IL FROSINONE NON CI PROVA SERIAMENTE, RESTA IN 10 E VINCE IL CHIEVO (1-0)

 In Prima Squadra

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Depaoli, Bani, Rossettini, Barba (48’ pt Tomovic); Hetemaj, Radovanovic, Giaccherini; Birsa (32’ st Kiyine), Djordjevic (25’ st Stepinski), Pellissier.

A disposizione: Semper, Tanasijevic, Rigoni, Pucciarelli, Leris, Cesar, Grubac, Vignato, Meggiorini.

Allenatore: Di Carlo.

FROSINONE (3-5-2): Sportiello; Goldaniga, Salamon, Capuano; Ghiglione, Chibsah, Maiello (42’ st Ciofani), Crisetig, Beghetto; Ciano, Pinamonti (36’ st Campbell).

A disposizione: Bardi, Molinaro, Gori, Soddimo, Zampano, Matarese, Sammarco, Brighenti, Besea, Krajnc.

Allenatore: Baroni.

Arbitro: sig. Gianluca Rocchi della sezione di Firenze; assistenti sigg. Valentino Fiorito della sezione di Salerno e Valerio Colarossi della sezione di Roma 2; IV Uomo, sig. Eugenio Abbattista di Molfetta; al VAR sig. Luca Banti di Livorno, Assistente VAR sig, Lorenzo Manganelli di Valdarno.

Marcatore: 30’ st Giaccherini.

Note: spettatori: circa 7.000 (di cui un centinaio da Frosinone); angoli: 4-2 per il Chievo; ammoniti: 10’ pt Crisetig, 1’ st Pellissier, 4’ st Pinamonti, 5’ st Giaccherini, 7’50” st Capuano, 19’ st Bani, 23’ st Radovanovic, 24’ st Ciano, 29’ st Beghetto; espulso: 8’ st Capuano; 15’ st Milana (team manager del Frosinone); recuperi: 3’ pt; 4’ st.

VERONA – Un gol di Giaccherini su punizione alla mezz’ora della ripresa decide una sfida-salvezza caratterizzata da paura ed errori e ravvivata da Var e decisioni dell’arbitro Rocchi. Nel primo tempo l’occhio magico nega il vantaggio ai padroni di casa, nella ripresa il direttore di gara lascia il Frosinone in 10 per l’espulsione di Capuano dopo un doppio giallo comminato nel giro di 7”. Il Chievo accorcia a -2 dal Frosinone. Giallazzurri compiono passi indietro rispetto alle due gare con Udinese e Milan.

GLI SCHIERAMENTI – Di Carlo conferma il 4-3-1-2. Davanti a Sorrentino, da destra a sinistra Depaoli, Bani, Rossettini e Barba. In mezzo al campo Radovanovic è il vertice basso, Giaccherini e Hetemaj gli intermedi. Vertice alto del rombo di centrocampo è Birsa, l’ex laziale Djoardjevic e Pellissier i terminali offensivi. Atteggiamento spinto dei clivensi, con tre attaccanti (Djordjevic, Pellissier e Giaccherini) e un trequartista (Birsa) nella formazione iniziale.

Nel 3-5-2 anti-Chievo, mister Baroni si presenta con due novità rispetto all’ottima performance con il Milan: una forzata, con Salamon al posto dell’infortunato Ariuado e l’altra per scelta tecnica, Capuano al posto di Krajnc che va in panchina. Assenti, oltre al difensore piemontese, anche Cassata per un problema alla caviglia e i lungodegenti Dionisi, Paganini e Hallfredsson. Vloet e Perica non convocati. Quindi Sportiello tra i pali, Salamon al centro del pacchetto che comprende Goldaniga sul centrodestra e l’ex cagliaritano sul centrosinistra. Conferma in blocco della mediana: Ghiglione e Beghetto sulle corsie laterali, Crisetig da intermedio di sinistra, Chibsah di destra e Maiello in regia abbinano qualità e quantità. Quindi l’accoppiata Ciano-Pinamonti in attacco.

CRISETIG PARTE COL GIALLO – Un contrasto fortuito di gioco dopo nemmeno 1’, si fa male Pellissier: per lui le cure dei sanitari per un taglio accanto all’occhio sinistro. Quando riprende ha un vistoso cerotto sulla parte Buona l’aggressività del Frosinone in questi minuti iniziali. Che va a conquistare un angolo, Depaoli ci mette una pezza sul primo palo sul pallone tagliato di Ciano. Il Chievo manovra dal basso per vie orizzontali, Frosinone ben posizionato. Ma il primo pericolo viene al 7’ da un’azione di prima del Chievo, palla di Birsa per lo spazio dove si catapulta Pellissier, bravo Salamon a mettere la coscia destra e deviare in angolo. Al 10’ è troppo fiscale il direttore di gara, giallo per Crisetig, ammonito più per l’irruenza dell’intervento che per la fallosità. E ancora una volta il Frosinone nei primi minuti rimedia un cartellino giallo sulle spalle di un centrocampista. Prova il ‘gollonzo’ Djordjevic al 12’ spostato sulla sinistra nell’area del Frosinone: palla lunga di Radovanovic, l’ex laziale arpiona di sinistro, palla alta. Poche accelerazioni da entrambe le parti. Il Frosinone meno brillante delle ultime due uscire dalla cintola in su, dà comunque l’impressione di voler attendere e controllare la sfuriata dei padroni di casa che comunque oltre al possesso producono poco nella zona rossa dalle parti di Sportiello.

