversa su punizione.

IN CAMPO – L’assenza di Rohden rispetto alla gara di Venezia riporta il Frosinone al 3-5-2. Davanti a Bardi confermati Szyminski al centro, Curado sul centrosinistra e Brighenti sul centrodestra. In mezzo al campo Maiello è il regista basso, Kastanos interno destra con Tabanelli interno mancino. Salvi e D’Elia sono i cursori di fascia. In attacco conferma anche per la coppia Ciano-Parzyszek.

Bertotto schiera l’Ascoli con il 4-3-3. Davanti al portiere Leali, difesa imperniata attorno a Brosco e Spendhlofer centrali, con Pucino terzino destro e Kragl terzino sinistro. In mezzo al campo Saric è il regista davanti alla difesa, Cavion e Sabiri incrociano le lame con Tabanelli e Kastanos. Nel tridente d’attacco Chiricò parte da destra,  Bajic è l’attaccante centrale e Pierini completa il reparto a sinistra.

MARCHIGIANI PERICOLOSI, CANARINI FRENATI – Frosinone subito in attacco, dopo nemmeno un giro di lancette Ciano in mezza rovesciata non colpisce pieno il pallone che sfila a lato. E’ l’Ascoli a fare possesso in questa fase iniziale, il Frosinone raccolto studia le mosse dell’avversario. Al 2’ la formazione ospite reclama per un tocco di mano di Curado sull’azione di Pucino, per il direttore di gara è tutto regolare. Al 3’ un errore di Ciano che taglia il campo orizzontalmente da destra apre la prateria ad un contropiede dell’Ascoli, bravo Curado in chiusura al limite dell’area su Cavion. Ancora Ascoli pericolosissimo al 4’, Saric trova campo al centro, nessuno chiude e il sinistro termina di poco al lato sul palo alla sinistra di Bardi proteso in tuffo. C’è anche il Frosinone però, la risposta è nel cross di Salvi da destra, colpo di testa di Parzyszek che termina fuori, alla destra di Leali. Il Frosinone tenta di velocizzare una manovra schermata però dai bianconeri che vanno a fare pressione sui portatori di palla giallazzurri nella loro metà campo. Al 12’ ancora i bianconeri vicini al vantaggio, Chiricò velocissimo prende alle spalle Curado sull’imbucata di Pucino, stop sulla linea di fondo, sterzata verso il centro e staffilata di sinistro deviata in angolo provvidenzialmente da Szyminski. Sul corner è proprio il centrale giallazzurro a riportare la peggio e deve ricorrere alle cure dei sanitari. E’ un Ascoli sicuramente più brillante nella gestione della gara a dettare lo spartito e nel frattempo Nesta è costretto a ricorrere al primo cambio: fuori il malconcio difensore polacco, dentro Ariaudo.

OCCASIONI A PIOGGIA PER I BIANCONERI – I pericoli maggiori per il Frosinone arrivano dalla destra del fronte ospite: al 18’ il solito Chiricò controlla, si accentra e va al tiro, parabola a scendere di poco alta sulla traversa. Alta come la bordata dell’ex Kragl da oltre 30 metri su punizione, con Bardi comunque attento sulla traiettoria, pallone che si schianta su un seggiolino in curva Nord, divelto dalla potenza del tiro. Dall’altra parte c’è una punizione di Ciano, parabola a rientrare morbida, non va nessuno in maglia gialla e nemmeno quelli in maglia bianconera, Leali si tuffa alla fine e la sfera sfila di poco a lato. Al 20’ l’arbitro manda negli spogliatoi il vice di Bertotto, Bazeu. Quanto ai problemi del Frosinone, evidenti, nascono già dall’uscita del pallone dai piedi dei difensori, con un centrocampo che stenta a dare i tempi della manovra a tenere palla e costruire qualcosa di interesante dalla cintola in su. Ed è naturale che per Ciano e Parzyszek il compito diventa complicato. Arriva anche il primo giallo della gara, è per Ciano che va sulle gambe di Kragl. Sulla prosecuzione dell’azione, ancora il solito Sabiri, troppo libero di giocare e tirare senza schermo da parte di nessun giallazzurro, botta che Bardi devia in angolo. E’ proprio da calcio d’angolo di Kragl, arriva l’anticipo di testa di Spendhlofer, pallone due metri fuori. Ma Ascoli padrone del campo. Al 33’ arriva anche un tiro di Pierini a giro, traiettoria maligna destinata all’incrocio opposto, Salvi alza la traiettoria quel tanto che basta per evitare guai. Frosinone inesistente e piovono le occasioni per i bianconeri: palla persa malamente a metà campo, Sabiri apre per Chiricò che si accentra e spara fuori di poco. Ascoli sprecone con Pucino che duetta con Cavion, entra in area e spara fuori. Per la squadra di Nesta solo qualche timida sortita al di là della linea di metà campo in un primo tempo giocato tra enormi difficoltà tecniche, fisiche e tattiche.

