ALLENTATE I FRENI, GIUGNO E’ IL MESE DELLE VITTORIE: CREDIAMOCI TUTTI INSIEME

 In Il Punto

In questo mese di giugno bollente, il Cittadella ha già fatto meglio dello scorso anno quando venne eliminato nel preliminare dal Carpi. Il Frosinone come un anno fa ma con un bel carico di esperienza e di anticorpi in più, riprende il discorso dal nord-est. Appunto dalla tranquilla Cittadella. Dove un gran gol di un certo Roberto Stellone che oggi guarda interessato da Palermo, salvò il Frosinone nella stagione 2009-’10. E laddove i giallazzurri hanno trovato sempre spunti positivi e vincenti. Se fosse matematica non ci sarebbe partita, se si provasse a legare il ragionamento alla cabala idem, se esistesse una legge della compensazione tra jella e la Dea bendata il Frosinone sarebbe a credito illimitato da un pezzo. Ma è calcio. Lo sport più bello e più infido, più amato a tal punto che qual che volta verrebbe da odiarlo, più spietato non lascia mai aperta la porta ad interpretazioni postume. 

IL LAVORO PER SCACCIARE LE CASSANDRE – Dopo 11 mesi più o meno tondi, anche per le note vicende che hanno costretto ad allungare i tempi dei playoff, eccoci qua. A lottare, a soffrire, a scrutare nel campo avverso, ad affidarci a qualche rito scaramantico e perché no anche a pregare. Come se non bastasse tutta la lotta, la sofferenza, i riti, le preghiere rivolte al buon Dio finora. Ma tra il sacro e il profano, nel calcio conta tutto per arrivare a quel traguardo che quei 10″ maledetti hanno allungato. Il Frosinone in questi quasi 20 giorni ha scelto la strada del lavoro, da altre parti si sono fatti e si continuano a fare proclami di trionfi annunciati. Ma non bisogna lasciarsi condizionare dalle Cassandre e dalle sirene ammaliatrici. Sarà solo il campo l’inconfutabile sovrano. E bisognerà fare in modo di portare quel giudizio dalla parte del Frosinone. Anche attingendo senza spaventarsi alla virtù dei forti, quella giusta dose di fortuna che non fa mai male.  

TUTTI A MORDERE IL FRENO – La pattuglia di Longo morde il freno dalla mattina del 19 maggio, al risveglio ma solo per chi è riuscito a chiudere almeno un occhio. I tifosi, che sanno di avere un ruolo decisivo dovranno continuare a recitare la loro parte. Adesso – dopo il passaggio del turno dei granata di Venturato – siamo al conto alla rovescia di questa prima semifinale. E solo a cose fatte (per bene) si potrà sbirciare cosa accadrà qualche minuto più tardi in Venezia-Palermo che è più che un amarcord per Zamparini.

A GIUGNO NON C’E’ DUE SENZA TRE – Il mese di giugno per il Frosinone non è stato mai avaro di soddisfazioni, c’è anche questo nell’excursus storico dei giallazzurri. Riti propiziatori? Cabala? Solo dati statistici. L’11 giugno 2006 il pomeriggio indimenticabile per la storica promozione in B contro il Grosseto, il 7 giugno 2014 la magica notte con il Lecce per il secondo ritorno in serie B. Non c’è due senza tre, bisogna crederci tutti insieme.

Giovanni Lanzi 

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