VANTAGGIO-PELLISSIER, IL VAR DICE NO – Il match non decolla. La prima sortita del Frosinone cade al 25’, Beghetto riceve da Ciano, 10 metri e palla dentro sulla quale Chibsah non arriva a mettere la testa su quella che è più una cannonata da sinistra che un cross. Sul capovolgimento di fronte il Chievo passa ma giusto il tempo di ricorrere alla tecnologia: Beghetto in fase di ripiegamento devia in angolo, Birsa fionda nella mischia, Capuano in ritardo, Sportiello pure, Pellissier in mezzo colpisce di testa e infila. Rocchi ricorre alla tecnologia, il Var annulla per offside di Radovanovic che sul tocco dell’attaccante è oltre la linea. Ma resta il pericoloso ‘enpasse’ della difesa canarina, bloccata a terra su una palla che cade nell’area piccola. Più volenterosa la squadra di Di Carlo anche se Sportiello resta inoperoso, nel Frosinone c’è scarso collegamento tra la zona nevralgica del campo e l’attacco, dove Ciano non trova spazi giocabili e Pinamonti trova difficoltà a liberarsi della marcatura dei cerberi in maglia gialla. A 3’ dal 90’ il Frosinone prova la seconda sortita dei primi 45’, ancora con Beghetto, palla telefonata in mezzo, la difesa di casa se la sbriga senza problemi. Ci prende gusto la squadra di Baroni, Salamon da 35 metri vede lo spazio, palla alta di mezzo metro. Ed è il primo tiro del Frosinone. Nei 3’ di recupero niente scossoni.

DOPPIO GIALLO, IL PRIMO… IN CORSA: ESPULSO CAPUANO – La ripresa riprende con lo stesso ‘leit motiv’ dei primi 45’. Il Frosinone al 2’ costruisce una manovra interessante ma scarsa decisione ed imprecisione la fanno da padroni. E il Chievo allora ci prova, Depoaoli a destra trova spazio, palla dentro che Djordjevic aggancia di destro prima dell’intervento di Saslamon, Sportiello c’è. All’8’ dà lo scossone alla manovra del Frosinone il solito Chibsah che toglie dagli impacci anche Pinamonti, palla a sinistra per Ciano, botta abbondantemente alta. Una sortita, per dirla in maniera tecnica ‘quinti su quinti’, Ghiglione per Beghetto, mette in ambasce la difesa di casa che si rifugia in corner. E sull’angolo di Ciano, ci vuole un grande Sorrentino per negare il gol sul colpo di testa di Chibsah in agguato sul secondo palo. All’8’ Capuano tocca Radovanovic prima dell’ingresso in area ma prima ancora aveva commesso fallo a metà campo sanzionato visivamente dall’arbitro che fa proseguire, per Rocchi al momento che si concretizza il secondo fallo è doppia ammonizione. Sulla medesima azione, ed è record (ci sarebbe un precedente a Bergamo, arbitro Rosetti). Frosinone in 10. E sulla punizione di Birsa ci servono le mani di Sportiello per deviare una palla maligna ma c’è l’offside di Pellissier.

PINAMONTI SFIORA IL GOL, GIACCHERINI NON PERDONA -Adesso la partita si apre: al 19’ per un fallo di Bani va al tiro Ciano, Sorrentino respinge goffamente, Pinamonti in rovesciata spara verso la porta ma sul primo palo c’è ancora Sorrentino a parare. Intanto fioccano i ‘gialli’, tocca anche a Radovanovic, Bani e Ciano che salterà la prima di ritorno. Mentre in precedenza era toccato al team manager Milana tornare anzitempo negli spogliatoi. Rischia ancora il Frosinone, al 27’ Stepinski appena entrato infila un pallone maligno da destra, Pellissier prende il tempo a Salamon, Sportiello para come può in due tempi. Si fa trovare allungata la squadra di Baroni al 29’, Beghetto non può che atterrare Stepinski due metri prima deella linea dell’area di rigore. Va sul pallone Giaccherini che infila con una parabola imprendibile, che scavalca la barriera e si infila sotto la traversa. Il Frosinone si getta a testa bassa, entrano Campbell e Ciofani. Ma non cambierà più niente fino alla fine. Il Chievo non fa sfraceli ma accorcia, il Frosinone può recriminare solo per non averci provato seriamente.

Giovanni Lanzi

 

 

Articoli Recenti