ALLA SCOPERTA DEL BOLOGNA DI PIPPO INZAGHI

 In Primi Piani

Un entusiasmo svanito, almeno per il momento. Questo è il riassunto delle ultime settimane in casa Bologna, dove l’arrivo di Pippo Inzaghi ha portato nuove speranze per il post Donadoni. Il mercato però, giudicato troppo ‘scarno’ dalla tifoseria, ha acceso malumori, accentuati dalla sconfitta alla prima contro la Spal. Una partita giocata ‘benino’, così l’ha descritta il tecnico piacentino, non soddisfatto, anzi a tratti preoccupato. Contro il Frosinone non ci sarà Palacio, tornato disponibile invece Mattia Destro, chiamato a fare la differenza in questa stagione.

GRANDI MANOVRE: Tredici operazioni (8 in entrata e 5 in uscita), senza contare il riscatto di Falcinelli e i vari fine prestiti. Non una rivoluzione, ma quasi. Hanno salutato l’Emilia Verdi, Di Francesco e Mirante, tre big, capaci di far compiere alla compagine rossoblu in questi anni un vero e proprio salto di qualità. I tre si sono accasati rispettivamente a Napoli, Sassuolo e Roma, sponda giallorossa. Tra gli acquisti, il più interessante senza dubbio Federico Santander, paraguaiano classe 1991, capace con i suoi gol di regalare al Copenaghen l’accoppiata Coppa – Campionato, oltre ad offrire buone prestazioni nelle competizioni europee. Poi ancora l’olandese Dijks, il difensore Danilo e Skorupski, costato 5 milioni di euro, più il cartellino di Mirante.

AVANTI CON IL 3-5-2: “Cambiare? non vedo il perché”. Così Pippo Inzaghi ha risposto nella conferenza stampa pre gara, una valutazione dettata dal non voler snaturare un lavoro iniziato nel ritiro, nonostante la sconfitta rimediata nello scorso week end. Ci sarà Falcinelli al fianco di Santander, non sono previsti ulteriori avvicendamenti, per un Bologna che deve dimostrare di che pasta è fatto.

Manuel Pasquini

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