DIONISI CREA, IL GRAN CUORE DEL FROSINONE CONSERVA: CANARINI SECONDI ASPETTANDO LA… CODA

 In Prima Squadra

FROSINONE (4-2-3-1): Vigorito, M. Ciofani (34′ pt Krajnc), Terranova, Ariaudo, Brighenti; Gori, Chibsah; (43′ st Frara) Paganini, Ciano, Citro; Citro (27′ st Kone).

A disposizione: Zappino, Palombo, Russo, Sammarco, Besea, Beghetto, Matarese, Volpe.

Allenatore: Longo.

CARPI (3-5-1-1): Colombi; Pachonik, Brosco, Ligi; Jelenic (12′ st Concas), Saric (35′ st Verna), Mbaye (22′ st Mbakogu), Garritano, Pasciuti; Sabbione; Melchiorri.

A disposizione: Serraiocco, Brunelli, Giorico, Malcore, Poli, Di Chiara, Bittante, Calapai, Hraiech.

Allenatore: Calabro.

Arbitro: sig. Antonio Giua della sezione di Olbia; assistenti: sigg. Alessandro Lombardo della sezione di Castellammare e Alessandro Cipressa della sezione di Lecce; IV Uomo sig. Daniele Paterna di Teramo.

Marcatore: 5′ pt Dionisi.

Note: spettatori: 10.608 compreso gli abbonati (di cui 23 ospiti) per un incasso totale di euro 77.956,28; angoli: 10-4 per il Frosinone ammoniti: 2′ st Krajnc, 31′ st Ligi; recuperi: 2′ pt; 3′ st.

FROSINONE –  Soffrendo è ancora più bello. Il Frosinone batte il Carpi 1-0 grazie ad una rete di Dionisi al 5′ del primo tempo e ad una prova di grande carattere e per una notte, in attesa del posticipo Cesena-Parma di domenica, è al secondo posto in classifica.

GLI SCHIERAMENTI – Nel Frosinone assenti per infortunio, oltre al lungodegente Daniel Ciofani (il primo ad arrivare negli spogliatoi prima della gara, qualche minuto prima dei compagni, ndr), Maiello, Soddimo, Bardi e Crivello. Longo conferma la squadra che ha ottenuto i tre punti a Brescia. Davanti a Vigorito, al centro della difesa Terranova e Ariaudo che ha recuperato dal problema che lo aveva chiamato fuori nei minuti finali della gara al ‘Rigamonti’. Laterali bassi Matteo Ciofani a destra e Brighenti a sinistra. Doppio schermo in mediana con Gori e Chibsah, nella batteria di trequartisti Paganini parte a destra, Ciano vertice alto pronto a scambiarsi la posizione con Citro e Dionisi a sinistra.

Calabro modifica qualcosa rispetto alla formazione che aveva impattato in casa con l’Empoli. Tra i pali Colombi non teme confronti. Tra i tre dietro al posto di Poli che siede in panchina c’è Pachonik, l’ex del Latina, Brosco al centro della difesa a tre completata dall’ex barese Lisi. Densità nella zona mediana del campo: Jelenic e Pasciuti sono i cursori, Mabye il regista, Garritano e Saric gli intermedi. Alle spalle dell’unica pu8nta Melchiorri c’è Sabbione.

DIONISI APRE LE DANZE – Trenta secondi di partita e subito è chiaro il motivo della partita. Canarini a cercare la profondità immediatamente. E subito svarione di Ligi in chiusura su Citro, poi il difensore si salva in angolo sull’ex trapanese al cross. Ancora biancorossi a rifugiarsi in corner sul primo tentativo di Ciano. E si salva ancora in angolo al 2′: taglio di Matteo Ciofani e intervento provvidenziale di Pachonik con Dionisi in agguato. Avvio al fulmicotone della squadra di Longo. Che attacca e lo fa anche seguendo un discreto canovaccio tattico. Al 5′ passa: cross di Paganini da destra, salta a vuoto Pachonik, Dionisi è in agguato, stop di petto e palla ad incrociare sul secondo palo con un gran movimento del corpo e bellissimo gesto tecnico. Frosinone avanti, esplode lo stadio. E giallazzurri vicino al raddoppio prima con un sinistro ad incrociare di Citro parato da Colombi e poi all’8′: break di Matteo Ciofani, parte Paganini pancia a terra e devasta la linea centrale degli emiliani, palla a Dionisi che vede ancora Matteo Ciofani accorrere sul binario di destra ma il tocco a rientrare è lungo per il colpo di testa di Citro. Si affaccia il Carpi nella metà campo giallazzurra al 10′ e conquista un angolo, addomesticato prima dalla difesa di casa e poi spedito oltre l’out da Jelenic con un contro-cross da sinistra. Gioca bene la squadra di Longo, circolazione di palla al secondo tocco, ricerca continua di un compagno per la finalizzazione, marcature attente, ottimo e continuo il lavoro sugli esterni. Carpi racchiuso negli ultimi 20 metri di campo e spazio per i giallazzurri che al 16′ si aprono un varco con Brighenti che prende il tempo a Jelenic ma sul tocco a rientrare per la stoccata di Dionisi o Citro c’è Brosco a chiudere.

