AL ‘PREMIO MAESTRELLI’ IL GOTHA DEL CALCIO, PATRON STIRPE VEDE ARRIGONI: “SABATO SPERO ACCADA COME QUEL 9 MAGGIO…”

 In Prima Squadra, Slider Home

Tanto volle Giove Pluvio ma fu ugualmente un successo. Ritrovarsi proiettati nella splendida location del teatro di Fiuggi nella serata di gala del Lazio Cup XI edizione del ‘Premio Maurizio Maestrelli’ non è stata affatto – per l’organizzazione della kermesse giovanile internazionale – una soluzione di ripiego rispetto a quella iniziale che prevedeva lo svolgimento all’aperto, alla Fonte Bonifacio. Tutt’altro ed un plauso (anche) per questo va alla organizzazione, al presidente Massimo Halasz e al figlio Giulio, direttore generale. E ai tanti che hanno lavorato dietro le quinte. Due ore di belle emozioni, il calcio italiano presente e quelli che non c’erano hanno ‘timbrato’ con videomessaggi belli, toccanti e significativi. Tanti amarcord sotto la regia impeccabile del vicedirettore di Rai Sport, Jacopo Volpi. Ad aprire la serata l’intervento del commissario al Comune di Fiuggi, Francesco Tarricone.

Ranking eccellente per i premiati del 2018. Tutti in prima fila, come si conviene ad un cerimoniale d’eccellenza. A cominciare dal presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe (premio a lui consegnato da Giulio Natalizia, presidente di Lazio Unindustria Giovani) e dal dg della Roma, Mauro Baldissoni. I due hanno conversato a lungo con l’altro premiato della serata, il presidente della Lnd, Cosimo Sibilia che nel suo intervento ha parlato dei futuri assetti nella Figc ed anche del peso specifico della sua Lega. Nel pomeriggio intanto aveva ritirato il premio il presidente della Lega di Serie B, Mauro Balata, in serata poi trattenuto altrove da impegni istituzionali.

L’intervento del massimo dirigente giallazzurro è stato improntato anche a bellissimi ricordi. «I complimenti che ci sono arrivati in questa serata sono troppi ed immeritati – ha esordito il presidente, Maurizio Stirpe – Per il finale di campionato non sono teso – dice rispondendo alla domanda di Volpi – perché poi dopo 16 anni di calcio si riesce a vivere queste emozioni. E’stato un privilegio per me vivere momenti di questa intensità. Sabato ci aspetta una partita difficile. Che, fatemelo dire, mi riporta alla presenza qui in sala di Daniele Arrigoni, il secondo allenatore che ho avuto io da presidente. Abbiamo vinto con lui un campionato e la partita di sabato mi riporta alla mente propria quella sfida del 9 maggio 2004, a Melfi, all’ultima giornata. Noi dovevamo vincere ma non potevamo essere certi comunque della promozione, loro vincendo sarebbero entrati nei playoff. Vincemmo 1-0 e il Brindisi, nostro rivale per andare in C1, perse… Nel calcio succede anche questo. E sabato spero che succeda lo stesso miracolo. Comunque questo tipo di momenti bisogna viverli con la giusta tensione, l’eccessiva tensione diventa controproducente». 

Immancabile il passaggio sullo Stadio. «Aiuta tanto perché se lo riesci a realizzare nel modo in cui volevi, deve essere un luogo all’interno del quale chi partecipa si rende parte dell’evento, un luogo che permette di cementare, aggregare le famiglie, un posto nel quale le persone che lo frequentano sono orgogliose di starci. Ora dobbiamo ultimare una parte, grazie al primo progetto in Italia di crowdfunding. E quando sarà completato – conclude Stirpe – sarà anche il luogo che sarà più semplice far vivere sette giorni su sette. Ritengo che quella sia la direzione che il calcio deve prendere: investire sulle infrastrutture, se non lo si fa non è possibile sviluppare i Settori Giovanili, non è possibile portare la gente allo stadio, il prodotto non è interessante per gli sponsor. Per cui la direzione è quella di spingere per la diversificazione dei ricavi e l’incremento degli stessi».

