EL TRACTOR? NO, CRIVELLO SI SENTE UN LEONE

 In Senza Categoria, Slider Home
FROSINONE – ‘El Tractor’? Macché! Un leone. All’inizio un po’ timidone, ma giusto il tempo di rendersi conto che quella conferenza stampa è come la foresta per il re incontrastato, il terreno preferito. Anche atteso, per l’occasione. Roberto Crivello si presenta nella location de L’Automobile per il consueto appuntamento con i cronisti in perfetto orario sulla tabella di marcia.
Roberto, ti sei presentato in splendide condizioni di forma, motivo per il quale stai sciorinando ottime prestazioni. Sei già al top della condizione fisica e tattica o puoi ancora migliorare?
«Devo ancora migliorare, non ci sono dubbi. Non mi sento al 100%, come d’altronde come tutti i miei compagni. Ma piano piano ci arriveremo al massimo della condizione».
Il ruolo dell’esterno come lo interpreti tu con Longo quanto è diverso dal precedente ruolo della scorsa stagione? Dal giorno della partenza stai mostrando grande padronanza nella nuova disposizione tattica.
«Diciamo che quando mister Marino la scorsa stagione ha cambiato modulo e ci siamo messi a tre in difesa io ho giocato poco o niente – e qui arriva la prima zampata del leone -. Quindi quando facevo una partita dopo due mesi di assenza non era facile. Con il fisico che ho io ho bisogno di giocare per non perdere la condizione. Ora sto trovando continuità. Non voglio fare paragoni, mi sto trovando bene con il mister e con i compagni e quindi guardo avanti con fiducia». E soprattutto serenità.
Ma il meglio di Roberto Crivello in conferenza stampa deve arrivare ancora.
Roberto, un giudizio su Beghetto? «Un ottimo giocatore che sarà importantissimo per il Frosinone».
Ci dici invece chi è Moreno Longo e che rapporto ha con te e con i tuoi compagni?
«Il mister si è presentato motivato a mille. Con lui lavoriamo tantissimo a livello tattico. Un martello in campo. Lo stiamo seguendo ed i risltati si vedono».
Roberto Crivello cosa chiede a se stesso ed a questa stagione?
«Chiedo di giocare, voglio fare 40 partite. Forse non sarà possibile ma mi piacerebbe giocarle davvero tutte. Spero comunque di fare bene e contribuire a portare in alto la mia squadra».
C’è qualcuno che, parafrasando il famoso appellativo CR7 dato a Cristiano Ronaldo, dice che noi a Frosinone abbiamo CR3. Cosa dici a riguardo?
«Qualcuno me lo dice da tanto tempo. Queste cose però fanno ridere e basta».
Quest’anno sei partito forte. C’è una motivazione particolare in te? Lo scorso anno Mazzotta, due anni fa Pavlovic e allora all’inizio di questa stagione è scattato qualcosa di importante o ti fa veramente bene la concorrenza?
«Parto da lontano. Io sono stato ‘rovinato’ dalla partita con il Genoa, due anni fa. E da quella gara – ed ecco la ‘zampatona’ del leone – il mondo-Frosinone ha sottolineato come non fossi più buono. Ho letto che scrivevano in tutte le salse. Purtroppo con tutto il rispetto, è vero che i giornalisti sono una parte importante nel calcio, ma come possono fare diventare i giocatori forti così possono ugualmente farli diventare scarsi. Ormai i giornalisti fanno anche il mercato. Ma debbo dire che fino a quando sono state scritte delle cose su Crivello calciatore non ci ho dato troppo peso. Ho però l’opportunità di dire che sono state dette cose sulla mia persona sbagliate. Del tipo che avevo litigato con Stellone, che avevo chiamato il procuratore per dire che volevo andare via. Diciamo che non c’è stato troppo rispetto per la persona-Crivello. Quanto alla concorrenza, due anni fa davanti a me c’era Pavlovic ma quelle volte che ho giocato ritengo di aver fatto bene. Mi spiego: quando Crivello ha giocato in A il Frosinone i suoi punti li ha fatti. Quindi, più punti che presenze con me in campo. L’anno scorso con Mazzotta ci siamo alternati nella difesa a quattro, anzi io mi sentivo il titolare ed ho fatto più partite. Poi il mister a gennaio ha cambiato modulo ed ha preferito Antonio ed ho giocato poco. Quest’anno non sono cambiato io, sono cambiate altre cose. Si fanno influenzare meno altre persone. Io sono lo stesso dell’anno scorso, anzi sono migliorato perché quando non ho giocato sono cresciuto moltissimo mentalmente. Non è facile stare fuori però anche seguendo i consigli dei compagni più esperti non ho mollato e i risultati sono questi».
Torniamo sul tuo stato di forma: c’è un segreto? Secondo te è il miglior Crivello visto a Frosinone?
«Non penso. Sicuramente ho fatto un buon precampionato ma posso migliorare come detto. Mi ricordo la partita con il Lecce ai playoff di Lega Pro: mi sentivo benissimo. Ora sto bene e voglio continuare su questi livelli».
Quanto incide il fatto di giocare in casa ad Avellino con il Cittadella? E come si affronta un avversario scomodo che conoscete bene?
«Meglio giocare in casa davanti a più tifosi ma sono sicuro che verranno ugualmente in tanti anche ad Avellino e si faranno sentire. Cambia il campo, il sintetico è un’altra cosa. Ma se dovremo adattarci noi lo dovranno fare anche gli altri, per di più noi giochiamo pur sempre in casa. Dobbiamo fare la nostra partita come se giocassimo a Frosinone».
Ufficio stampa
Frosinone Calcio
Articoli Recenti