ANTONIO DI GAUDIO…CONOSCIAMOLO MEGLIO

 In Prima Squadra, Primi Piani, Senza Categoria

È uno che nasce tra terra, sassi, sole e pallone. È uno di quelli che calciando qua e là nelle più strette strade di Palermo arriva sui più prestigiosi campi di Serie A. È uno di quelli, Antonio Di Gaudio, che sogna in grande e da grande, a 26 anni, realizza uno dei suoi sogni, si uno dei tanti.

Nato il 16 agosto del 1989, non doveva far poi così fresco quel giorno a Palermo, Totò come lo chiamano a casa ha una passione irrefrenabile: la palla, e non il pallone. Sembra una cosa da poco conto, ma la palla, come la chiamano i bambini a 3-4 anni, per lui è tutto. Corre, cade, segna e sogna di arrivare a giocare contro la Juventus. Muove i suoi primi passi nel calcio vero indossando la maglia del Ribolla con in panchina uno che i giovani li conosce bene e forse, rappresenta per molti, più di un allenatore: Salvatore Zammitti. Cresce e arriva ad indossare la maglia rosanero nella categoria Giovanissimi insieme ad Emanuele Terranova e Davis Curiale. Da qui in avanti poche maglie ma tutte importanti per la sua crescita umana e calcistica. Va a farsi le ossa in Serie D indossando per 3 stagioni la maglia della Virtus Castelfranco, per un palermitano l’umidità della pianura Padana è già di per se un bel sacrificio. A giugno del 2010 arriva la chiamata del Carpi e nei sette anni in bianco rosso diventa una bandiera vera e propria. 222 presenze 22 gol e uno degli unici 3 giocatori ad ottenere la doppia promozione tra i professionisti, prima la Lega Pro e poi nel 2015 la vittoria nel campionato di Serie B. Per Totò si avvera un sogno!

La festa promozione per lui significa molto. Il palco della premiazione infatti diventerà lo scenario perfetto per coronare nel giugno dello stesso anno il suo secondo sogno, si proprio sul palco dei vincitori Antonio sposa sua moglie Maria che qualche mese più tardi gli regalerà il suo terzo sogno: Emanuel. I sogni in quei mesi sembrano non finire più e così il 23 agosto del 2015 Totò scende in campo a Marassi in una gara di Serie A. Direte be’ è finita qui, e invece no. Dopo appena una settimana, il Carpi è chiamato ad ospitare l’Inter e Antonio che sognava nelle stradine afose di Palermo, realizza il primo gol in Serie A del Carpi. Uno di quei gol che rimangono nella storia, negli occhi e nella mente di tanta gente che come lui sogna e vive di sogni.

Il 26 luglio del 2017 arriva la chiamata del Parma e dopo la lunga ed importante parentesi in biancorosso, la città ducale ha la meglio. Qui 28 presenze, 2 reti e tanti attestati di stima da godere insieme alla sua famiglia. Insieme a Maria ed Emanuel. Lui che prova il destro, poi il sinistro e sogna come il papà, di giocare, un giorno, in Serie A.

Jacopo Gismondi

 

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