MATTEO CIOFANI KO, CANARINI MENO BRIOSI – Il Frosinone prova a gestire il vantaggio. Il tempo di prendere fiato. Là davanti Dionisi, Citro e Ciano creano tourbillon continuo per non dare punti di riferimento alla retroguardia emiliana. E Paganini tiene bloccato Pasciuti sulla catena di destra. Anche in fase di marcatura preventiva il lavoro dei giallazzurri è ottimo, come poco prima del minuto 30 quando Matteo Ciofani va a chiudere di petto tra le braccia di Vigorito un cross velenoso di Garritano che aveva resistito al contatto con Brighenti. Ma la spinta canarina non è più quella dell’avvio. Anche perché la formazione di Calabro alza decisamente il baricentro al 32′, il solito Garritano supera Chibsah un po’ molle nella chiusura sotto la tribuna centrale, palla tagliata sulla quale chiude bene Terranova. Ma in quella occasione si infortuna Matteo Ciofani, costretto ad uscire. Al suo posto Krajnc, minuto 34, terzino sinistra dalla parte di Garritano. E Carpi vicino al pareggio, sull’angolo ancora Garritano troppo solo in area butta fuori di testa da posizione centralissima. Dionisi si mette in proprio e riprende a seminare lo scompiglio nell’area ospite ma una disattenzione tra Ciano e Krajnc che dialogano ma non si intendono, spiana la strada alla ripartenza emiliana, tocco di Melchiorri in area per l’inserimento di Saric che alza sulla traversa da posizione un po’ defilata. Tutto di botto il Frosinone ha abbassato i giri e sembra meno brioso e sfrontato dei primi 25′. Intanto Brighenti dopo uno scontro di gioco sotto la Tribuna Est con dirimpettaio Jelenic deve riprendere il gioco con una vistosa fasciatura sul campo. Nel finale i ragazzi di Longo si riaffacciano in zona gol: Dionisi rompe un dialogo a metà campo del Carpi, palla nello spazio per Citro che stringe su Pachonik, lo dribbla ma alza la mira. La risposta ospite al 45′ con Pasciuti che dai 30 metri, su un pallone ad uscire lascia partire una bordata che Vigorito blocca a terra alla sua sinistra. Il fischio finale sancisce un buon primo tempo, un Frosinone meritatamente avanti ma anche un Carpi affatto arrendevole.

PIU’ CARPI MA DIONISI SFIORA IL RADDOPPIO – Il tempo riprende con Krajnc che finisce subito sul tabellino degli ammoniti, Melchiorri se ne va centralmente poco dentro la metà campo ed allo sloveno non resta che atterrarlo. Gran palla di Dionisi per Chibsah al 3′, squadra spaccata in tre tronconi e il passaggio di ritorno dell’ex del Benevento non si chiude. Si gioca in un fazzoletto di campo, non si risparmiano randellate ed a farne le spese all’8′ è Ciano che conquista una punizione sulla trequarti con il Frosinone che riparte da dietro per poi cercare il movimento di Citro fermato in fallo laterale da Ligi. Il Carpi non sta a guardare e al 10′  crea un pericolo con un cross tagliato da destra di Jelenic, Vigorito anche sul velo di Melchiorri va sulla traiettoria e para a terra. Ma un attimo dopo l’estremo difensore canarino non prende il tempo sull’uscita e ci deve mettere una pezza Brighenti che salva in angolo a porta sguarnita. Nel Carpi intanto entra Concas per Jelenic al 12′. E la formazione di Calabro al 13′ sfiora il pari: sul calcio d’angolo Mbaye non colpisce di testa da distanza non certo siderale. Il Frosinone soffre decisamente, il Carpi prende campo. Quando la squadra di Longo si libera dei timori fa vedere cose interessanti ma sono flash. Al 22′ lo stadio di infiamma sotto il diluvio per l’avvicendamento nel Carpi tra Mbaye e Mbakogu (già in procinto di passare al Leeds), Calabro al massimo della trazione anteriore. Ma è il Frosinone che sfiora il 2-0 con un’azione caparbia di Dionisi, Colombi si salva in angolo di piede. Mentre nel Frosinone al 37′ dentro Kone per Citro. Dionisi va a fare la prima punta, Longo ridisegna un 4-3-3. E Melchiorri alza da posizione favorevole in Curva Nord.

IL CUORE OLTRE L’OSTACOLO – Kone mette subito a frutto le forze fresche, slalom speciale al limite su tocco a seguire di Dionisi, a Pachonik non resta che atterrarlo a 50 centimetri dalla linea bianca: bordata di Ciano e Colombi devia in angolo con un miracolo. Ed è ancora Colombi a sudare freddo a 11′ dal 90′: Gori cede a Ciano, apertura col compasso per Paganini che si accentra e dai 30 metri lascia partire una fucilata che si perde poco a lato alla destra del portiere emiliano. Mentre entra Verna per Saric. E Ciano continua a dare spettacolo, atterrato va al tiro e Colombi devia ancora. Si lotta, il Frosinone è indomito, lo stadio esplode e comprende che forse è il momento più importante della stagione. E quei tre punti vanno difesi con i denti, col cuore, con l’anima, con l’ultima goccia di sudore. Giua concede 3′ di recupero. Il Frosinone incassa tre angoli e si piazza decisamente nella metà campo emiliana, il tempo scorre e c’è anche un accenno di parapiglia per un fallo su Dionisi. Fino al fischio finale, una liberazione. Perché il sogno continua ed anche i cori per Mbakogu sono musica classica. Aspettando Cesena-Parma di domenica il Frosinone è secondo.

Giovanni Lanzi

 

Articoli Recenti