E’ MORTO FRANCO GERLI DETTO ‘L’INGLESE’, IL CORDOGLIO DEL CLUB

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La Storia del Frosinone Calcio perde un altro pezzo importante, una pietra miliare: si è spento oggi, poco dopo le ore 13, Franco Gerli, gran signore del centrocampo giallazzurro per due stagioni, nella seconda metà degli Anni Sessanta. Il club giallazzurro nella persona del presidente Maurizio Stirpe si unisce al cordoglio della famiglia per la sua scomparsa. Le esequie verranno officiate domani, giovedi 10 agosto, alle ore 17 presso la Chiesa della Sacra Famiglia a Frosinone.
Franco raggiungerà Lassù in Cielo gli amici e compagni di una vita, gli indimenticati Mario Muffato, Egidio Fumagalli, Piero Del Sette, scomparsi in epoche differenti, con i quali cementò un rapporto fraterno anche extracalcistsico. Gerli, toscano di Firenze, 74 anni (era nato nel settembre del ’43) era soprannominato ‘l’inglese’ per l’eleganza e le movenze in campo che lo distinguevano nel calcio di quei tempi.
Ma anche al di fuori Franco, papà di Fulvio e Fabio – anche lui ex giallazzurro -, era un gran signore, magari anche pronto alla battuta da buon fiorentino. Lascia la signora Maria, moglie e compagna di via, e i due figli che da lui hanno assorbito la passione per il calcio. Quando arrivò a Frosinone, Franco Gerli, era reduce dall’esperienza in serie B con l’Arezzo. Il suo arrivo fu dettato da due curiosità. La prima: la squadra toscana doveva disputare un’amichevole in Campania, il presidente transitò per Frosinone dove era legato all’allora presidente del club Dante Spaziani. Entrambi democristiani. E l’affare fu presto fatto: al Frosinone passarono Gabetto e Franco Gerli. La seconda curiosità: Gerli al Frosinone rilevò un altro centrocampista, Livio Da Col, scuola Samp, che poi sarebbe diventato suo cognato, passato al Sora.
Dopo le due stagioni in maglia giallazzurra Gerli passò al Trani in serie B, chiuse la carriera da professionista con la maglia dei ‘cugini’ del Latina. Ma lui rimase tifoso canarino nell’animo. A tal punto che nella stagione 1991-’92 fece parte di una sorta di Comitato di ‘Salute Pubblica’ composto da tifosi ‘eccellenti’. Seguì sempre le sorti del Frosinone, anche per la presenza del figlio Fabio con la maglia giallazzurra qualche anno dopo.
Ufficio Stampa
Frosinone Calcio

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