LEALI DICE NO A TABANELLI E NOVAKOVICH MA SALVI LO FULMINA – La prima mossa di Nesta è l’avvicendamento al 1’ della ripresa tra Kastanos e Tribuzzi. Al 1’ e 20” è proprio Tribuzzi che vede svettare la testa di Tabanelli sul secondo palo, zuccata telefonata tra le braccia di Leali. Serata storta per l’ex leccese che al 7’ ha, per gentile concessione di Chiricò, più di un rigore in movimento addirittura a 7 metri da Leali, tiraccio addosso al portiere. La prima nitida palla gol per i giallazzurri della partita dopo 54’ effettivi. Nell’Ascoli entra Vellios per Bajic al 10’. Nesta a sua volta mette mano pesantemente ad un attacco evanescente: dentro Novakovich e Dionisi per Parzyszek e Ciano al 13’. Per il Frosinone il problema serio resta quello del primo tempo: gestire il pallone dall’uscita della difesa. La chimica della partita è leggermente cambiata rispetto ai primi 45’. L’Ascoli meno dirompente ma il Frosinone non muove le pedine sul campo e la manovra ristagna. Chiricò ci mette qualcosa di suo per cercare di venire incontro alle difficoltà del Frosinone: un altro pallone in orizzontale che Dionisi interrompe ma la posizione è lontana dall’area bianconera. Al 24’ il Frosinone vicino al vantaggio: asse Tabanelli-Dionisi-Novakovich, sul diagonale dell’americano miracolo di Leali che poi si ritrova casualmente il pallone tra le mani dopo un rimpallo. Bertotto al 25’ manda sotto la doccia Chiricò, dentro l’attaccante scuola Bologna, Cangiano. Adesso è l’Ascoli a soffrire anche con alcuni uomini chiave come Sabiri. E all’improvviso il Frosinone passa: alla mezz’ora Salvi si mette in proprio, riceve palla appena dentro l’altra, salta uno e due avversari e poi lascia partire un missile che Leali sente frusciare in fondo al sacco. Frosinone avanti, grazie ad una ripresa decisamente migliore dei primi 45’ da cancellare.

TRAVERSA DI KRAGL ALLO SCADERE – Tra il 33’ e il 34’ sono Cavion e Kragl a saggiare la bravura di Bardi che prima ci mette le gambe mandando in angolo e poi i pugni a deviare una bordata del tedesco. Il Frosinone adesso stringe i denti sulla spinta dei marchigiani. Bertotto pensa a Gerbo poi lo fa risedere in panchina, intanto Pucino crolla a terra dopo aver ricevuto già le cure dei sanitari. A 4’ dal 90’ ottima diagonale di Curado che salva in angolo un pallone maligno. Nell’Ascoli dentro Gerbo per Sabiri e Matos per Cavion. Si fa male Vellios tra i marchigiani mentre il Frosinone sente tre punti d’oro per la classifica, per il morale e soprattutto per cancellare quella mancanza di vittorie sul proprio campo che si allungava alla serata del 3 luglio scorso nella stagione regolare del torneo precedente. La squadra di Nesta cerca di gestire gli ultimi scampoli di una partita a due facce ma il finale è dell’Ascoli che conquista una punizione dal limite a 1’ dal 94’. Punizione che Kragl manda sulla traversa, poi un rimpallo in area fa urlare di rabbia i marchigiani ma il direttore di gara sancisce la fine. Il Frosinone vince 1-0. All’Ascoli rimane un ottimo primo tempo, al Frosinone vanno i tre punti.

Giovanni Lanzi

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