In sala, invitati speciali, ha ascoltato con grande interesse il tecnico del Frosinone, Moreno Longo (premiato in un’altra edizione e Jacopo Volpi gli si rivolge: «Mister, la vedo rilassata, pensavo fosse a casa a fare schemi…») con la gentile consorte e le due figliolette. Al suo fianco il vice Dario Migliaccio. Poco più in là il Direttore Marketing & Comunicazione-Rapporti Istituzionali, Salvatore Gualtieri (presente nella Giuria del premio) e il responsabile Dipartimento Internazionale, Fabio Buttarazzi.

Dicevamo dei premi. A tanti ‘big’. Dell’informazione ad esempio, come il neo direttore di Tuttosport, Xavier Jacobelli, premiato da Antonio Barillà che proprio lui, svela, assunse a Tuttosport. E del calcio di casa nostra: dal ds dell’Inter, Piero Ausiliocon Icardi ci troveremo senza problemi per un adeguamento del contratto») al giovane del Cagliari Nicolò Barella (anche testimonial 2018) che, visto il momento particolare dei rossoblu, ha inviato un video messaggio. Al pari del gioiello del Bologna, Simone Verdi e del tecnico della Samp, Marco Giampaolo. C’era anche il calcio di ieri, l’ex difensore Emiliano Bigica, oggi tecnico della Primavera della Fiorentina finalista del ‘Viareggio’. Toccante il duetto a distanza con Monia Materazzi, figlia di Giuseppe Materazzi – pioniere del premio – organizzatrice del Premio e moglie dell’indimenticato Maurizio Maestrelli – figlio di Tommaso, allenatore del primo scudetto della Lazio – al quale è intitolato il premio. «Ho sempre cercato nel mio piccolo, nel ricordo di Maurizio, di trovare sostegno da questi grandi campioni nella vita. Ultimamente, durante una cena benefica, ci arrivò la maglia del povero Davide Astori, acquistata all’asta da un altro giocatore, una persona stupenda del quale non faccio però il nome...». Brava e coraggiosa l’ha definita Jacopo Volpi.

E quindi è toccato ad un grande scopritore di talenti, il responsabile del Settore Giovanile del Torino, Massimo Bava. Immancabile anche il tocco straniero, visto che il torneo è a carattere internazionale: l’agente Fifa Marko Naletilic (abbottonatissimo sul mercato che verrà) e il simpaticissimo ed altrettanto ermetico Cai Yong, vice presidente della federazione cinese.

In sala diverse squadre che da oggi si fideranno per il prestigioso trofeo la cui finale verrà disputata il 12 maggio al ‘Benito Stirpe’.

L’organizzazione aveva pensato a tutto. Anche ai riconoscimenti. All’ex tecnico del Frosinone, Daniele Arrigoni, oggi selezionatore dei giovani di lega Pro. E quindi l’ex centrocampista della Roma, Francesco Statuto, selezionatore della rappresentativa di serie D premiato da Alessandra Di Legge, presente in sala con il marito, avvocato Alberto Fantini della Tonucci & Partner. Quindi il fiuggino doc Beppe Incocciati («nasco interista, poi la mia carriera si è svolta nel Milan… prima di approdare al Napoli di Maradona)», il sindaco di Arpino Renato Rea e il tecnico Vincenzo Maiuri. Che ha raccontato la sua storia di allenatore esonerato perché durante un derby campano aveva preferito far prevalere i princìpi di lealtà. Chiamati sul palco anche l’amministratore unico di Acqua & Terme di Fiuggi, Carlo Marai («a Fiuggi vorremmo recuperare la vocazione sportiva che parte dai primi anni Sessanta»), il sindaco Giuseppe Benedetti di Casalattico, un altro paesino ciociaro dove si svolgeranno le gare del Lazio Cup. Emozioni forti anche per il presidente del Villalba, Pietro Scrocca, fresco di vittoria in un campionato giovanile. Al termine della serata cena di gala al Golf Club, Giove Pluvio nel frattempo aveva riposto le ‘armi’. E da oggi si gioca.

Giovanni Lanzi

Articoli Recenti