CITTADELLA-FROSINONE 2-1 DOPO 45′

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CITTADELLA (4-3-1-2): Paleari; Ghiringhelli; Perticone, Adorni, Benedetti; Vita, Branca; D’Urso; Diaw, Rosafio.

A disposizione: Maniero, Mora, Iori, Camigliano, Bussaglia, Panico, Rizzo, Luppi, Frare, De Marchi, Gargiulo, Stanco.

Allenatore: Venturato

FROSINONE (3-4-1-2): Bardi; Brighenti, Ariaudo, Krajnc; Paganini, Maiello, Haas, Salvi; Rohden; Novakovich, Dionisi.

A disposizione: Iacobucci, Bastianello, Zampano, Citro, Beghetto, Tribuzzi, Tabanelli, Vitale, Szyminki, Ciano, Ardemagni.

Allenatore: Nesta.

Arbitro: sig.  Simone Sozza di Seregno (Mi), assistenti sigg. Marco Scatragli di Arezzo e Andrea Tardino di Milano; VAR sig. Eusebio Abbattista di Molfetta e AVAR sig. Antonio Rapuano di Rimini; Quarto uomo sig. Giovanni Ayroldi di Molfetta.

Marcatore: 3’ pt Diaw (rig), 45’ pt Diaw, 48’ pt Salvi.

Note: partita a porte chiuse; angoli: 2-0 per il Cittadella; ammoniti: 36’ pt Branca; recuperi: 2’ + 1’ pt.

CITTADELLA – Il Frosinone al punto di non ritorno riaccende la fiammella della speranza e chiude il primo tempo sotto di un gol (2-1) al cospetto di un Cittadella spietato sotto rete, grazie al gol di Salvi al 48’. Granata avanti al 3’ con un rigore di Diaw, i canarini si ritrovano dalla mezzora in poi e Rohden sfiora il pari. Al 1’ di recupero il raddoppio di Diaw rischia di tagliare le gambe alla squadra di Nesta che al 3’ di recupero si rimette in corsa. Ma nei secondi 45’ dovrà cambiare marcia per sperare nella vittoria.

GLI SCHIERAMENTI – Frosinone in campo con il 3-4-1-2. Due novità rispetto al pari casalingo nell’ultima giornata con il Pisa. Bardi in porta, quindi Ariaudo che guida il pacchetto arretrato completato da Brighenti e Krajnc che rileva Szyminski. Torna titolare dal 1’ Paganini sulla corsia alta di destra, cambia anche l’interprete sull’out di sinistra dove Nesta preferisce il polivalente Salvi a Beghetto. Cuore del centrocampo con Maiello in coppia con Haas e Rohden alle spalle degli attaccanti. In avanti la gara numero 34 di campionato per Novakovich che si fa preferire al resto del ranking di attaccanti, in coppia con Dionisi. Nesta costretto a fare a meno di Capuano, Gori e D’Elia per infortunio.

Cittadella con un 4-3-1-2 che appare più attendista nella composizione dei singoli. E 4 novità rispetto alla partita vinta a Chiavari. Tra i pali torna dal 1’ Paleari, assente nelle ultime 2 gare. Al centro della difesa al fianco di Perticone c’è Adorni che rileva Frare. A sinistra Benedetti al posto di Rizzo, a destra la conferma di Ghiringhelli. In mezzo al campo il regista è Branca, con Proia e la new-entry Vita al posto di Gargiulo. Trequartista è D’Urso che avvicenda Panico. Infine il centrocampista offensivo Rosafio al fianco di Diaw.

RIGORE CITTA, FROSINONE SUBITO A RINCORRERE – Giocatori e pallone iniziano a correre già dalle battute iniziali, sembra l’avvio di una partita a viso aperto. E pericolo in avvio per il Frosinone: Ghiringhelli da destra, stacco di Rosafio e pallone che rimpalla addosso a Brighenti prima del rinvio dello stesso difensore giallazzurro. E’ il preludio alla doccia gelata. Al 4’ la difesa canarina è piazzata malissimo sull’attacco granata e non c’è la copertura dei uno dei mediano. Brighenti sceglie la via ‘interventista e tocca in scivolata il pallone su Rosafio che piomba a terra dopo che la gamba destra del difensore sfiora il ginocchio del granata: per l’arbitro è rigore senza consultare il Var. Diaw spiazza Bardi e Cittadella avanti 1-0. E per il Frosinone partita subito in salita. Un duetto in area tra Novakovich e Dionisi ma la difesa granata si chiude bene e soprattutto senza commettere fallo. Stenta la squadra giallazzurra ad imbastire qualcosa di interessante, ci prova Dionisi in solitaria, la spinta di giustezza da parte di Perticone risolve la pratica per la squadra di casa. Nel Frosinone manca la scintilla, manca la spinta continua dei cursori ma soprattutto manca una manovra corale anche per la totale asfitticità di un centrocampo inesistente e così i canarini cadono sistematicamente nella rete dei granata, attenti e grintosi sulle seconde palle e pericolosi nelle ripartenze. Al 12’ Salvi si mette in proprio da destra, entra in mezzo al campo e lascia partire un gran destro ai 22 metri ma sulla traiettoria c’è Novakovich da difensore aggiunto della squadra di casa. E Paleari dorme sonni tranquilli. Anche su un tentativo di Dionisi, vanificato nella morsa di maglie scure. Dionisi sistematicamente martellato dai difensori di casa, per l’arbitro riconosciuto un fallo su cinque.

ROHDEN ARRIVA TARDI AL TAP-IN, POI RISCHIA IN COPERTURA E BARDI SALVA – Al 26’ si accende la fase offensiva dei giallazzurri, pallone sporco in area sul quale piombano Perticone e Dionisi: i due si incrociano, il difensore granata tocca con la spalla la punta canarina ma c’è offside.  Il Frosinone vuole rimettersi in partita. Scappa Novakovich a sinistra, pallone per Rohden che non ci arriva per un soffio in scivolata. E 1’ Paganini sceglie di non buttarsi in area sul tentativo di fallo da parte di Adorni con l’arbitro che aveva il fischietto tra le labbra. Al 32’ la fotografia di un Frosinone sempre abbonato all’errore: Rohden morbido su un pallone che esce dall’area, arriva D’Urso che con decisione va in dribbling su tre canarini ma è bravo Bardi a murare la staffilata dell’ex scuola-Roma. Rappresentazione dei primi 40’: Frosinone molto episodico, Cittadella molto più organizzato e deciso. Il torpore offensivo dei giallazzurri lo rompe Salvi, Paleari ci mette una pezza ma c’erano una manciata di giallazzurri in posizione irregolare. Nei 3’ di recupero, un bel pallone di Dionisi sprecato da NOvakovich e Haas, sul contropiede pallone di Rosafio, Ariaudo copre male e Diaw al volo insacca il 2-0. Frosinone poco palpabile nei primi 48’ ma allo scadere ci pensa il migliore in campo tra i canarini, vale a dire l’ex Salvi che va in dribbling e insacca il gol della speranza.

Giovanni Lanzi

 

 

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