CAMPIONATO PRIMAVERA TIM – 19° giornata

 In Senza Categoria

Campo Comunale “La Selvotta” Supino – Sabato 20 febbraio 2016

FROSINONE – LAZIO  0 – 3

FROSINONE:  Faiella  (21° Kucich),  Toti,  Gargiulo,  Pedrazzini,  Ranelli,  Guglielmi,  De Santis  (65° D’Aguanno),  D’Alena,  Trani,  Cigliano  (74° Tribelli),  Trillò. A disposizione:  Contucci,  Matrone,  Calcagni,  Pugliese,  Modesti.  All. Sig. Coppitelli Federico.

LAZIO:  Borrelli,  Manoni,  Germoni,  Rokavec,  Mattia,  Dovidio  (82° Petro),  Palombi,  Folorunsho  (71° Cali),  Rossi,  Murgia,  Ennali  (55° Beqiri). A disposizione:  Lazzari,  Cotani,  Antonucci,  Cardoselli,  Sarac,  Bezziccheri,  Bernardi,  Impallomeni,  Matosevic.  All. Sig. Inzaghi Simone.

ARBITRO:  Sig. Rabilotta  (Sala Consilina).

ASSISTENTI:  Sig. Della Vecchia  (Avellino), Sig. Mansi  (Nocera Inferiore).

MARCATORI:  20° Rossi  (LZ), 39° Palombi  (LZ), 89° Cali  (LZ).

AMMONITI:  Toti, Pedrazzini, Folorunsho, Rossi.

NOTE:  recuperi 2°pt e 3°st;  angoli 3 – 4. Da segnalare la grande affluenza di spettatori in tribuna.

 

 

SUPINO – Una bella Lazio vince meritatamente 0 – 3 il derby in Ciociaria contro il Frosinone Primavera. A parziale giustificazione del primo ko casalingo subito in campionato dalla squadra di mister Coppitelli, le numerose assenze che hanno reso la prestazione lontana dagli standard abituali. Da salvare nella giornata evidentemente negativa, l’ottimo colpo d’occhio offerto dal Comunale di Supino in termini di presenze, a sottolineare l’interesse suscitato dai frusinati ancora terzi solitari in classifica nel Girone C. La mancanza dell’asse portante della formazione ha finito per incidere sugli stessi protagonisti in campo, nonostante un avvio equilibrato in cui è proprio il Frosinone a creare le premesse giuste, Cigliano in ripartenza rapida al 2° vede Trani in profondità a sinistra, sul vertice rientro e tiro di destro fuori misura. Il 4 – 3 – 3 di mister Inzaghi con Murgia e Folorunsho mezze ali è fronteggiato da un 3 – 5 – 2 d’attesa, bloccato basso l’esterno di sinistra Trillò a copertura dell’avanzato Palombi, sulla corsia opposta stessa sorte tocca a Toti, di movimento il duo d’attacco scelto De Santis – Trani. Pressanti sulle due sponde le contendenti al 12°, una sgroppata a tagliare il terreno di gioco da centrocampo del terzino sinistro laziale Germoni produce un’azione insistita sventata da Faiella di pugno, capovolgimento e potenziale opportunità per i ciociari insidiosi a ridosso dell’area di rigore. Via via i biancocelesti intuiscono le difficoltà dei canarini e spingono maggiormente, al 16° direttamente da rimessa laterale lunga all’altezza del dischetto girata mancina di Rossi, Faiella con un balzo felino devia sotto la traversa. Nuovamente Lazio pericolosa al 18°, Folorunsho scarica al limite per il destro a giro di Palombi, si distende in corner Faiella. L’estremo gialloazzurro accusa un problema fisico che risulterà fatale, al 20° piuttosto casuale il gol del vantaggio ospite con Rossi che spalle alla porta ai sedici metri indovina una traiettoria nel “sette”, sorpreso Faiella sostituito poco dopo da Kucich, 0 – 1. Imbrigliati e timidi sulle fasce, con Trani e De Santis troppo isolati, i padroni di casa non trovano il consueto affiatamento, la manovra soffre negli inserimenti laterali e nell’impostazione da dietro. D’altro canto, fisicità, doti tecniche ed ordine tattico premiano i più propositivi. Anche Ranelli va in confusione in linea mediana, pallone perso ad innescare un rapido contropiede svoltato a sinistra su Palombi, chirurgico destro appena dentro l’area sul secondo palo, 0 – 2 al 39°. Il match potrebbe riaprirsi immediatamente al 41°, filtrante di D’Alena per Trani solo davanti al portiere Borrelli, apparsa errata la segnalazione di fuorigioco. Nel recupero, al 47° i romani legittimano il punteggio, ghiotta opportunità sui piedi di Murgia con Gargiulo che non controlla una palla sporca nelle retrovie, a tu per tu con Kucich esterno rete. Nella ripresa il doppio passivo fa optare per un atteggiamento inizialmente più audace, si prova ad alzare il baricentro con Cigliano qualche metro più avanti in una sorta di 3 – 4 – 1 – 2. La Lazio tuttavia non va in affanno, persistono i problemi per un Frosinone spuntato. La terza marcatura la sfiora Rokavec al 57°, stop e destro di volo centralmente a sfilare sul fondo. Il ritmo scende vistosamente, una scossa la manda Germoni in sfondamento centrale al 77°, di fronte a Kucich conclusione alta in allungo. Due punizioni invitanti ben calibrate in mezzo da D’Alena e non raccolte donano un sussulto finale, suscitando la reazione della Lazio che grazie a Cali in posizione favorevole di destro in area sigilla l’incontro sullo 0 – 3 all’89°. Sfida dunque da archiviare come una battuta d’arresto difficilmente evitabile, il cammino proseguirà sabato prossimo quando il Frosinone farà visita al Pescara con qualche pedina importante tornata a disposizione.

 

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