Ennesimo step di crescita per la formazione di Grosso che dà un segnale importante ad una classifica che rimane comunque ancora cortissima

FROSINONE SEMPRE VIVO E CORAGGIOSO, CHARPENTIER IL ‘CAICEDO’ GIALLAZZURRO

L'attaccante classe '99 ha una media di una rete ogni 90', da lui tutti gol fondamentali. Cicerelli 'hombre del partito', bravo a ritagliarsi spazi in corsa. Importante la crescita dell'organico. Il monito di Grosso: "Tutte le partite vanno giocate al massimo sennò lasci le penne ovunque e i risultati ce lo testimoniano"
 In Il Punto

Sette punti nella miniserie ravvicinata di tre partite, sesto posto in classifica con 18 punti dopo 11 giornate. Per dirla come Guido Meda, il ‘vate’ televisivo di Valentino Rossi nella famosa telecronaca del GP di Catalunya del 2009: “Il Frosinone c’è”. Eh sì. Con cuore, coraggio, quel tantinello di fortuna che premia chi osa. Frosinone ‘sporco’ quanto si vuole ma vittorioso. Come deve essere una vera squadra di serie B, dove i ghirigori debbono essere messi al bando per decreto legge. Sotto il diluvio del 1 novembre la squadra di Grosso ribalta un Crotone convalescente ma per nulla scendiletto, che aveva messo paura con l’unico affondo del primo tempo che aveva portato al rigore firmato da Maric. Sembrava la classica partita stregata, con il mirino dei giallazzurri un po’ incrostato e il portiere avversario in vena. E invece importante il ribaltamento che ha portato al pareggio di Charpentier prima del riposo. E poi ancora una volta è la zona Cesarini amica dei giallazzurri. Che hanno la bravura e la capacità di portare uomini nell’area di rigore avversaria anche quando la partita volge al crepuscolo. Merito di un atteggiamento nuovo, merito di un principio che mette al bando il famoso ‘titic-titac’ o il ben più famoso ‘menare il torrone a centrocampo’ presi in prestito dal vocabolario di ‘breriana’ memoria.

UN ORGANICO IN CRESCITA – Se Cicerelli contro il Crotone è l’hombre del partido, Charpentier è il Caicedo del Frosinone. Tre gol per lui nella stagione che si spera sia della rinascita e della consacrazione allo stesso tempo ma soprattutto 3 gol che portano punti nei finali di tempo: al 43’ di Frosinone-Parma (2-2), al 96’ di Alessandria-Frosinone (1-1) e al 46’ di Frosinone-Crotone (parziale 1-1). Anche questa volta per lui sono arrivati gli elogi di Grosso. Per un ragazzo classe ‘99 arrivato in maglia giallazzurra in punta di piedi, che ha pagato dazio in avvio sotto il profilo fisico e che lo staff del tecnico sta portando a regime. Per lui 269’ giocati e la media-gol se alla vigilia della gara con il Crotone era di 1 rete ogni 102’, ora scende a 1 gol ogni 90’. L’assenza di Gatti per squalifica ha dato l’ennesima opportunità a Cotali di confermarsi prezioso anche da centrale. Così come Casasola, che ha abbassato il freno a mano dovuto ad una condizione atletica di riprendere appieno dopo mesi di inattività e con l’omologo Zampano va a rappresentare una delle migliori coppie di terzini del campionato. Nota di merito per tutti, compreso Manzari che deve ritagliarsi spazi per entrare nelle rotazioni degli attaccanti esterni e diventare incisivo. E un bravo a Ravaglia (con Zampano sempre presente, per 990’): è lui a tenere il Frosinone in partita quando nella ripresa il Crotone ha espresso a sprazzi la qualità di cui è in possesso.

IL MONITO DI GROSSO – Ascoli in casa (2-1), Alessandria fuori (1-1) e Crotone in casa (2-1) hanno consegnato prima di tutto tanta fiducia. Ed hanno anche permesso di ruotare quello che al momento è lo zoccolo duro dell’organico giallazzurro. Ma come ripete ogni volta il tecnico del Frosinone, in serie B “tutte le partite vanno giocate al massimo sennò lasci le penne ovunque e i risultati ce lo testimoniano”. Conti alla mano i giallazzurri finora hanno sbagliato una sola partita, o meglio il secondo tempo della gara persa in casa con il Cittadella, che è sempre la vera variabile impazzita della serie B e la vittoria di Reggio Calabria lo conferma. Adesso il calendario presenta la sfida di Benevento. Una partita anche questa di grande impatto emotivo, per una rivalità che non è di oggi ma nemmeno di ieri bensì si perde dalla stagione di serie C2 nella seconda metà degli Anni Novanta. I sanniti di Caserta costruiti per riprendersi subito la serie A hanno dovuto contare un passo falso interno a favore del Brescia. Sono i campani ad avere tutto da perdere, classifica dice che la sfida può valere anche il sorpasso dei giallazzurri.

LE ALTRE – Tre punti nelle ultime 3 partite partendo sempre dal vantaggio: il Pisa non va oltre l’1-1 interno con l’Ascoli. Un dato: non fa gol l’attaccante Lucca e i neroazzurri non vincono più. Sale invece al secondo posto il Brescia, grazie al gol di Tramoni nel finale, bravo a sfruttare una leggerezza di Letizia. Non c’è storia nella vittoria del Lecce sul Cosenza, i salentini col vento in poppa nonostante per assenze e solo l’ex Vigorito evita un passivo tennistico (3-1). Scivola in casa la Reggina con il Cittadella, gli amaranto calabresi pagano in casa l’eccesso di euforia dopo 3 vittorie di fila. Rientrano nella batteria dei playoff il Perugia (2-1 a Ferrara in casa di una Spal che per ora si nota solo per i proclami) e il Monza (1-0 in casa con l’Alessandria che paga pegno per gli errori nell’area avversaria). La Cremonese pecca di sufficienza e si fa agguantare nel recupero dal Pordenone disperato (2-2) che resta a 3 punti ma soprattutto a -10 dalla salvezza. Torna nella zona pericolo anche la Ternana, battuta in casa dal Como (1-2) che sale a quota 16 dove trova il Parma vittorioso sul Vicenza (4 punti) grazie ad un lampo della punta Benediczak. Dopo 11 turni, la classifica presenta 13 squadre tra il 4° posto del Benevento a 19 punti e il quint’ultimo posto di Spal e Ternana a 13 punti. Della serie: se dormi due partite, ti ritrovi nei guai.

Giovanni Lanzi

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