FRARA A SPORTITALIA, EQUILIBRIO E QUALITA’: “VITTORIA SUL BRESCIA, SEGNALE IMPORTANTE”

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Alessandro Frara ospite sabato sera negli studi romani di Sportitalia. Una presenza, la sua, da centrocampista di qualità e quantità. L’occasione è stata la trasmissione ‘Speciale Serie B’, condotta da Milano da Valentina Ballarin, presente il fantasista della Ternana, Tremolada. In collegamento dalla Capitale l’opinionista Alfredo Pedullà che ha duettato con il centrocampista del Frosinone.

Avvio di trasmissione con un bel ‘focus’ sul canarino, immagini che hanno sicuramente emozionato il capitano di tante battaglie in maglia giallazzurra: la sua storia calcistica, i primi calci con le minori della Juve, l’avvio nel grande calcio che lo ha portato a vivere in simbiosi con la Juve dei campioni allenata da Marcello Lippi con la quale esordì in Champions, la serie A con la maglia del Bologna nel 2002-’03 e poi di nuovo tanta gavetta fino all’incontro con il Frosinone. Frara ha saputo rimettersi in discussione, quando tanti giocatori magari si lasciano andare dopo esser scesi dal treno dei desideri.

Immancabili scorrono le immagini del gol al Lecce nella finale playoff che valse il ritorno in serie B. E quella dedica al papà Gianni, scomparso senza poter assistere ai due trionfi consecutivi del figlio. “Mio papà era interista – racconta Frara –, cresciuto nel settore giovanile del Torino di cui era però simpatizzante. Mi portò a giocare alla Juve, svelo un aneddoto, per una questione legata agli orari della mia Scuola. A quell’epoca il Torino si allenava alle 15, la Juve alle 17.30. Alle elementari facevo il tempo pieno, venne naturale per i miei genitori portarmi in bianconero”.

Quei successi centrati a Frosinone, da sette anni la sua nuova casa, sono un marchio di fabbrica per Alessandro Frara. L’uomo-spogliatoio, l’anello di congiunzione di tante anime.  “Anche se io ho la residenza a Terni – dirà Frara nel corso della trasmissione quando verrà ricordato anche quel gol decisivo nella corsa alla serie A realizzato al ‘Liberati’ – e mia moglie è Ternana, il cuore batte per il Frosinone. Mi auguro però che la Ternana faccia davvero un bel campionato. Curiosamente è anche l’avversaria che in casa nostra ci ha messo maggiormente in difficoltà”.

Dalle immagini immancabili a quelle inevitabili. Il successo sul Brescia del suo Frosinone: “Rispetto alle ultime partite nelle quali avevamo subìto qualche gol di troppo, questa volta era importante tornare a vincere e farlo senza subire reti. Segnale importante, grande reazione del gruppo. Ora dobbiamo dare continuità al nostro cammino. Siamo chiaramente felici per Citro e Dionisi che hanno fatto gol. In questo Frosinone abbiamo la fortuna di avere una rosa ampia e la cosa importante per una squadra che ambisce al vertice è farsi trovare tutti pronti quando siamo chiamati in campo”.

La domanda su Citro è obbligata: “E un tipo che di giocatore che magari mancava nell’organico, molto bravo a partita in corsa. E poi ci sono tutti gli altri, tutti forti… Il nostro organico? Lo dite voi – sorride Frara – che è importante, lo fate per metterci in difficoltà. Ma ci sono anche altre squadre accreditate. La realtà è che finora non c’è una vera ammazzacampionato”.

Fa eco il ternano Tremolada, che concorre con Di Gaudio per il gol più bello della giornata: “Citro è davvero molto bravo, con noi è risultato decisivo. Per me il Frosinone è una squadra che gioca un bel calcio, più di altre mi ha stupito per qualità e volume di gioco, papabile per la promozione. Come anche Empoli e Bari”.

“Questo è il mio decimo campionato di B – prosegue Frara -, la costante è l’equilibrio anche se mai come quest’anno si sta notando un livellamento verso l’alto. Ci troviamo dentro un campionato di livello molto alto, i valore veri verranno fuori da febbraio in poi”.

Il Frosinone ha appena giocato e vinto contro l’ex Marino, Frara torna per un attimo sul campionato sfumato all’ultimo soffio: “Penso che sia stato un epilogo brutto per tutti. Non essere andati in A pur avendo fatto 9 punti più del Benevento fa male, come fa male vedere lo stesso Benevento in A. Però il calcio è questo, ci sono delle regole e vanno accettate. Non siamo stati bravi a chiudere le partite decisive e siamo stati puniti. Per quanto riguarda mister Marino, dispiace anche per lui. Ma gli errori in questi casi sono stati di tutti. La gente di Frosinone lo ha accolto in maniera cordiale e credo che anche per lui sia stato emozionante tornare a Frosinone”. Scorrrono le immagini delle gare del sabato, Frara e Tremolada eccellono anche da commentatori, all’insegna dell’equilibrio e comprensibile spirito di corpo.

Un passaggio su quello che è stato e poteva essere non trova impreparato Frara. Anzi. “Ad Empoli è successo quello che a volte accade nel calcio, la componente psicologica ha sempre il suo ruolo. Se ci manca qualcosa in classifica? Forse, al massimo 3-4 punti, ma abbiamo rimontato anche partite importanti come a Pescara o a Salerno in 10. Alla fine di un campionato io sono convinto che ognuno ha quello che si merita. Credo che i punti che abbiamo perso siano quelli delle due partite prima del Brescia”.

Ufficio Stampa

Frosinone Calcio

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